Gary Mintchell
@garymintchell
,
gary@TheManufacturingConnection.com,consulente ed esperto di tecnologia, fondatore e responsabile di
TheManufacturing Con-
nection
( www.TheManufacturingConnection.com ),puoiseguirlosuTwitter@garymintchell
Digital enterprise,
digital manufacturing
L’eco di Industrie 4.0 aleggiava ancora
sulla Hannover Messe di quest’anno, ma
i tempi sono cambiati rispetto al 2013.
La parola della settimana è stata ‘digi-
tale’ in varie forme, per esempio digi-
talizzazione, digital enterprise, fabbrica
digitale…
Il concetto di Digital Manufacturing che
Anton Huber mi presentò durante l’ARC
Forum di Orlando nel 2006 ha fatto no-
tevoli passi avanti. Utilizzando come
base le tecnologie IoT, con l’aggiunta
della digitalizzazione in ogni cosa, Sie-
mens ha mostrato quali siano i benefici
di collegare tutto insieme. Consideriamo
per esempio la produzione automobili-
stica. Sebastian Israel mi ha mostrato
tutto il processo dalla progettazione
con la soluzione CAD di Siemens (NX)
fino alla pianificazione della produzione
e all’ingegnerizzazione (TeamCenter),
entrambe di Siemens (PLM). Il pro-
cesso continua attraverso la progetta-
zione e ingegnerizzazione della linea,
ovviamente in modalità digitale. Dal
momento che si parla prima di tutto di
digitale, gli ingegneri possono simulare
la linea eliminando eventuali ostacoli e
interferenze prima di effettuare qualsia-
si effettivo taglio della materia prima. La
parte più difficile del sistema consiste
nell’integrare l’automazione e i controlli
nel processo. Siemens ha iniziato questo
passaggio, ma rimane ancora parecchio
lavoro da fare in quest’ambito. L’inte-
grazione meccatronica va di pari passo.
E non finisce qui. TeamCenter aiuta la
gestione del cambiamento. TiA Portal
consente la collaborazione a livello di
control engineering. Il processo alimenta il livello esecutivo (MES) per la program-
mazione della produzione e altre funzioni fra cui fornire dati al gestore delle risorse
degli utensili CNC per facilitare la scelta dell’utensile più utile da impiegare nella fase
di lavorazione successiva. Questo si integra con i servizi. I dati sono utilizzabili per
analisi come quelle di manutenzione predittiva. Per quanto ne so io, nessun’altra
azienda è andata tanto vicino all’obiettivo di fare tutto quanto sotto il medesimo
‘ombrello’. Cosa davvero notevole per quella che ho chiamato la ‘vecchia’ Siemens.
La ‘nuova’ Siemens impiega partnership per colmare le mancanze nel sistema. Non
è davvero la stessa realtà che ho incontrato 15 anni fa e mi congratulo con Huber
per la vision e per aver saputo condurre l’azienda dove è adesso.
Altre novità da Siemens
Ulli Klenk, il successivo sulla mia lista degli ‘uomini’ Siemens, mi ha parlato del ruolo
della sua azienda nell’ambito dell’industrial additive manufacturing. Mi ha descritto
con passione il modo in cui Siemens aiuta i clienti con l’additive manufactoring utiliz-
zando le competenze che le derivano da Siemens PLM e lavorando con costruttori di
macchine partner. L’azienda ha realizzato sistemi attivi in un certo numero di applica-
zioni. Una delle soluzioni più recenti, che non ho visto ma di cui ho già sentito molto
parlare, è MindSphere. Frutto della partnership con SAP Hana, si tratta di un cloud
industriale che offre servizi data driven e un’app store, in modo che i clienti possano
trarre il maggior vantaggio possibile dai loro dati.
Nemmeno una chance...
Quando questo concetto mi era stato presentato nel 2006 e 2007, non pensavo che
Siemens avesse la ben che minima possibilità di arrivare a concretizzarlo, invece i
pezzi del puzzle stanno cominciando ad andare al loro posto molto bene. Il lavoro
da fare è ancora molto, ma i clienti possono certamente trarre beneficio già adesso
da una maggiore flessibilità produttiva, dalla qualità di produzione e dalla maggiore
efficienza. Sempre durante la fiera, Beckhoff Automation ha parlato di un incremento
di fatturato, mentre OPC Foundation ha annunciato diverse nuove partnership e spie-
gato come continuerà a sviluppate la sua tecnologia OPC UA. Object Management
Group, detentore di un altro protocollo per lo scambio di messaggi chiamato DDS, mi
ha infine spiegato come DDS e OPC non siano soluzioni di messaggistica concorrenti,
bensì complementari.
GIUGNO-LUGLIO 2016
AUTOMAZIONE OGGI 391
119
Foto tratta da: www.pixabay.com