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NOVEMBRE-DICEMBRE 2015

AUTOMAZIONE OGGI 386

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INSTRUMENTS

COPERTINA

NATIONAL INSTRUMENTS

COPERTINA

NATIONAL

INSTR

2 - La distribuzione e la gestione dei sistemi

Oggi il condition monitoring è uno degli esempi principali

dell’IIoT in azione. Diversi sono i fattori che hanno impedito alle

aziende di adottare e sfruttare i vantaggi di una strategia di ma-

nutenzione predittiva. Si tratta di limiti associati essenzialmente

agli approcci tradizionali utilizzati per implementare le strategie

di manutenzione e non alla manutenzione predittiva stessa. I

due approcci tradizionali sono: la prima, adottare una soluzione

automatizzata end-to-end che copre tutto, dalla valutazione del

sito, all’installazione, al monitoraggio remoto; la seconda, impie-

gare una soluzione manuale ‘route-based’, che coinvolge tecnici

ed esperti che visitano regolarmente ogni asset per raccogliere

misure e ritornare in ufficio a eseguire le analisi. I problemi, in en-

trambi i casi, sono di costo e scalabilità. Per coprire più asset con

una soluzione end-to-end o strumenti black-box sono necessari

investimenti nell’hardware molto sostanziosi, che non generano

il ROI necessario per adattare la soluzione ad asset meno critici.

Lo stesso discorso vale per la soluzione route-based, che non è in

gradodi forniremanodopera sufficiente per girare attorno a que-

sti asset. Grazie a una soluzione basata su piattaforma si possono

ridurre notevolmente i costi per migliorare il ROI di copertura di

più asset. Un importante fornitore di energia, per esempio, ha

constatato che i suoi esperti nel settore delle vibrazioni pote-

vano dedicare il 60% in più del loro tempo ad analizzare i dati,

piuttosto che a raccoglierli, grazie all’impiego di una piattaforma

automatizzata tale per cui essi erano in grado di coprire inmodo

più efficace molti più asset nel Paese. L’azienda ha potuto così

servirsi di un software avanzato per gestire tutti i suoi sistemi e

presentare i dati; gli specialisti del settore delle vibrazioni hanno

così potuto analizzarli adeguatamente.

3 - L’unione di diverse tipologie di sensori

Il condition monitoring e i sistemi con smart grid stanno diven-

tando sempre più distribuiti, di conseguenza risulta sempre più

evidente la necessità di unire tutte le misure in una singola piat-

taforma. I profitti non sonomolti se alcunemisure sono automa-

tizzate, mentre altre ancora route-based. Una piattaforma può,

in modo economico, mettere insieme tutte queste misure in un

processo chiamato ‘fusione dei sensori’, eliminando l’esigenza di

misure route-based o di diversi sistemi di misura automatizzati.

Ottimo esempio di tutto questo è l’IoT di consumo con l’Apple

Watch. Mediante questa piattaforma, varie tipologie di sensori,

come i fotodiodi a impulso, gli accelerometri, il GPS, vengono

combinati in un’unica soluzione software per creare un’espe-

rienza migliore. Allo stesso modo, sia con il condition monito-

ring che con la smart grid si possono riunire tipologie di misure

diverse attraverso una piattaforma e una singola soluzione

software. Grazie a una singola piattaforma, i responsabili della

manutenzione riescono a combinare misure precedentemente

differenti, come l’analisi della firma elettromagnetica, l’analisi di

firma corrente motore, o la termografia, con altre misure più co-

muni, come la tensione, la corrente o l’accelerazione.

4 - Lamodularizzazione delle macchine intelligenti attraverso

la comunicazione

L’IIoT è stato adottato anche dai costruttori di macchine grazie

alla diffusione di macchine intelligenti. Si tratta di macchine in

grado di monitorare la propria salute, modificare gli algoritmi al

volo e, soprattutto, rinviare le informazioni all’azienda o ad altre

macchine, favorendounprocessodecisionalepiùproduttivo. Ov-

viamente, queste funzionalità avanzate aggiungono anche una

Figura 5 - Le misure ‘route-based’ non sono più sufficienti a fornire la copertura richiesta per proteggere tutti gli asset

aziendali (fonte Shutterstock)