OTTOBRE 2015
AUTOMAZIONE OGGI 385
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AO
COPERTINA
MITSUBISHI ELECTRIC
COPERTINA
MITSUBISHI
fini della produzione e che, se violati, potrebbero influenzare
la qualità del prodotto finale. Per questo, dietro lo scambio dei
dati ci deve essere un elevato grado di sicurezza: i sistemi de-
vono essere inattaccabili. Basti pensare a un’azienda che opera
nel settore alimentare: se i dati di produzione dovessero subire
una manomissione, la qualità del prodotto potrebbe risentirne
innescando il cosiddetto ‘effetto domino’ che arriverebbe al
consumatore finale.
Risparmio energetico, safety e security sono quindi i tre requisiti
fondamentali che i prodotti e le soluzioni Mitsubishi Electric ga-
rantiscono ai clienti. L’azienda di fatto si è presentata pronta a
questa sfida moderna, mettendo a disposizione dei suoi clienti
tutta la sua esperienza, già testata direttamente all’interno degli
stabilimenti in Giappone. Un esempio è la fabbrica di motori
brushless a Nagoya, dove dal 2008 è in funzione un sistema
e-F@ctory, ovvero l’integrazione totale tra le macchine e i si-
stemi informativi attraverso l’utilizzo di sistemi MES evoluti, op-
zionali e integrabili all’interno della piattaforma di automazione
iQ- Platform, garantendo uno scambio di notevoli quantità di
dati in realtime e con elevati standard di protezione, in modo
da evitare possibili intrusioni esterne. Questo ha permesso allo
stabilimento di migliorare la qualità dei prodotti, ridurre gli
scarti, adattare la produzione alla domanda e conseguire un
considerevole risparmio energetico attraverso l’ottimizzazione
dei macchinari durante il ciclo produttivo. Oltretutto, tutte
le macchine soddisfano i più alti standard di safety derivanti
dall’utilizzo dei prodotti di Mitsubishi Electric. Un altro esempio
da citare è sempre riconducibile al sito produttivo di Nagoya e
riguarda la nuova fabbrica PLC e pannelli operatore, inaugurata
nel 2014, dove, oltre all’ottimizzazione delle risorse energetiche
per quanto riguarda l’utilizzo delle macchine, tutto il building
viene monitorato affinché il risparmio energetico sia totale.
Questi esempi dimostrano come l’esperienza di Mitsubishi
Electric si sviluppi anche già ‘in house’, all’interno dell’azienda
stessa; successivamente la tecnologia viene proposta al mer-
cato, portando con sé i vantaggi di soluzioni già testate e ido-
nee a soddisfare le diverse richieste.
Domanda: Inmerito al tema della security industriale quali
sono le soluzioni proposte daMitsubishi Electric per fornire
un più alto grado di sicurezza alle due nuove serie di PLC
iQ-F e iQ-R?
Cerutti:
Come detto precedentemente, lo scambio dei dati
dalle macchine verso i sistemi informativi, uno dei punti fon-
damentali alla base del concetto di Industry 4.0, è un tema che
sta diventando sempre più dominante all’interno del panorama
industriale. La cosiddetta cyber-security non è più una conce-
zione astratta, ma una necessità che diventa sempre più impel-
lente. Gli attacchi ai dati possono provenire dal fatto che oggi
le macchine e i PLC sono collegati attraverso una rete Ethernet,
quindi sono accessibili dal mondo esterno. I vantaggi riscon-
trabili nell’alto grado di accessibilità ai dati addirittura a livello
mondiale, per cui un manager potrebbe, per esempio, attra-
verso un semplice tablet, controllare i dati sulla produzione in
tempo reale anche da remoto, vengono meno se questa aper-
tura espone il sistema ad attacchi informatici.
Su tutta la nuova serie di PLCMitsubishi Electric ha quindi posto
una particolare attenzione in modo da tutelare il know how e
la proprietà industriale dei suoi clienti. Sui nuovi PLC serie iQ-F
e iQ-R sono stati integrati sistemi avanzati di protezione, quali il
filtro degli indirizzi IP per gli accessi via Ethernet per prevenire
accessi non consenti, processi più sicuri tramite password e crit-
tografia dei programmi e ulteriore protezione tramite chiavi di
sicurezza. Le chiavi di sicurezza non sono semplici password,
ma vere e proprie chiavi di codifica che chi sviluppa il software
della macchina può generare e inviare direttamente alla CPU.
Si garantisce quindi la totale protezione del programma, in
La recente integrazione della società tedesca KH Automation, con un alto
livello di know how e specializzazione, oltre a importanti referenze, ha
allargato la proposta di soluzioni di Mitsubishi Electric per il mercato del
processo. Oltre a un know how di tipo ingegneristico e di sistema in ambito
ambientale ed energetico, Mitsubishi Electric ha dunque acquisito la possi-
bilità di proporre al mercato una soluzione DCS (Distributed Control System)
denominata PmsxPro. Dal punto di vista hardware, il controllo distribuito
in campo è basato sull’estrema affidabilità dei controllori iQ di Mitsubishi
Electric, affiancati a server di processo: controllori e server sono entrambi
in configurazione ridondante per garantire una disponibilità del 99,9%. Il
bus di sistema è costituito da una dorsale Ethernet in fibra ottica, immune
al singolo guasto: in caso di doppio guasto sulla rete, i dati vengono salvati
sui server di processo locali. L’operatività, la diagnostica, l’engineering e
l’archiviazione sono gestite dall’ambiente software distribuito di PmsxPro,
provvisto di tool di asset management che consentono l’ottimizzazione
dell’utilizzo degli impianti con il massimo grado di sicurezza.
PmsxPro intende favorire l’innovazione attraverso un’informazione più
efficace per l’operatore e strumenti più performanti per lo sviluppo in-
gegneristico, la sostenibilità con un ambiente più sicuro e una riduzione
del consumo energetico, la produttività con un miglioramento continuo
degli asset in termini di performance e utilizzo, la sicurezza per notifiche
più chiare e un sistema integrato, la visibilità per una chiarezza operativa
mediante dashboard integrati per la gestione produttiva.
PmsxPro: un nuovo Distributed Control System