APRILE 2016
AUTOMAZIONE OGGI 389
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AO
IL PUNTO
o sviluppo verso nuove strategie della
produzione industriale, con l’imple-
mentazione attiva di tecnologie digi-
tali è ormai una direttiva importante
che i manager delle aziende devono
assolutamente seguire. Si sta atti-
vando una vera e propria trasforma-
zione complessa e radicale dei processi
aziendali sotto lo stimolo dello straor-
dinario aumento delle nuove tecnolo-
gie digitali, sia hardware sia software a
costi raggiungibili (Internet of Things,
Cloud, Big Data, Additive Manufactur-
ing, stampanti 3D, nanotecnologie). È
sempre più attivo il notevole sviluppo
dei processi di digitalizzazione e di
automazione in tutte le aree produt-
tive delle aziende. È evidente che tali
processi portano e porteranno sempre
più alla modifica di attività lavorative
con le tecnologie non solo in processi
puramente manuali ripetitivi, ma in
misura molto crescente in attività della conoscenza e nei processi decisionali.
Si pensi per esempio allo sviluppo di reti di macchine che comunicano con altre
macchine nell’Internet of Things che sta diventando Internet of Everything. Si
implementano importanti banche dati e meccanismi di autodecisione senza la
presenza del fattore umano. La produzione è attiva a basilari cambiamenti nella
composizione del lavoro e delle competenze, con spostamento dal lavoro tradi-
zionale verso tecnici di progetto-design, con una crescente integrazione in rete
di nuove aree di servizi digitali (business analytic, e-commerce, social business).
Questi cambiamenti si sono manifestati principalmente nelle grandi aziende
multinazionali, ma sono sicuramente destinati sempre più a rinnovare i processi
produttivi e organizzativi anche nelle piccole e medie aziende. Possiamo elen-
care alcuni basilari punti innovativi nella nuova, nascente fabbrica digitale. Una
connessione sistematica e integrata nella gestione dei flussi informativi, dei ma-
teriali e dei processi aziendali dalla progettazione, alla manifattura fino alla sup-
ply chain, oltre alla completa flessibilità e adattabilità alle richieste del mercato
con minori investimenti rispetto a processi di automazione tradizionali. Abbiamo
poi l’inserimento dell’approccio custom (mass customisation) attraverso forme
di produzione rapida/produzione di piccole serie collegata direttamente al mer-
cato via distribuzione digitale. E infine verifichiamo l’esigenza di competenze in
grado di integrare software, meccanica, elettronica, conoscenza dei materiali, ca-
pacità progettuale: quindi nuove opportunità lavorative per i tecnici del futuro
nella tecnologia della nascente fabbrica digitale. La sfida che si sta profilando
a breve termine è di gestire questo processo in modo consapevole senza titu-
banze, coordinando la transizione delle attività lavorative verso nuovi contenuti
e soprattutto formare e sviluppare le opportune competenze di ciascuna persona
in modo continuo senza interruzioni. È opportuno coordinare questi processi e
non essere trascinati, bisogna gestire le fasi spesso abbastanza critiche del cam-
biamento per mezzo di processi riorganizzativi continui e cercare di anticipare
la preparazione delle attività lavorative dell’azienda alle nuove condizioni nate
dalle trasformazioni tecnologiche. La nuova tecnologia della fabbrica digitale è
alle porte: utilizziamola in modo costruttivo e positivo.
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La Fabbrica Digitale:
quale futuro per
la produzione
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Carlo Marchisio
@CMarchisio
Comitato Tecnico di Automazione Oggi e Fieldbus & Networks