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AO

MARZO 2017

AUTOMAZIONE OGGI 396

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AVVOCATO

Risponde alla nostra rubrica l’Avv. Cristiano Cominotto di Milano specializzato nelle problematiche legali in campo elettronico, infor-

matico e dei sistemi di produzione. Chiunque desiderasse proporre o approfondire argomenti legali su queste pagine può telefonare

al n. 02/5450823 o scrivere a:

ao-fen@fieramilanomedia.it

Cominotto @cri625

Cristiano Cominotto, Antonio Sutera

n Francia si sta affermando il diritto di ignorare

mail e telefonate fuori dall’orario d’ufficio. Dal

1° gennaio è infatti entrata in vigore oltralpe

una legge che garantisce il diritto a disconnet-

tersi e ignoraremail, messaggi e chiamate al di

fuori dell’orario di lavoro per tutti i lavoratori

al servizio di aziende al di sopra dei 50 dipen-

denti. È quanto sancito dalla recentissima ‘Loi

Travail’, letteralmente ‘Legge sul Lavoro’, che

mira a riformare ulteriormente il mercato del

lavoro della Repubblica transalpina, nonché

le stesse regole della contrattazione nazionale.

Nonostante la ricezione negativa della riforma

nel suo complesso, la previsione del diritto alla

disconnessione è stata accolta positivamente,

suscitandonotevole interesse tragli esperti nel

settore del diritto del lavoro anche al di là dei

confini nazionali francesi. La Francia rappre-

senta infatti una sorta di ‘isola felice’ per i lavo-

ratori, con le sue 35 ore di lavoro settimanali e

6 settimanedi ferie retribuite. Nonènecessario

spostarsidimoltoperrendersicontodicomela

legislazione giuslavorista sia disciplinatamolto

diversamentenegli altri paesi. Nel RegnoUnito

e in Italia, il limite massimo di ore lavorative si

aggira sulle 48 ore, straordinari compresi, ma è

possibile assistere a casi in cui si vada ben oltre

i limiti menzionati. E infatti la riforma francese

mira a colpire tutte quelle categorie di veri e

I

La reperibilità nell’era

degli smartphone

propri stacanovisti, tra cui manager, dirigenti o dipendenti nel settore tech, dove fenomeni di

reperibilità di questo tipo sono più che frequenti, se non addirittura richiesti dalla stessa azienda,

e che molto spesso si ritrovano a dover rispondere costantemente a mail e chiamate di datori e

clienti, rinunciando a quanto poco resta del loro tempo libero. In realtà, si potrebbe obiettare che

l’iniziativa francese non abbia nessun carattere innovativo e che sia il frutto di un orientamento

ormai sempre più diffuso all’interno di importanti aziende europee e non. Il colosso automobili-

stico tedesco Daimler, che annovera tra le compagnie sussidiarie la Mercedes, riconosce ai suoi

dipendenti un’opzione tramite la quale è possibile eliminare automaticamente qualsiasi mail ri-

cevuta durante i periodi di riposo. Ovviamente, il mittente sarà adeguatamente informato da un

messaggio di risposta, anch’esso automatico, ma i lavoratori si trovano a non dover affrontare lo

stress di controllare le mail anche nei periodi di riposo, o di subire l’eventuale congestione della

casella di posta elettronica al rientro il lunedì o dopo un periodo di vacanza. Il caso non è isolato:

sempre più aziende infatti stanno adottando metodi per ridurre il tasso di deconcentrazione sul

posto di lavoro dovuto a smartphone, tablet e PC, fissando al tempo stesso dei limiti alla repe-

ribilità illimitata causata dagli stessi apparecchi elettronici. Volkswagen, per esempio, dal 2011

interrompe la connessione con i server adibiti a telefonia emessaggistica appenamezz’ora dopo

la fine dell’orario di lavoro, salvo poi abilitarla nuovamente lamattina dopo.

C’è del merito, tuttavia, in questa riforma, che presenta dei veri e propri caratteri innovativi. L’a-

dozione della legge comporta infatti l’obbligo di consultazione tra datori e lavoratori riguardo il

diritto di disconnettersi sancito nella legge stessa. Tutte quelle aziende che superino il numero

di 50 addetti dovranno dunque avviare delle contrattazioni con i propri dipendenti, in modo da

prevedere i termini e le condizioni del lorodiritto alla disconnessione e, nel caso in cui un accordo

non possa essere raggiunto, far sì che la reperibilità al di fuori dell’orario di lavoro conti effettiva-

mente come straordinario. Indubbiamente è un passo avanti rispetto alla tendenza a ricevere

costantemente email e chiamate fuori orario e che, specie in certi ambienti come quellodi grandi

multinazionali quali Google, Facebook, o nel mondo dell’alta finanza in genere, è ormai una pra-

tica consolidata. InFrancia, così, non si ‘vive’ o ‘muore’ più sul postodi lavoroe, sepropriononpuò

esserci alcuna soluzione, almeno si ha diritto a ricevere un riconoscimento economico. La riforma

francesenonprevede espressamente sanzioni per i datori inadempienti, sebbene sia ragionevole

presumere che il lavoratore che ritenga di non essere sufficientemente tutelato possa sempre

rivolgersi a un giudice per far valere i propri diritti. In Italia è in trattativa il Disegno di Legge 2229

sul ‘lavoro agile’ che all’Art.3 cita il diritto del lavoratore alla disconnessione, prevedendo che il

riconoscimentodi taledirittononcomporti alcuneffettosullaprosecuzionedel rapportodi lavoro

o sui trattamenti retributivi. Una previsione è che a breve verrà discussa in Senato. La questione è

complessa. Sedaun latoènecessarioporredei limiti apratichedi questo tipo, dall’altro i lavoratori

rivendicano la flessibilità concessa dai supporti elettronici di ultima generazione. Sarà necessario

dunque attendere l’esito della discussione del Disegno di Legge in Parlamento prima di poter

conoscere concretamente la disciplina inmateria applicabile nel nostro Paese.