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GIUGNO 2015

AUTOMAZIONE OGGI 382

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noi! Sono realmente convinto che il successo di uno può fare da base al successo dell’al-

tro e che è utile creare una comunità ‘di amici’ sviluppatori competenti”. Poi Toby Dials

mi ha scritto del suo progetto. “Ho letto sul gruppo Wonderware Experience di LinkedIn

il tuo post sul nuovo sito aaOpenSource di Andy ed Eliot. Come spesso accade in questi

casi, anch’io sto sviluppando un sito

( www.scadabank.com ) co

n in testa un’idea simile alla

loro, creato nell’aprile di quest’anno. L’idea è che ci sono così tante piccole cose, difficili

per me da ricordare, e dovrei perdere tempo ogni volta a rivederle una per una. Ora posso

archiviarle su un sito, inmodo che anche altri possano usarle, come un sito di riferimento”.

Quindi, hanno fatto la loro comparsa sul mio ‘radar’ altri due progetti open source, per

OPC UA. Sembrano entrambi di matrice europea... Ma poi, sul web, non diventa forse

tutto ‘globale’? Dalla presentazione di OpenOpcUa

( www.openopcua.org )

: prima di tutto

ricorda che ‘open’ non vuole dire ‘gratuito’. OpenOpcUa è un’iniziativa lanciata nel 2009

da un consorzio di aziende a livello internazionale guidato da Michel Condemine (4CE

Industry). Gli obiettivi di questo consorzio sono quelli di creare un codice-base di qualità

professionale implementando il concetto di OPC UA e di aiutare gli utenti a comprendere

la tecnologia OPC UA. “Attualmente OpenOpcUaCoreServer è l’unico server open source

OPC UA certificato con l’OPC Foundation Compliance Test Tool”. Sten Gruener ha invece

scritto di un altro progetto open source su OPC UA

( open62541.org

). Si tratta in questo

caso di un’implementazione open source e gratuita in C (C99) dello stack di comunica-

zione OPC UA con licenza Lgpl, opzione ‘static linking’.

Per non trascurare la parte hardware, un amico mi ha spedito sul sito Pinoccio. No, non

quello della storia del burattino di legno che vuole diventare un bambino vero! Questo

progetto è nato come open source lato hardware

( pinocc.io/blog/open-source-hardware-

business/the-future-of-pinoccio

). È partito con lo scopo di far comunicare via wireless i

controller Arduino. Poi hanno cominciato a notare chemolti dei loro piccoli prodotti cattu-

ravano l’interesse di grandi aziende dell’industria, che li compravano in quantità benmag-

giori di quanto avessero pianificato. Quindi hanno smesso di produrre il prodotto ‘hobby’

Pinoccio Scout e creato il marchio ‘Filament’ per il nuovo prodotto ‘Tap’. È un dispositivo

del diametro di 2”, totalmente chiuso, con molteplici sensori integrati, alimentato ancora

con batteria Lipo. La radio integrata ha un range della LoS (Line of Sight) che arriva a 9

miglia fra i dispositivi. Fino a 5.000 Tap Filament possono dunque comunicare nel raggio

di 1 km

2

. E i più recenti sviluppi negli algoritmi di consenso distribuito permetteranno di

fornire un identificativo permanente e verificabile per ciascun dispositivo Tap.

egli anni ’90, con l’avvento di Linux,

FreeBSD e altri sistemi operativi open

source, collaborativi per PC, i software

open source sono stati presi a simbolo di

libertà contro i ‘concorrenti’ proprietari. Ul-

timamente, mi sono imbattuto in un certo

numero di progetti open source, hardware

e software, per applicazioni industriali. La

maggior parte di essi è abbastanza nuova.

Tutti però devono essere ben valutati, so-

prattutto in considerazione dell’impatto

potenziale che potrebbero avere sui si-

stemi proprietari forniti da note aziende

del settore. Quando si dice open source,

solitamente si intende che il lavoro viene

fatto da molti, se non da parecchi svilup-

patori su una piattaforma di progettazione

aperta, come nel caso di GitHub. La licenza

software è spesso gratuita, o almeno le re-

strizioni sono limitate.

Ho parlato prima con Andy Robinson (@Ar-

chestranaut), quindi con Eliot Landrumdel

progetto GitHub di tool per software Scada

( www.aaopensource.org ). “P

ersonalmente

desideravo che si aprisse una discussione

pubblica, tecnica all’interno della nostra

industria, ma così non è stato” mi ha detto

Landrum. “Così ho deciso di avviarla io.

Altre comunità di programmatori hanno

guadagnato talmente tanto da una discus-

sione pubblica, aperta e dalla condivisione

del codice e vorrei che fosse lo stesso per

N

AUTOMAZIONE USA

AO

Open source non è

solo Linux

Gary Mintchell

,

gary@TheManufacturingConnection.com , co

nsulente ed esperto di

tecnologia in campo manifatturiero, fondatore e responsabile di The Manufacturing

Connection

( www.TheManufacturingConnection.com )

@garymintchell