TAVOLA ROTONDA
AO
APRILE 2016
AUTOMAZIONE OGGI 389
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operativo installato nel dispositivo, tipicamente Android e Win-
dows nella versione mobile. Di conseguenza l’interfaccia utente
è consistente con il dispositivo mobile e il relativo sistema opera-
tivo. In termini di sicurezza occorre implementare all’interno delle
varie app tutte le possibili regole tipicamente adottate in ambito
industriale. Un altro aspetto da non trascurare è quello riferito alle
licenze d’utilizzo del software che, al fine di garantire la massima
continuità di servizio dei dispositivi e quindi una facile sostituzione
dell’hardware, è opportuno siano slegate dallo stesso.
Tieghi:
Un’interfaccia, e questa è una regola universale, deve es-
sere semplice, chiara e facilmente comprensibile. Bisogna com-
misurare la quantità di informazioni fornite alle dimensioni del
display, scegliere accuratamente layout, colori e contenuto; far sì
che le informazioni importanti siano leggibili con immediatezza.
L’interfaccia software è il vero e proprio cuore del sistema e ri-
chiede la massima attenzione possibile.
A.O.:
I software di produzione (MES, ERP ecc.) più diffusi sono utiliz-
zabili senza limitazioni?
Randieri:
Di recente differenti software house e costruttori di si-
stemi per l’automazione hanno messo a punto nuove app che
s’interfacciano con software tipici della produzione, quali MES ed
ERP, al fine di favorire sempre più la mobilità dei vari operatori
anche al difuori del loro posto di lavoro, permettendo loro di ac-
cedere a informazioni di tipo realtime sulla produzione al fine di
poter prendere delle decisioni ‘al volo’ e ottenere riscontri con
risultati immediati. In generale possiamo affermare che i mo-
derni software di produzione sono facilmente interfacciabili con
i dispositivi mobile senza particolari limitazioni poiché in questo
caso tali dispositivi sono considerati come dei veri e propri ter-
minali non vincolati ad operazioni realtime che ancora oggi non
sono compatibili con la struttura software dei sistemi operativi
mobile più diffusi.
Tieghi:
Sì, le limitazioni sono legate solo all’accesso e alla profila-
zione per via della sensibilità dei dati.
A.O.:
Qual è lo stato dell’arte delle app per il mondo industriale?
Randieri:
In generale le app dedicate al mondo industriale e di
produzione devono essere in grado di offrire le seguenti custom
experience: favorire il ‘Fast Decision Making’. Da remoto deve es-
sere possibile gestire un processo o un ramo di produzione come
se si fosse in azienda; aumentare l’efficienza operativa in termini
di manutenzione. Con l’utilizzo di dispositivi portatili e compatti
quali i dispositivi mobile industriali è possibile diagnosticare in
modo semplice e sicuro eventuali anomalie sumacchine e sistemi
di produzione; migliorare la comunicazione e collaborazione
all’interno dei team di lavoro. Essendo ogni dispositivo dotato di
più sistemi di comunicazione tra cui il wi-fi, i sistemi di messag-
gistica SMS e MMS, il Bluetooth ecc. lo scambio di dati e informa-
zioni avviene in modo quasi naturale; garantire l’accesso remoto
ai dati di produzione, business e manufacturing intelligence e
garantire l’accesso istantaneo ai centri di lavoro produttivi inclu-
dendo la possibilità di monitorare l’efficienza di produzione, il
downtime e altro ancora.
Tieghi:
Quasi tutte le soluzioni software di nuova generazione
sono pensate per essere consultate via tablet o smartphone e
dunque hanno una propria app nativa. In qualche caso le app
permettono al cliente di farsi un’idea di come funzionerà l’ap-
plicazione ancor prima di acquistarla: scaricando la app, infatti,
spesso viene messo a disposizione un sistema demo che può
dare facilmente un’idea di quello che potrebbe essere il valore
aggiunto, come se fosse una preview.
A.O.:
Esiste un sistema operativo (Android, ...) preferenziale?
Randieri:
Un recente sondaggio sull’utilizzo di Android in am-
bito industriale, condotto a livello globale da VIA Embedded su
un campione di 250 realtà aziendali che operano nel mondo
embedded, ha evidenziato che il 93% degli intervistati utilizza
(o ha intenzione di utilizzare) Android per progetti in ambito
industriale. Il sistema operativo Android ha guadagnato molti
fan nell’ambito industriale grazie all’immissione nel mercato
di nuovi modelli di dispositivi mobile rugged da parte di im-
portanti produttori tra cui Panasonic, Honeywell e Motorola.
Di recente, Google ha rilasciato Android for Work, una piatta-
forma enterprise contenente un’applicazione autonoma (simile
alla tecnologia Samsung Knox) che consente agli amministra-
tori IT di creare aree di lavoro aziendali e personali separate
su smartphone e tablet. Ci sono una serie di vantaggi che il
sistema operativo Android fornisce per la distribuzione azien-
dale su dispositivi di tipo industriale. In primo luogo, Android è
diventato onnipresente nel mercato degli smartphone e tablet
consumer, il che significa che la maggior parte dei dipendenti di
qualsiasi azienda hanno già familiarità con l’interfaccia utente.
Questo implica che una loro eventuale adozione renderà la for-
mazione in merito al loro utilizzo nel contesto industriale più
facile e meno costosa. Android rispetto agli altri sistemi ope-
rativi mobile è anche visto come una piattaforma più ‘aperta’
che possiede già un gruppo solido di applicazioni disponibili in
vari settori industriali quali: la logistica, la manutenzione e altri
segmenti di business. Tutto ciò rappresenta un vantaggio ri-
spetto al sistema operativo iOS di Apple nello spazio enterprise,
perché Apple presenta più ostacoli e vincoli sia per lo sviluppo
di applicazioni e la distribuzione tramite i restrittivi processi di
approvazione della società. Android ha acquisito un certo van-
taggio nel mercato industriale anche rispetto a Microsoft poiché
mentre quest’ultima tentava di imitare le peculiarità di Android
attuando il revamping alla sua strategia embedded perdeva im-
portanti quote di mercato a vantaggio del primo. Considerando
che le versioni precedenti di Android non sono state valutate
come abbastanza sicure per le implementazioni enterprise, gli
ultimi aggiornamenti del sistema operativo (che includono la
possibilità di modificare da remoto le funzionalità del disposi-
tivo, di applicare la crittografia e la definizione di white e black
list per le applicazioni) offrono di sicuro maggiori margini in ter-
mini di sicurezza. Di contro, il tasso di adozione di Android per
certe applicazioni industriali rimane basso, in parte a causa della
sua frammentazione e instabilità percepita. Altra limitazione sta
nel fatto che malgrado il sistema operativo Android sia aggior-
nato di frequente, per ogni applicazione sviluppata con una vec-
chia release non è garantita la piena compatibilità con la nuova.
Tutto ciò si traduce in un continuo aggiornamento delle app da
parte delle software house che hanno prodotto il software. In
conclusione, posso affermare che Android allo stato attuale ha
fatto notevoli passi in avanti in termini di sicurezza e gestibilità
della piattaforma. A seconda delle esigenze applicative e del li-
vello di comfort richiesto il sistema operativo presenta alcuni