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nale come Legrand, si occupa di infrastrutture elettriche e digitali

degli edifici. Con un’offerta di soluzioni per i mercati internazionali

dei settori commerciale, industriale e residenziale, infatti, è un punto

di riferimento su scala mondiale.

L’aggressività dell’acqua

termale

Una struttura tanto particolare, del resto, non può

prescindere dall’identificazione delle migliori so-

luzioni dal punto di vista tecnologico, ma anche

dall’esperienza di chi opera da sempre in questo

settore. La realizzazione di Y-40 ha infatti compor-

tato una serie di difficoltà tecniche, affrontabili so-

lamente da aziende in possesso di una notevole

esperienza specifica. Per questa ragione l’intera

realizzazione elettrica è stata affidata alla ditta

Fasolo Impianti che, da oltre cinquant’anni, si è

specializzata proprio sugli impianti elettrici all’in-

terno delle piscine termali. Una peculiarità che ha

permesso, come spiega il titolare Agostino Fasolo,

di individuare, sul mercato, le soluzioni più adatte

alle specifiche esigenze. L’acqua termale, infatti, registra un’elevata

presenza di calcare, ma anche di aggressivi chimici, come lo zolfo,

che possiedono effetti devastanti sugli impianti. Ogni singola scelta,

quindi, è stata valutata con estrema attenzione per prevenire pos-

sibili problemi. “Lavorare all’interno di una piscina termale” spiega

Fasolo “impone di usare gli stessi criteri adottati all’interno di un am-

biente industriale aggressivo, ma con l’ulteriore difficoltà legata al

fatto che, trattandosi di locali frequentati dal pubblico, è necessario

coniugare gli aspetti tecnici con la cura del design”. Una peculia-

rità ulteriormente rimarcata dall’esperienza di Emanuele Boaretto,

che oltre ad essere proprietario del complesso termale, è laureato

in architettura e, per tale ragione, è particolarmente attento a ogni

singolo dettaglio.

Come un impianto industriale

Ancor prima di affrontare gli aspetti estetici, però, Fasolo è stato

chiamato a superare le problematiche di tipo prettamente tecnico.

All’interno della vasca dedicata alle immersioni, in-

fatti, è necessario movimentare continuamente i 4,3

milioni di litri di acqua accumulati. Per questo sono in

funzione cinque pompe da 90 kW. Una costante mo-

vimentazione dell’acqua è fondamentale per il pas-

saggio attraverso i quattro filtri che ne garantiscono la

limpidezza, oltre ad abbattere i possibili agenti pato-

geni che possono svilupparsi in una piscina pubblica.

In questo modo l’intera massa d’acqua viene filtrata

quattro volte al giorno, mantenendo condizioni ide-

ali per chi rimane in superficie ma, soprattutto, per

chi si immerge in profondità, dove la presenza di

torbidità renderebbe difficile la visione. Al contrario,

anche guardando dal suggestivo ponte sommerso

che consente di attraversare la piscina sott’acqua, è

possibile vedere la speciale lampada che, posta a 42

mdi profondità, illumina il fondo della piscina. Oltre a

garantire lamovimentazione dell’acqua, un’altra delle

sfide impiantistiche è legata alla capacità di mante-

nere costante la temperatura. Una simile massa d’ac-

qua, come immaginabile, garantisce un’elevata inerzia termica, ma

i parametri devono essere costantemente monitorati e preservati

all’interno del range prestabilito. Questo anche in considerazione

del fatto che, ogni giorno, vengono prelevati e reimmessi 700 m³ di

acqua. Una caratteristica che comporta la necessità di mantenere

sempre l’acqua alla temperatura prestabilita di 33 °C. È questa la

condizione ideale per consentire, a chi scende in apnea, di limitare

il consumo di ossigeno e ottenere unamaggior permanenza sott’ac-

qua senza la necessità di respirare. Inoltre, per evitare un’eccessiva

evaporazione, oltre alla formazione nel tipico odore percepito in un

ambiente termale, la temperatura all’interno dell’ambiente viene

mantenuta costantemente a 30 °C, creando così le condizioni ideali

per la concentrazione degli apneisti. Simili valori vengono garantiti

sfruttando l’acqua termale che, in origine, arriva all’impianto a 80 °C.

Il fluido, attraverso una serie di scambiatori termici, viene così utiliz-

zato per produrre acqua calda sanitaria, ma anche per scaldare gli

ambienti, per essere immesso in piscina solo quando ha raggiunto

la temperatura ideale. Queste funzionalità fanno comprendere

come l’impianto debba avere caratteristiche del tutto simili a quelle

di un’installazione industriale che, come tali, devono essere gestite

SETTEMBRE 2015

AUTOMAZIONE OGGI 384

114

AO

BUILDING AUTOMATION

Grandi profondità in

acqua termale: il sogno

di qualunque apneista si

avvera a Y-40

Nel Power Center di Y-40 anche gli armadi sono disposti circolarmente attorno

alla scala