GIUGNO 2015
AUTOMAZIONE OGGI 382
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vantaggi durante tutto il ciclo di vita dell’impianto stesso, rendendone più facile la gestione.
Una possibile risposta a questa esigenza può essere lo standard aperto AutomationML, che
ambisce a essere uno strumento capace di descrivere ogni aspetto del processo produttivo:
una sorta di ‘colla’ universale capace di legare insieme tutto ciò che ruota attorno a un sistema
di automazione. Questostandardè il risultatodi unprogettopromosso inizialmentedaDaimler,
già apartiredal 2007, allaquale si sonovia via aggiunte realtàdel calibrodi ABB, Rockwell Auto-
mation, Siemens, NetAllied, Zühlke e le Università di Karlsruhe e Magdeburgo. AutomationML
è un protocollo di rappresentazione dei dati aperto e ‘vendor independent’, non a caso il suo
nome nasce dalla contrazione della dicitura Automation Markup Language. È basato sull’or-
mai universalmente accettato XML, può pertanto consentire lo scambio dei dati senza quelle
elaborazioni intermedie che spesso portano a perdite o, più in generale, a un degrado della
qualità dell’informazione trasferita. AutomationML si prefigge di codificare qualunque tipo di
informazione derivante dalla realizzazione e gestione di un impianto ed è costituito damoduli
dedicati alladescrizionegeografica/dimensionaledell’impianto stesso, dei problemi di cinema-
tica egestionedei robot, della logicadi automazione edellequestioni inerenti l’usodi soluzioni
di comunicazione digitale.
A oggi, per esempio, sono resi disponibili ‘use case’ relativi allo scambio di dati tra i tool di si-
mulazione robotica e quelli per la programmazione dei robot, piuttosto che tra sistemi CAD
differenti e/o strumenti CADe strumenti di documentazione. Unpregio innegabile di Automa-
tionMLènonaver volutocreareunnuovo formatodei dati,maaver combinatoe standardizzare
in maniera efficiente quanto già era disponibile e utilizzato più o meno diffusamente. È per
questomotivocheAutomationML, partendodauna suddivisionedell’impiantosecondo lame-
todologia tipicadellaprogrammazioneaoggetti, inaccordoallo standardCaex IEC6242, adatta
il formato Collada per la descrizione della geometria e della cinematica dei robot e si appoggia
al formato PLC Open XML per la logica di automazione, nonché a MathML per la rappresenta-
zione di formule e dati numerici. Altri formati potranno poi essere aggiunti in futuro, grazie alla
natura aperta dello standard. L’uso di un approccio orientato agli oggetti è fondamentale per
scomporre la complessità tipica di un impianto, consentendo la scalabilità della sua rappresen-
tazione; un oggetto può essere formato da diverse sotto-parti, anch’esse oggetti, e può essere
esso stesso parte di un oggetto più complesso. Così una vite, una pinza, un robot o un’intera
celladi produzionepossonoessere tutti intesi come singoli oggetti, ognuno rappresentatocon
un diverso livelli di dettaglio. Attualmente, è in corso il processo di standardizzazione di que-
sto formato di rappresentazione dei dati come IEC62714, ma gli schemi XML sono disponibili
gratuitamente. Maggiori informazioni si possono reperire sul sito
www.automationml.org , che
consente tra le altre cose di scaricare diverse ‘case history’ e di provare conmanoquesta tecno-
logia tramite, rispettivamente, AutomationML editor ed engine.
Emiliano Sisinni
Comitato tecnico Automazione Oggi e Fieldbus & Networks
idea della fabbrica digitale, tema sempre di
attualità pur essendo ormai più che maggio-
renne, include ancora oggi tematiche non
del tutto risolte. Se è vero, da una parte, che i
componenti utilizzati hannoormai raggiunto
una discretamaturità, offrendoprestazioni di
tutto rispetto a costi accettabili, è altresì lam-
pante come tutto ciò che attiene alla sfera
del software è in continua trasformazione ed
evoluzione. Uno degli obiettivi che fin da su-
bito si è cercato di perseguire, ma che non si
può ritenereancora risoltocompletamente, è
per esempio quello dell’interoperabilità. I di-
versi sistemi che compongono un impianto
di automazione sono ‘isole’, separate da ciò
che le circonda, a tutto svantaggio dei costi
e dell’efficienza. Non sorprende pertanto
scoprire che, stando a un’analisi condotta del
consorzioAida, che riunisce i protagonisti del
mondo automotive tedesco, circa il 60% dei
costi legati all’automazione di un impianto
sono tipicamente imputabili alle fasi di inge-
gneria e commissioning. La disponibilità di
una ‘lingua comune’ renderebbe possibile
l’abbattimento di tali costi, consentendo di
gestire le fasi iniziali di progettazione e simu-
lazione di intere linee di produzione in ma-
niera integrata. Non dover convertire i dati di
processo in innumerevoli formati differenti
per renderli compatibili con i diversi tool soft-
ware utilizzati porterebbe inoltre innegabili
L’
AutomationML: la ‘colla’
dell’automazione
AUTOMAZIONE DOMANI
AO
Fonte: perledifollia.files.wordpress.com