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MAGGIO 2015
AUTOMAZIONE OGGI 381
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conclusasi: anche lì si è ampiamente parlato di IoT. Come si può vedere dal reportage delle
giornate dell’evento
( www.controlglobal.com/articles/2015/abb-power-world-4 ), si ètenuta
una presentazione sul tema seguita da una tavola rotonda. Partecipavano alla discussione
Norm Judah, CTO di Microsoft Services, Frank Berry, process control group manager di
AIR Products, e Greg Scheu, presidente di ABB per la American Region. “Siamo stati ben
felici di ‘saltare’ con tutti e due i piedi nell’IoT e questo ci ha cambiato non poco le regole
del gioco” ha affermato Berry. “Pensiamo che tutto sia partito dai nostri rapidi progressi
nell’ambito delle connessioni da remoto, del monitoraggio e della configurazione. Siamo
passati dal dover richiedere i dati ai nostri impianti, a ricevere tutte le informazioni diret-
tamente” egli ha aggiunto. “Questo ci ha permesso di estrarre dati ciclici e aciclici, creare
KPI (Key Performance Indicator) più adeguati e dashboard, e migliorare la manutenzione
predittiva. La sfida a breve termine riguarda ora la consistenza dei dati. Dal momento che
abbiamo diversi impianti di fornitori differenti e con differente strumentazione, è ancora
difficile disporre di soluzioni consistenti fra loro”.
Durante il suo discorso Judah ha sottolineato: “L’IoT ha fatto crescere la consapevolezza
della ‘cornice esterna’ in cui opera un’azienda, includendo dati finanziari, di business e
sistemi ERP (Enterprise Resource Planning), ma il ‘livello d’ingaggio’ è davvero decollato
quando anche le vendite, i servizi in campo e il personale di back end hanno cominciato
a utilizzare questi strumenti. L’IoT ha consentito un’enorme raccolta dati, inclusi quelli di
riferimento interni ed esterni alle organizzazioni.
Quindi, il cambio di passo consiste ora nel fatto che abbiamo analisi e macchine in grado
di imparare, e possiamo più agilmente fare manutenzione predittiva e ottimizzazione
degli asset”. Dunque, perché un costruttore di macchine dovrebbe interessarsi a tutto
questo? Sono tre le ragioni cruciali che dovrebbero spingerlo a ‘saltare sul carro’ dell’IoT.
In primis, le richieste dei clienti. Quando il personale operativo, quello finanziario e il cu-
stomer service chiedono più informazioni alle loro aziende, allora i tecnici richiederanno
a loro volta connessioni più evolute ai loro fornitori di macchine.
E tu dovrai essere capace di impiegare la stessa creatività che usi per sviluppare le mac-
chine, per offrire nuove soluzioni e vendere servizi. Puoi per esempio avvertire i tuoi clienti
del fatto che può esserci un potenziale problema con un componente e programmare
l’aggiornamento di un servizio prima che una linea ti fermi. Un’altra applicazione interes-
sante consente di monitorare i componenti e aggiornarli. Puoi successivamente utilizzare
queste informazioni a tuo vantaggio quando interagisci con i tuoi fornitori. Infine, imma-
ginati dei modi per offrire connettività fornendo nuovi prodotti e servizi, per aiutare i tuoi
clienti a ottenere il massimo beneficio possibile dalle tue macchine.
on c’è scampo alle discussioni sull’IoT, o
Internet delle Cose. Che si stia leggendo
una notizia relativa a un’azienda, o si stia
parlando con tecnici e operatori, oppure
si stia semplicemente chiacchierando
con un cliente, a un certo punto spunta
la questione dell’IoT. Si tratta di un tema
in effetti ormai ‘datato’. Sono passati forse
15 anni da quando ne ho sentito parlare
per la prima volta. Ma allora lo si chiamava
machine-to-machine o m2m. La differenza
stava in realtà solo nella rete broadband, la
banda larga della comunicazione cellulare.
Ora invece non solo le macchine possono
comunicare, ma un qualsiasi dispositivo in-
telligente, un qualsivoglia apparecchio che
abbia al proprio interno una certa capacità
di ‘parlare’, una rete e un’intelligenza.
Mi domando nuovamente: è solo ‘fumo’?
O stiamo davvero arrivando a ottenere
quei benefici che da lungo tempo ci ven-
gono promessi? Io penso che ci stiamo
avvicinando. Per anni i fornitori di tecno-
logia hanno perfezionato la loro offerta.
Pensate ai progressi fatti nel campo delle
infrastrutture di comunicazione stabili, dei
sensori, della connessione dati e del soft-
ware. Gli utenti finali stanno cominciando
a implementare progetti che fanno uso di
tutta questa tecnologia. Il mese scorso ho
detto che l’IoT è stato uno dei temi centrali
dell’ARC Industry Forum di Orlando. Lo
stesso posso dire per la user conference
ABB Automation and Power World appena
N
AUTOMAZIONE USA
AO
E tu, nell’era dell’Internet
of Things, sei connesso?
Gary Mintchell
,
gary@TheManufacturingConnection.com, consulente ed esperto
di tecnologia in campo manifatturiero, fondatore e responsabile di The Manufactu-
ring Connection
(www.TheManufacturingConnection.com)Twitter @garymintchell