plast, Roberto Levi Acobas presidente
di Argi, Andreas Zuge, direttore generale
di Deutsche Messe Italia, nel sostenere
che l’Italia può creare a Milano una mani-
festazione che non si trova da nessun’al-
tra parte al mondo, grazie proprio alla sua
industria manifatturiera e grazie anche
alla credibilità conquistata con il recente
Expo 2015. Si punta quindi alla qualità,
alla collaborazione, e al fatto che “la fiera
è il luogo in cui si deve ascoltare il cliente:
certo noi dobbiamo portare le nostre
macchine, il nostro ‘ferro’, ma dobbiamo
tenere conto che il cliente, insieme a
queste compera anche un sistema fatto
di efficienza e flessibilità sui prodotti.
Dobbiamo cercare di trasformare questo
‘ferro’ in esperienza” sostiene Riccardo
Cavanna. La stessa “esposizione deve
diventare esperienza e non una semplice
e mera rassegna di macchine” sottolinea
Roberto Levi Acobas. “Il concetto di fiera
come esposizione di un intero percorso
produttivo è un’opportunità vincente,
ecco quindi che dobbiamo lavorare tutti
quanti per coglierla” come ha sottoline-
ato Alessandro Grassi. “Dal polimero per
arrivare al packaging alimentare: un’e-
sperienza di questo tipo nel mondo non
esiste e noi abbiamo avuto la bravura di
aver lasciato una parte del nostro orti-
cello per un obiettivo comune e un’op-
portunità vincente che porta il concetto
di fiera non più come esposizione di
prodotto ma esposizione di un percorso
produttivo” sostiene Marco Calcagni.
“Certo noi non dobbiamo giocare sull’u-
nicità ma sulla trasversalità, sulla velo-
cità, sull’interoperabilità, su parametri
diversi da quelli proposti dai tedeschi per
essere originali e soprattutto per essere
più italiani” sottolinea Alberto Cannavale
Maffè, moderatore della tavola rotonda.
Presentare dunque il processo completo
in modalità smart: questa la ricerca a cui
tutti quanti stanno mirando “qualcosa di
completamente diverso che non si trova
in nessun’altra parte nel mondo. E per
questo progetto l’Italia e la Fiera di Mi-
lano hanno tutte le carte in regola. Un
progetto che vede la realizzazione di una
città più che di una fiera, perché la fiera
è network, è idea, è una piazza dove ci
si incontra a livello internazionale, dove
si possono vedere i processi, prendere
decisioni, cambiare idea… vedere tutti i
settori insieme” sostiene Andreas Zuge.
Al 2018
L’appuntamento è quindi per il 2018,
per questa nuova manifestazione che
coinvolge il settore del packaging a
tutto tondo, importantissimo per l’Italia.
Basti pensare che circa il 50% degli im-
ballaggi è realizzato in plastica (conteni-
tori, bottiglie, film, shopper, imballaggi
protettivi) o che il settore del printing
vede il 25% del suo fatturato derivare
proprio dal packaging, percentuale che
sale al 50% del giro d’affari se si parla di
converting e pre-stampa. La logistica poi
rappresenta un trait-d’union per finaliz-
zare le strategie produttive e rendere
efficienti quelle distributive attraverso
ogni fase della filiera.
Alessandro Grassi,
presidente di Assocomaplast
RiccardoCavanna, presidente di
Ipack Ima e vice presidente di Ucima
Alberto Cannavale Maffè,
moderatore della tavola rotonda
MARZO 2016
AUTOMAZIONE OGGI 388