APRILE 2017
AUTOMAZIONE OGGI 397
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Vitaliano Vitale
@ChaimBenChaim
Come si scrive
un milione di miliardi
in cifre?
industrie, del modo di produrre beni e servizi e del modo di fruirne. Gartner prevede che nel
2020 saranno 50miliardi gli oggetti intelligenti e connessi. Un numero destinato a crescere
esponenzialmente, perché basato sullo sviluppo delle reti di comunicazione in grado di so-
stenere il dialogo contemporaneo degli oggetti tra di loro e con l’uomo. La banda dedicata
a Internet si è allargata arrivando ai 100 Mbps di download con l’LTE. Con LTE Advanced
si raggiungerà ben oltre un 1 Gbps e quasi ci siamo. Da lì si passerà al 5G che peraltro è
già realtà e in test. In termini di tecnologia il 5G include e integra le tecnologie cellulari
esistenti (2G, 3G, LTE e wi-fi) e sarà una combinazione di sistemi esistenti attivi e di quelli
in evoluzione futuri, insieme con nuove tecnologie di accesso, per esempio in aree molto
vaste e a con grande densità abitativa. È una tecnologia che esalta la risposta a requisiti di
qualità del servizio inimmaginabili prima, per esempio in termini di velocità di download (da
10 Gbps in su) e di massima latenza (1 ms). Il 5G non potenzierà soltanto qualitativamente
le comunicazioni in mobilità, ossia come useremo i nostri smartphone e tablet: dobbiamo
considerarla soprattutto come la tecnologia wireless che abiliterà definitivamente l’Internet
of Things e porterà con sé un epocale miglioramento della qualità e dei servizi multimediali
che si diffonderanno in ogni campo della quotidianità, sia professionale che personale.
Sono essenzialmente tre gli elementi che contraddistinguono il 5G: velocità, latenza, capa-
cità di connettere gli oggetti. Per dare concretezza a quello che significa il 5G consideriamo
che oggi unmodem4Gwireless di qualsiasi operatore, se conta su una buona connessione,
può offrire velocità da 40 Mbps: con il 5G si potrà salire a 10 Gb (in laboratorio se ne otten-
gono anche di più), dunque connessioni 300 volte più veloci rispetto a quelle già veloci di
oggi. Altro aspetto fondamentale, soprattutto nel mondo dell’industria, ma anche nellame-
dicina, nell’automotive ecc., è la latenza, cioè il tempo necessario per stabilire la connessione
ad alta velocità tra due oggetti. Con la latenza odierna, circa 100ms, diventa difficile pensare
all’IoT in settori strategici come la medicina o il trasporto autonomo, dove è necessaria una
comunicazione realtime. Con il 5G la latenza diventaminore di 3ms e questo rende possibile
nuove soluzioni tecnologiche, nuovi servizi quali, solo per citarne alcuni, realtà aumentata,
guida autonoma, connettività tra veicoli… Il 5G si baserà su una tecnologia sostenibile e sca-
labile per far fronte a una crescita impressionante di terminali connessi (nel 2020 si stimano
in 50 miliardi i dispositivi connessi e nel 2030 li conteremo in milioni di miliardi - vedi titolo)
e per sostenere un traffico che crescerà proporzionalmente. La tecnologia dovrà essere ot-
timizzata rispetto al consumo di energia, che dovrà essere il più basso possibile.
La nuova tecnologia sarà la base dell’applicazione dell’IoT in innumerevoli settori, carat-
terizzati da basso costo, basso consumo e sia basse sia alte capacità di comunicazione,
un enorme numero di dispositivi connessi, bassa latenza, altissima affidabilità. Parliamo di
trasporti, logistica, smart home, smart city, agricoltura, ma anche automotive, automazione
della fabbrica e della produzione, energia, sanità, sicurezza, realtà aumentata.
Il tutto aspettando il 6G!
AO
AUTOMAZIONE DOMANI
cusate il titolo, in realtà so bene come si
scrive quella cifra, con un po’ pazienza rie-
sco a mettere in fila tutti quegli zeri. Ma la
domanda mi sorge spontanea, perché mi
gira un po’ la testa pensando a tutte le cifre
che la tecnologia di comunicazione di ul-
tima generazione muoverà.
Secondo il rapporto Qualcomm-Ihs-Psb
sull’impatto economico delle nuove reti, il
giro d’affari al 2035, quando il 5G sarà ormai
consolidato e stabilizzato, viene stimato in
12,3 trilioni di dollari. Una somma che fa
pensare… Il futuro, dell’industria, della vita
di ogni giorno, è sempre più legato alla co-
municazione e all’evoluzione delle reti che
permettono la comunicazione.
Lo sviluppo delle tecnologie di comuni-
cazione ha avuto più o meno sempre una
cadenza decennale. Dagli antenati analo-
gici si è passati al GSM negli anni ’90 del
secolo scorso, poi all’UMTS nel 2000, men-
tre l’LTE, il 4G, nasce nel 2010. Il focus della
comunicazione passa dalla voce ai dati e
alle immagini. Lo sviluppo dietro l’angolo
è il 5G, ma già con il 4G si sono fatte cose
‘da fantascienza’. Nel 2015 si stimavano in
15 miliardi gli ‘oggetti’ connessi alla rete. E
questa connessione è il prodromo del cam-
biamento dell’esistenza dei singoli e delle
S