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NOVEMBRE-DICEMBRE 2015

AUTOMAZIONE OGGI 386

26

LINEA DIRETTA

Uno studio condotto dai ricercatori del centro EndoCAS

dell’Università di Pisa dimostra come l’uso del simulatore sia utile

per preparare i futuri medici a operare con i robot

Chirurghi come

piloti: così lontani,

così simili…

L

a chirurgia robotica negli ultimi anni

si è elevata a una delle massime

espressioni della tecnologia appli-

cata alla chirurgia. Il fenomeno è

pervasivo: oltre 3mila sistemi instal-

lati finora e 570 mila interventi eseguiti in tutto

il mondo nel 2014. Eppure la sicurezza sull’uso

del celebre robot da Vinci, impiegato ormai in

moltissime operazioni, è stata messa in seria

discussione nel 2013, quando negli Stati Uniti

sono stati resi noti più di 3 mila casi di danni ai

pazienti. L’accusa all’azienda produttrice del

robot era di un addestramento non adeguato

dei chirurghi. A che punto siamo dunque oggi

nella formazione in chirurgia robotica?

Attualmente, non esiste un programma di for-

mazione ‘standardizzato’, la cui evidenza sia

comprovata da studi scientifici, per fornire i

principi di base a coloro che si avvicinano alla

chirurgia robotica. Vi è chi propone di utilizzare

i simulatori virtuali, concepiti sulla scia del suc-

cesso di quelli per i piloti di aerei. Nel mondo vi

sono oltre 2mila simulatori virtuali per chirurgia

robotica, installati in vari centri di formazione.

Tali sistemi offrono una vasta gamma di esercizi

per familiarizzare con la postazione di comando

del robot, che si avvale di un sistema di visione

3D, un’interfaccia di controllo per ciascuna

mano e dei pedali. Tali esercizi sono stati ideati

per sviluppare la coordinazione mani-piedi-

occhi. Recentemente sono state sviluppate

procedure simulate di interventi chirurgici su

realtà aumentata e virtuale. L’evidenza sull’u-

tilità di questi ultimi è stata messa a nudo in

una

review

sistematica pubblicata da

‘European

Urology’

. Autore della review è stato Andrea

Moglia, del

centro EndoCAS

(

www.endocas.

unipi.it

- centro di eccellenza della chirurgia

assistita al calcolatore dell’

Università di Pisa

),

in collaborazione con Alfred Cuschieri della

Scuola Sant’Anna di Pisa. Scopo del lavoro era

documentare l’efficacia dei simulatori di chi-

rurgia robotica, sottolineando la mancanza di

una dimostrazione, in studi ad alto livello di

evidenza, del trasferimento positivo delle com-

petenze acquisite coi simulatori alla pratica

chirurgica su paziente. Tale dimostrazione è im-

prescindibile per la stesura di un programma di

formazione, o ‘Curriculum’, assimilabile al con-

cetto di ‘patente’: un percorso da superare per

dimostrare di possedere un opportuno livello di

competenze di natura teorica e tecnica, ripeti-

bile una volta scaduto il periodo di abilitazione.

Esistono, soprattutto negli Stati Uniti, Curricula

già attivi e adottati dalle società scientifiche per

garantire che i chirurghi abbiano capacità com-

provate nell’utilizzo delle innovazioni tecnolo-

giche. La

review

pubblicata dal gruppo pisano,

però, va oltre il concetto di percorsi di addestra-

mento certificati, facendo luce anche su altri

aspetti della formazione in chirurgia, ispirati

al mondo dei piloti d’aerei: dalla selezione dei

candidati attraverso test attitudinali usando i

simulatori virtuali, all’efficacia dei sistemi di ad-

destramento in termini di costi. Negli Stati Uniti

vi è un forte interesse a utilizzare i simulatori

nella selezione degli specializzandi di chirurgia,

la domanda però è questa: “Un’ora di simula-

zione, quanto tempo (e denaro) fa risparmiare

rispetto alla formazione tradizionale?”

Inbreve

L’Internet of Things

è fatto di persone

“L’Internet of Things non è fatto da sensori

e big data, ma da milioni di persone, che

devono poter prendere decisioni sui pro-

cessi di produzione collaborando attorno ai

dati forniti dalle macchine”: questo il cuore

dell’intervento che Cosimo Palmisano, VP

product di

Decisyon

( www.decisyon.com ),

ha tenuto nell’ambito del panel ‘Manufac-

turing’ all’evento

Meet IoT, dedicato

alle modalità con cui

l’IoT può sviluppare

i processi di produ-

zione nel futuro. L’ap-

proccio di Palmisano

nasce dall’esperienza

nell’analisi dei dati

dei social: le soluzioni

di Social CRM di Decisyon mettevano in re-

lazione le richieste, le azioni, le condivisioni

dei fan di un brand sui social network con

le informazioni che questo brand aveva rac-

colto sui suoi clienti presso il punto vendita. Il

confronto dei dati consentiva di riconoscere

le caratteristiche di nuovi potenziali clienti

sui social e di raggiungerli con una strategia

di marketing ad hoc. Questa esperienza ha

generato una nuova concezione del dato: “Il

dato o è in rapporto o non serve. I dati pro-

dotti dalle macchine di un impianto di pro-

duzione manifatturiero non possono essere

lasciati a se stessi in un foglio excel o in un

sistema di big data Analytics, che offre un

quadro dello stato dell’impianto” spiega Pal-

misano. “Occorre che siano anzitutto messi

in relazione con i dati del passato e con le

e-mail o altri tipi di contenuti non struttu-

rati generati dagli operatori. Poi dovranno

essere condivisi tra professionisti all’interno

dell’azienda per lavorare su di essi in modo

collaborativo, prendere decisioni ed eseguire

modifiche sui processi di produzione in corso.

L’unico ingrediente che può facilitare l’intero-

perabilità framacchine è la collaborazione fra

le persone” conclude Palmisano.

10.000 robot Comau

controllati da B&R

Grazie a un lavoro costante

Comau Robo-

tics

( www.robotics.comau.com ) e B

&R

( www. br-automation.com ) so

no riuscite a rivoluzio-

nare l’integrazione della robotica nelle linee

di produzione e vantano oggi diecimila robot

installati e controllati con tecnologia B&R.

Questo risultato sottolinea la qualità dei pro-

dotti Comau, che possono contare su con-

trolli potenti, precisi e affidabili, prodotti da

B&R. OEM e utenti finali possono beneficiare

di un’eccellente sincronizzazione e di una ca-

pacità produttiva risultante dall’offerta com-

binata dei due player. “Questo è il risultato

di una collaborazione intensa, che ci ha per-

messo di diventare protagonisti del mercato”

sostiene Tobias Daniel, responsabile Comau

Robotics per l’Europa e le Americhe. “Questa

cooperazione sta dando risultati tangibili

in un mercato in crescita” afferma Walter

Burgstaller, direttore vendite Europa di B&R.

Mariagrazia Corradini