NOVEMBRE-DICEMBRE 2015
AUTOMAZIONE OGGI 386
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AO
COPERTINA
NATIONAL INSTRUMENTS
COPERTINA
NATIONA
N
ell’ultimo decennio, la nostra società è diventata
sempre più attenta alle ultime tecnologie dell’e-
lettronica e delle comunicazioni: basti pensare
ai dispositivi mobili, ai veicoli intelligenti o alla
domotica. Questi oggetti fisici o ‘Cose’ vengono
integrati con l’elettronica, con software, sensori e dispositivi
di connessione per creare l’Internet of Things (IoT). Introdotto
dal pioniere della tecnologia Kevin Ashton nel 1999, il con-
cetto che sta dietro al termine IoT consiste nel fatto che i pro-
gressi nella connettività tra uomini, macchine e infrastrutture
porteranno a un aumento di intelligenza, efficienza, innova-
zione e a una maggiore comprensione delle attività di una
determinata impresa.
L’Internet of Things nell’industria:
Industrial IoT
La diffusione dell’automazione industriale e dell’intelligenza
embedded a partire dalla metà del XX secolo ci hanno ‘fatto
approdare’ nel mondo che oggi conosciamo. L’Internet of
Things industriale (IIoT), che collega una rete di macchine e
dispositivi con un’intelligenza superiore, viene definito via
software e ha tutte le potenzialità per influenzare le nostre
vite profondamente. Il panorama dell’IIoT (si veda Figura 1)
può essere ulteriormente segmentato in tre parti: l’edge in-
telligente (sensore/attuatore), il sistema dei sistemi e l’analisi
end-to-end, che supporta tutta la connettività e l’analisi dei
dati, soddisfacendo i requisiti di latenza, sincronizzazione
e affidabilità. Dal punto di vista commerciale, i produttori
sono vincolati perché le piattaforme di controllo sono, il più
delle volte, legate a uno specifico fornitore. Spesso, i fornitori
producono prodotti intelligenti, che dispongono di diversi
processori embedded, protocolli e software. L’integrazione
di questi prodotti durante tutto il ciclo di progettazione fino
alla distribuzione finale è una sfida importante. Sostenere
tutti questi protocolli, software e tecnologie differenti non è
semplice, soprattutto quando si hanno risorse limitate. Per ri-
manere estremamente competitivi in un mondo guidato dal
‘time-to-market’, un approccio basato su piattaforma è ide-
ale, perché fornisce ai produttori la flessibilità e l’efficienza
di una singola architettura, capace di lavorare con strumenti
provenienti da qualsiasi fornitore. Nel caso di un impianto di
produzione, gli ‘smart tool’ possono aiutare a semplificare il
processo di produzione e a migliorare l’efficienza, rimuovendo
le operazioni di registrazione dei dati fisici e i manuali. Gli ope-
ratori possono così concentrarsi sulle proprie attività opera-
tive, durante le quali devono avere le mani libere per poter
utilizzare gli strumenti appropriati. Molte delle precedenti
iniziative legate a progetti ‘paperless’ erano focalizzate sulla
soppressione della carta o sulla sostituzione della carta con i
tablet, ma utilizzavano ancora dati passivi. Aziende come Ai-
rbus stanno cercando di utilizzare degli strumenti intelligenti
che permettono un approccio alternativo, l’utilizzo di dati con-
testuali, generati e consumati continuamente, ovvero in altre
parole dati reali. I tool stessi dispongono di intelligenza inte-
grata, non solo per comunicare con altri sistemi o macchine,
ma anche per fornire impostazioni di coppia dinamiche e per
Studi di settore ed esempi applicativi dimostrano come l’Internet of Things
dell’industria sia ormai realtà. Per affrontare le sfide che questo pone
National Instruments propone un approccio orientato alle piattaforme
Iniziativa realizzata in collaborazione con la direzione marketing
L’Internet of Things (IoT)
e la trasformazione
della fabbrica del futuro
Figura 1 - Architettura di sistema per l’Internet of Things (IoT)