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Inbreve

AO

Una guida

concreta per

essere IoT-ready

l whitepaper intitolato ‘

Preparare macchine

e impianti per la connessione all’Internet of

Things (IoT)

’pubblicato da

Eaton

( www.ea- ton.it )

descrive con parole semplici i punti

salienti di un’architettura Industry 4.0, per

esempio come realizzare l’integrazione orizzon-

tale e verticale e utilizzare sistemi cyberfisici e

smart device inserendoli nel giusto contesto.

Si tratta poi delle difficoltà che i costruttori di

macchine e i system integrator possono incon-

trare nell’adottare queste nuove soluzioni, quali

siano i vantaggi ottenibili e come concretizzare

i concetti connessi alla nuova era digitale, rea-

lizzando sistemi di controllo modulari e decen-

tralizzati. Il tutto comporta anche il riutilizzo dei

blocchi funzionali, che facilitano e abbreviano i

cicli tecnici. Inoltre, il whitepaper spiega come i

componenti si possano trasformare in elementi

‘intelligenti’, mettendo a disposizione dell’uten-

te gli ‘smart device’, che vengono implementati

per controllare in modo autonomo i blocchi

funzionali all’interno della macchina sulla base

dei dati ambientali a disposizione. Per mezzo

di protocolli, tra cui OPC UA, è possibile attrez-

zare le macchine facilmente con nuove fun-

zionalità di comunicazione standardizzate; di

conseguenza, i costruttori possono rendere i

loro sistemi IoT-ready, consentendo agli utiliz-

zatori finali di integrarli nelle fabbriche digitali

del futuro. “Il concetto di Industry 4.0 va molto

al di là del solo aumento della produttività e

dell’efficienza: integrando i sistemi cyberfisi-

ci nell’Internet of Things si apre un ventaglio

di possibilità” spiega Christian Zingg, director

innovation & global Moem segment di Eaton.

“I dati raccolti possono essere messi a disposi-

zione dei costruttori per consentire loro di mo-

nitorare i parametri di esercizio, introducendo

misure di manutenzione predittiva e aumen-

tando la disponibilità della macchina. Inoltre,

il costruttore è in grado di osservare come le

macchine vengono utilizzate e, sulla base dei

dati raccolti, di suggerire interventi di ottimiz-

zazione per ottenere ulteriori miglioramenti”.

Il whitepaper fornisce alcuni esempi reali che

dimostrano come questi concetti possono già

essere integrati, per esempio utilizzando il siste-

ma di collegamento intelligente SmartWire-DT

di Eaton abbinato al salvamotore elettronico

PKE o all’avviatore a velocità variabile DE1.

Spiega inoltre con quale facilità è possibile re-

cuperare i dati di processo e trasmetterli a una

risorsa esterna per la visualizzazione in mobilità

o per l’esecuzione di analisi approfondite. Il do-

cumento illustra in particolare tre esempi di IoT,

tra i quali un progetto che mette in evidenza

come perfino le centraline idrauliche possono

fare parte di una soluzione digitale. Dopo anni

di esperienza maturata sia nel campo dell’elet-

trotecnica sia dell’idraulica, oltre a fornire com-

ponenti, Eaton vuole dimostrare come la com-

binazione di questi prodotti stia assumendo

un’importanza vitale negli scenari di Industry

4.0. Un aspetto non meno importante di questa

combinazione è l’enorme risparmio energetico.

Eaton si è prefissa l’obiettivo di fornire al settore

dell’ingegneria meccanica soluzioni da integra-

re facilmente per rendere le macchine IoT-ready

e sta sviluppando componenti, sistemi e servizi

che consentano a tutti i costruttori di macchine

di implementare i principi fondamentali dell’In-

dustry 4.0 nei rispettivi prodotti, indipendente-

mente dal fatto che si tratti di macchine piccole,

compatte o complesse, o di sistemi su larga

scala. Il whitepaper può essere scaricato gra-

tuitamente al link

http://electricalsector.eaton

.

com/it-it_moem_intelligent-wiring_IoT?source_

id=MOEM_IW_IT_17_EA007571_PR

Un whitepaper di Eaton spiega come preparare macchine e

impianti per essere connessi alle applicazioni Industry 4.0

Dall’unione di tre brand

storici nasce Terranova

Dalla fusione di tre brand storici italiani come

Valcom

( www.valcom.it )

, Spriano Technologies

(www.spriano.it

) e

Mec-Rela

( www.mecrela.it )

, è

recentemente nata

Terranova

(

www.terranova-

instruments.com )

, società che intende farsi strada

nel settore della strumentazione di processo. Lo

ha confermato Enio

Valletti, presidente del

Gruppo, affiancato da

Sergio Valletti nel ruolo

di general manager:

“Terranova continue-

rà nella missione che

ciascun marchio ha

perseguito per oltre 40 anni: presentare una va-

sta gamma di esperienze e soluzioni per tutte le

industrie di processo con la qualità, la creatività e

l’eccellenza che la nostra produzione ha sempre

dimostrato negli anni”. I principali mercati opera-

tivi di Terranova sono quelli dell’oil&gas (up-mid-

downstream), della perforazione/produzione, in-

dustria navale, marina militare e offshore, quelle

dell’alimentare e delle bevande, del trattamento

acque e acque reflue, i comparti chimico, petrol-

chimico e farmaceutico, nonché il settore della

carta. La sede amministrativa e commerciale ri-

mane aTerranova dei Passerini (Lodi).

La centralità del dato e la

sua ricchezza

Si è tenuta al Palazzo della Cultura di Milano

una tavola rotonda sul tema ‘Innovazione e

manifattura intelligente’ promossa da

B&R Au-

tomazione Industriale

( www.br

-automation.

com

), un’occasione di confronto che ha riunito

attorno a uno stesso tavolo l’intera filiera pro-

duttiva italiana, dove ogni attore ha contribuito

a fotografare l’attuale livello di adozione e di

maturità delle tecnologie per la digitalizzazione

e l’ottimizzazione dei processi nel nostro Paese,

evidenziando le criticità riscontrate nel quotidia-

no e tracciando i possibili risvolti applicativi e le

opportunità offerte dallo smart manufacturing.

Una verità è emersa:

l’importanza del dato.

La sua acquisizione e

la successiva analisi

sono

fondamentali

per ricavarne informa-

zioni utili per rendere

più efficienti i processi

produttivi o per dare vita a nuovi modelli di

business, più orientati al servizio, dove il B2B si

fonde con il B2C. Altro aspetto da considerare

è la centralità del cliente/utente, con esigenze

sempre più impellenti e mutevoli, leva che deve

spingerecostruttoridimacchine, integratorie in-

dustria manifatturiera in generale a garantire la

massima flessibilità in produzione. Modularità e

scalabilità sono altri due concetti legati all’intro-

duzione dello smart manufacturing, così come

la disponibilità di standard comuni di connetti-

vità per poter parlare un unico linguaggio lungo

tutta la filiera produttiva, comprendendosi e in-

teragendo. Infine, occorre formare nuove figure

professionali che siano trasversali, un po’ meno

ingegneri e un po’piùmatematici creativi.

APRILE 2017

AUTOMAZIONE OGGI 397

22

Laura Gasperini

I