Table of Contents Table of Contents
Previous Page  112 / 118 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 112 / 118 Next Page
Page Background

MARZO 2017

AUTOMAZIONE OGGI 396

112

Micaela Caserza Magro

Manutenzione: verso

un approccio integrato

senza attenderne il guasto. Veniamo quindi alla manutenzione predittiva, ovvero manu-

tenzione ‘secondo condizione’. Questa modalità si basa sul monitoraggio delle condizioni

(‘condition monitoring’) di una serie di parametri significativi di una macchina, come per

esempio il monitoraggio delle vibrazioni, le analisi termografiche ecc., al fine di identificare

possibili anomalie tramite il riconoscimento di cosiddetti ‘segnali deboli’, tipicamente pre-

monitori di un guasto. Lamanutenzionemigliorativa, infine, ovvero la cosiddettamanuten-

zione ‘proattiva’, è una politica che ambisce a migliorare le funzionalità, la disponibilità, le

prestazioni e il valore dell’impianto, invece che semplicemente preservarne o ripristinarne

il funzionamento normale.

Le politiche di manutenzione fin qui esposte differiscono sostanzialmente tra di loro,

sia in termini di qualità e benefici per l’impianto, sia di costo. E tutte quante rappresen-

tano un po’ il vecchio approccio alla manutenzione. Oggi però, con il comparire sulla

scena di Industry 4.0, il modo di intendere la manutenzione è cambiato radicalmente,

sebbene non i risultati attesi, ovvero la diminuzione dei fermi impianto non pianificati,

l’ottimizzazione del ciclo manutentivo, la riduzione dei tempi di manutenzione e approv-

vigionamento. Quello che appare all’orizzonte è un processo completamente nuovo e

interessante della diagnostica e della manutenzione. Da una parte le tecniche per fare

diagnostica e manutenzione preventiva/predittiva sono sempre le stesse e prendono

le mosse dalle tecniche di processamento dati del mondo consumer e di profilazione,

dall’altra parte però cambia l’approccio manutentivo stesso. Quest’ultimo infatti viene

visto come integrato con altri apparati e viene a far parte dell’intero sistema e processo

produttivo, lungo il Life Cycle dell’impianto/macchina. In particolare, l’approccio viene

inteso come una valutazione dei rischi di quelli che possono essere i guasti, i malfunzio-

namenti, gli errori ecc. Si tratta pertanto di inserire il processo manutentivo all’interno del

processo produttivo nel suo complesso.

Grazie alle possibilità offerte da sistemi ‘4.0’, sempre più intelligenti, sempre più con-

nessi e sempre più autodiagnosticanti, si può aprire la strada verso una manutenzione

‘integrata’, non più suddivisa secondo le vecchie quattro categorie che abbiamo sopra

delineato… E sarà sempre più una manutenzione intelligente…

AO

AUTOMAZIONE DOMANI

l piano di manutenzione di un impianto,

sia esso industriale o di produzione, è fi-

glio di un delicato equilibrio fra le varie po-

litiche manutentive, equilibrio che si basa,

in primis, sulla base di un compromesso

tra i costi determinati dai guasti su parti e

macchinari d’impianto e i costi dovuti agli

interventi di manutenzione, che hanno

come obiettivo di evitare o limitare i guasti

stessi. Per meglio comprendere le dimen-

sioni di questa scelta di compromesso è

opportuno soffermarsi sulle principali po-

litiche di manutenzione. Nello specifico,

la manutenzione correttiva, nota anche

come manutenzione ‘a guasto’, è la forma

più semplice e intuitiva di manutenzione,

quella a cui siamo più abituati nella nostra

vita quotidiana. Secondo questa politica

manutentiva non vengono effettuati in-

terventi di manutenzione sui macchinari

fintanto che non viene individuato un gua-

sto sugli stessi. La forma di manutenzione

nota come preventiva, o anche ‘ciclica’, è

invece più avanzata rispetto a quella cor-

rettiva, dal momento che la sostituzione di

un dato componente, o eventualmente la

valutazione del suo stato di salute, avviene

a un certo istante ben identificato, quando

lo stesso è ancora funzionante, pertanto

I

Foto tratta da www.pixabay.com