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MAGGIO 2016

AUTOMAZIONE OGGI 390

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fatturazione e trasporto energetico, ma anche la divisionemarket-

ing e relazioni esterne di un’ipotetica azienda di servizi energetici

nazionale privata che chiameremo, a titolo di esempio, Alfa.

I professionisti del progetto

Cercheremo ora di descrivere le figure dei componenti della squa-

dra di project management.

Il project manager deve essere, data la delicatezza dei servizi che

dirige, quelli commerciali, un professionista con profilo di maturità

alto, di livello 4/5, formato non solo da esperienza aziendale, ma

anche da una ‘forma mentis’, propria delle facoltà scientifiche che

consentono di avere una cultura di approccio alle varie problema-

tiche tale da risolverle rapportandole tutte a uno stessomodello di

gestione secondo schemi precisi e ricorrenti. È suggerita la laurea

in ingegneria, in fisica o in matematica, ma anche in economia e

giurisprudenza. Dato il tempo di progetto, 2 anni, si richiede un

professionista che abbia maturato esperienza nel settore anche

presso aziende concorrenti o Enti statali, in cui si sia provveduto a

formare la figura in questione con competenze orientate al rispar-

mio e all’efficienza. Il project manager deve pretendere qualità

nell’erogazione del servizio al fine di raggiungere i clienti acqui-

siti nel periodo stabilito. È tenuto a organizzare e sovrintendere

personalmente ispezioni di qualità presso clienti importanti e a

vigilare in uffici competenti al trasporto del gas, arginando con

fermezza errori che la abbassino.

Nel team di progetto fanno parte i quadri di fatturazione, l’ufficio

marketing, gli uffici del trasporto e dispacciamento del gas.

I quadri di fatturazione devono contenere due quadri di direzione

trasporto e fatturazione, e poi due singoli capo-uffici dei servizi,

ma tutti i componenti del progetto, anche i semplici impiegati, de-

vono essere in grado di avere motivazioni sufficienti per ritenersi

parte integrante del progetto stesso, e devono sentirsi assoluta-

mente colleghi e non sottoposti. Le classi di laurea e di formazione

richieste sarebbero in teoria le stesse del project manager, favo-

rendo così un’omogeneità di competenze, tutte necessarie e suf-

ficienti al fine di soddisfare i requisiti di progetto. Nella formazione

di un team di progetto è importante far capire che la formazione

accademica e quella di esperienza sono allo stesso livello: nessuna

delle due è inferiore o superiore all’altra, in nessun caso. Ogni 6

mesi devono presentare al PM una relazione con le acquisizioni

ottenute nel semestre. L’ufficio di marketing deve contenere ri-

gorosamente laureati in scienze della comunicazione oppure in

finanza e marketing; devono essere esperti in modo risoluto di

pubblicizzare i successi qualitativi della società. Si richiede per

questo ruolo una figura di coordinamento e gestione di grande

esperienza e capacità, non giovane, ma possibilmente come per il

PM (del quale dovrà essere braccio destro unico), dovrebbe essere

preso dall’esterno e sottratto alla concorrenza. Per il periodo in

questione, inerente alla realizzazione del target, avrà ‘poteri stra-

ordinari’, concessi dal Consiglio di Amministrazione di Alfa, che

deve tenere le indagini di mercato svolte dal suo ufficio, in debita

considerazione. Il PM deve fare altrettanto.

L’ufficio del trasporto e dispacciamento del gas è composto da

almeno 4 persone. Si immagina un parco clienti iniziale di 100.000

clienti domestici (parco clienti medio di un’azienda leader del

settore) in tutto il territorio nazionale, dunque per le attività ne-

cessarie a gestire adeguatamente tale parco clienti 4 figure con

competenze specifiche, ma in grado con i distributori di gas, e

capacità reportistiche verso il PM. Ogni mese tale ufficio deve di-

chiarare con chiarezza acquisizioni e perdite nel parco clienti ai

quadri di fatturazione. È fondamentale, poiché il marketing deve

poi chiedere ai clienti il motivo del disagio, e i PM deve intervenire

tempestivamente in caso di critiche sulla qualità.

Il vero obiettivo del project manager

Il vero punto nevralgico dell’azienda è l’ufficio del trasporto, in

cui la fase di ricezione delle richieste specifiche e la fase di ero-

gazione del servizio finale sono gestite principalmente in modo

ordinario. L’obiettivo vero del PM, dunque, dal quale si avrà una

conseguenza diretta sulla realizzazione e il raggiungimento del

progetto finale sarà quello di formare e gestire questa ‘equipe’

in modo ottimale sotto tutti i profili necessari per formare una

divisione che deve essere oggetto di specifiche competenze e

capacità come infatti sottolineato in precedenza. Dunque la qua-

lità percepita dalla clientela sarà sinonimo di qualità in questo

campo. La produttività del singolo è determinante. Lavorare sulla

produttività, inoltre, sarà fondamentale anche in virtù della riu-

scita del progetto, infatti si avranno maggiori pratiche da evadere

e l’incremento del personale deve essere di una unità al massimo

al fine di non sprecare il profitto generato dal progetto riuscito.

= PROFFITTO

GUADAGNO

(fatturato di settore...)

COSTI

(costo personale...)

L’INCREMENTO DI GUADAGNO

DEVE SUPERARE L’INCREMENTO DEI COSTI

= INCREMENTO

DEI RICAVI (R)

INCREMENTO DEI

GUADAGNI (G)

INCREMENTO

DEI COSTI (C)

se G>C , R>0

(scenario voluto dal progetto, quindi vantaggioso)

se G<C , R<0

(scenario non vantaggioso)

Forming della squadra in prima linea

Nei servizi del trasporto elettrico o del gas, nei quali è necessario un

approccio sistemico, ma flessibile, è necessario che gli addetti vide-

oterminalisti siano stimolati a dare il meglio di sé, e ciò è possibile

solo se non sono sotto pressionementre lavorano. Tale condizione

si verifica solo se si è sereni, se l’atmosfera nell’ambiente di lavoro è

serena, se esiste spirito di collaborazione fra i colleghi e fra i reparti,

e soprattutto se si è consapevoli che gli errori, se non azzerati, de-

vono essere contenuti. Bisogna, dunque, imporre il concetto, che

si collabora e non si compete. Anche la pressione sulla produttività

deve essere quasi nulla, se non quando si presentano scadenze le-

gali scandite dalle normative. Pretendere una produttività elevata

significa rischiare la qualità delle pratiche, dunque errori probabili

con conseguenze anche commerciali importanti quanto inevitabili

TEORIA

AO