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SCHNEIDER ELECTRIC
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Un futuro in crescendo
Quello di Omag costituisce un modello vincente, testimoniato
dalla fiducia che da sempre i suoi clienti più che prestigiosi
ripongono nelle macchine integrate con successo nei loro
stabilimenti. “Il nostro obiettivo è crescere ancora” chiarisce
Filippucci. “L’investimento nella nuova sede, che ha raddop-
piato la superficie produttiva, è stato compiuto per vincere
questa sfida”. All’aumento dello spazio a disposizione ha corri-
sposto una riorganizzazione dei flussi di lavoro e dei processi,
con l’obiettivo di ottimizzare una realtà che si era sviluppata
in modo poco organico e rispondendo in ogni occasione alle
esigenze del momento. “La nostra nuova sede è stata pensata
ad hoc sulle nostre necessità” aggiunge Filippucci. “Aver ra-
zionalizzato e ottimizzato gli spazi ha avuto un forte beneficio
nell’efficienza del lavoro, nella sua organizzazione e nella qua-
lità dell’ambiente messo al servizio dei nostri collaboratori”.
D’altronde Omag opera in mercati, il food&beverage e il far-
maceutico, estremamente competitivi, segmenti sempre in
crescita, con ampie prospettive di profitto, nei quali però nulla
può essere mai dato per definitivamente acquisito. Tutto ciò
le impone una costante ricerca di macchine sempre più ef-
ficienti, sicure e pensate secondo criteri di sostenibilità, una
linea già ampiamente tracciata dalla confezionatrice CP/6. Al
contempo, nel futuro di Omag ci saranno nuovi investimenti
per ampliare la gamma di soluzioni con macchine per il con-
fezionamento secondario, in modo da offrire ai clienti, oltre
alle linee complete, un unico interlocutore di riferimento per
tutta la catena.
E Filippucci avverte che solo sotto un punto di vista Omag non
cambierà mai: “Siamo certi di essere parte integrante della ca-
tena produttiva dei nostri clienti e fondamentali nel raggiun-
gimento dei loro risultati”. La relazione con i committenti in
fase di progetto nasce già nel momento in cui si supportano
con suggerimenti sul modo in cui strutturare l’intera linea di
stabilimento e diventa sempre più stretta nelle fasi successive.
“Continueremo quindi a strutturare insieme al cliente le solu-
zioni per rispondere a ogni singola problematica produttiva
con macchine su misura, senza i limiti degli impianti standard
e senza compromessi in qualità”. Macchine come la CP/6,
quindi, costruite con componenti meccaniche e di motion
in grado di permettere cicli di vita lunghi, a protezione degli
investimenti dei clienti. In questo si distingue il vero ‘Made
in Italy’, l’aspetto che più viene riconosciuto all’estero e che
continuerà a essere un valore aggiunto per le nostre imprese.
Schneider Electric -
www.schneider-electric.itdi
Lorenzo Degli Esposti
GIUGNO-LUGLIO 2016
AUTOMAZIONE OGGI 391
25
Omag C3 Pharma,
macchina verticale a movimenti
continui per il confezionamento
di prodotti polverosi in buste
termosaldate sui quattro lati