GENNAIO-FEBBRAIO 2017
AUTOMAZIONE OGGI 395
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LINEA DIRETTA
Inbreve
AO
Un aiutante...
tecnologico
Una due-giorni
di automazione
‘fuori dall’industria’
L’evento ‘Building Automation Days’ orga-
nizzato da
Beckhoff Automation
(
www.
beckhoff.it )a Frascati, alle porte di Roma, ha
acceso i riflettori sulle soluzioni e le compe-
tenze di Beckhoff in ambito urban automa-
tion, infrastrutture e spettacolo. Grazie alla
presenza e al contributo di una decina di
system integrator è stato possibile presen-
tare numerose realizzazioni e dimostrare la
varietà e la flessibilità dei sistemi Beckhoff.
Al centro, ancora una volta, la forza della
tecnologia PC-based: i componenti sono
gli stessi impiegati per l’automazione indu-
striale e differiscono solamente per i proto-
colli di comunicazione e le interfacce, poi-
ché l’unità di controllo, trattandosi di un PC,
può essere utilizzata in tutti i contesti.
Nel corso della due-giorni sono stati affron-
tati in modo particolare i vari aspetti che ti-
picamente sono legati all’automazione delle
infrastrutture ma anche un’ampia serie di
applicazioni relativa al mondo dello spetta-
colo. Tra i casi di successo spiccavano quelli
del Teatro La Scala di Milano, dell’Allianz Sta-
dium di Monaco, della Kinetic Installation
all’aeroporto di Changi di Singapore.
Riprende la corsa
del packaging
I costruttori italiani di macchine automatiche
per il confezionamento e l’imballaggio raffor-
zano nel 2016 la loro leadership mondiale, re-
gistrando una crescita prossima al 2% nel giro
d’affari totale. Secondo i dati preconsuntivi
del
Centro Studi Ucima
( www.ucima.it ), il
fatturato di settore dovrebbe infatti superare i
6.300 milioni di euro, contro i 6.197 milioni di
fine 2015. Determinanti per il conseguimento
di questo risultato le ottime performance sul
mercato italiano, che ha registrato una crescita
del 10,4%, pari a 1.194 milioni di euro. Nei dodi-
ci mesi passati si è pertanto rafforzato il trend
positivo in corso dal 2015, quando il fatturato
realizzato sul mercato domestico era cresciuto
del 2%. Meno brillanti i risultati delle vendite
oltreconfine, che restano stabili (-0,1% sul 2015
pari, in valori assoluti, a 4.997 milioni di euro). La
macro regione Medio Oriente e Asia ha subito
un calo del 7,6%, mentre l’Est Europa del 4,5%,
conseguenza delle crisi socio-economiche in
atto in mercati di sbocco quali Turchia (-19,6%),
Cina (-47,2%), Algeria (-18,3%) e Arabia Saudita
(-11,5%). Ancora in stallo il mercato brasiliano,
che crolla di un -38,5%; positivo, al contrario,
l’andamento di Indonesia (+23,8%) ed Egitto
(+15,2%). Da record infine l’andamento del
Messico, con +35% sui primi novi mesi del 2015.
I
l
progetto europeo Robo-Mate
( www.robo-mate.eu ), il cui consorzio ha
coinvolto 12 partner esperti nel setto-
re, fra ambito industriale e accademico,
provenienti da sette diversi Paesi euro-
pei, creando una formula unica che ha per-
messo di affrontare e risolvere le sfide di pro-
gettazione e sviluppo, aveva come obiettivo
lo sviluppato del primo esoscheletro per
uso industriale ‘full body’, modulare, inclu-
sivo di braccia, tronco e interfaccia di con-
trollo (HMI). Il supporto scheletrico doveva
agevolare le operazioni di movimentazione
manuale dei carichi da parte degli operatori
di tutti i settori industriali, dalla logistica alle
linee di produzione,
fino all’edilizia. Ridu-
cendo l’impatto del
carico a livello musco-
lo-scheletrico, Robo-
Mate minimizza infatti
il rischio di problemi
muscolari, ponendo la
sicurezza dell’operato-
re al primo posto qua-
le aspetto centrale dei
luoghi di lavoro.
Ogni modulo dell’eso-
scheletro Robo-Mate può essere usato indi-
pendentemente o insieme ad altri moduli a
seconda dell’attività dell’operatore. Il modu-
lo del tronco è stato sviluppato dal diparti-
mento di Advanced Robotics dell’Istituto
Italiano di Tecnologia (IIT) e riduce il carico
sulla schiena del lavoratore applicando una
coppia assistiva a livello dell’anca. “La sfida
maggiore è stata sviluppare un sistema che
fosse comodo da indossare e che trasmet-
tesse in modo effettivo la coppia assistiva
all’operatore” ha commentato Jesús Ortiz,
membro del teamdi progettazione di Robo-
Mate presso IIT. “Abbiamo realizzato diversi
prototipi per testare e studiare come l’opera-
tore potesse interagire con il sistema; questo
a sua volta doveva essere sufficientemente
veloce per assicurare una certa libertà di mo-
vimento, pur essendo in grado di trasmette-
re la coppia assistiva. Leggerezza quindi e
distribuzione uniforme del peso sul corpo
della persona erano gli elementi chiave per
ridurre al minimo i punti di pressione in to-
tale sicurezza”. Aggiunge quindi Ortiz: “Nei
primi prototipi, quando il software dell’eso-
scheletro non era ancora ottimizzato, vole-
vamo una soluzione potente e robusta che
permettesse al sistema di funzionare senza
problemi. Il software, sviluppato su com-
puter tradizionali x86, ha funzionato ‘out of
the box’ su Intense PC2 di
Tiny Green PC
( www.tinygreenpc.it ), così la transizione dal
computer esterno a quello on-board è stata
completamente trasparente, senza proble-
mi di transizione o di conversione di codi-
ce”. IIT ha scelto di utilizzare la soluzione di
Tiny Green PC per lo sviluppo dei prototipi
per le sue qualità di compattezza e potenza.
Con un processore dual core Intel (i7-4600U
Haswell), Intense PC2 i7 è infatti davvero
potente presentando un formato compatto:
solo 19x16x4 cm per 1 kg di peso. Ulteriori
fattori chiave che hanno determinato la scel-
ta di IIT sono stati la robustezza del prodotto
e la tecnologia a dissipazione passiva, otti-
ma in ambienti industriali. Essendo inoltre
privo di parti in movimento, grazie all’impie-
go della tecnologia fanless, questo PC risulta
silenzioso e rugged. Queste quattro carat-
teristiche hanno resto Intense PC2 la scelta
ideale per il progetto di robotica.
Il progetto ha suscitato l’interesse di diversi
attori dell’industria, da quella manifatturiera
alla logistica, per cui si attendono ulteriori
sviluppi, nonché partnership a livello euro-
peo per lo sviluppo di un nuovo esosche-
letro industriale basato sull’esperienza di
Robo-Mate.
IIT - Istituto Italiano di Tecnologia ha sviluppato nell’ambito
del progetto europeo Robo-Mate un esoscheletro che aiuta
gli operatori nelle operazioni di movimentazione dei carichi,
preservandone salute e sicurezza
Mariagrazia Corradini