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MAGGIO 2015

AUTOMAZIONE OGGI 381

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fatto che l’avvio di questa nuova rivoluzione industriale sia nato con la Fiera di Hannover del

2011, a cura di un gruppo di lavoro che si è interrogato sulla possibilità di rilanciare il manu-

facturing in Germania proponendo una serie di raccomandazioni finalizzate alla revisione

dei processi produttivi. Un approccio sistemico, che ha visto protagonisti non le aziende in

modo autonomo e isolato, ma una concertazione di Università, Istituti di Ricerca e Ministeri,

dove il governo tedesco ha assunto direttamente la leadership. Un progetto nazionale che

ha fatto nascere molte iniziative, seminari, bandi internazionali, fino a influenzare profon-

damente le scelte europee. Non è un caso che la Comunità Europea abbia avviato il piano

Horizon2020, che vuole rilanciare l’industria manifatturiera del Vecchio Continente con l’o-

biettivo di raggiungere il 20%del PIL totale. Di fatto Industrie 4.0 prende origine dall’Internet

of Things, ovvero dalla diffusione di reti di sensori che garantiscano l’interconnessione tra

oggetti, al fine di favorire lo scambio di informazioni. Questo significa distribuire intelligenza,

garantire il controllo di molti parametri e accelerare i processi automatici. È evidente che

esistono anche delle difficoltà da superare, come la gestione della quantità di dati (‘big data’)

che diventano disponibili in azienda. Sempre più il software assumerà un ruolo chiave nei

processi produttivi, insieme alla standardizzazione dei processi. Un tema che assumerà una

rilevanza fondamentale è anche quello rappresentato dalla ‘security’, ovvero la necessità di

proteggere i dati di produzione, le configurazioni delle macchine, le caratteristiche dei pro-

cessi... Poiché ogni oggetto sarà dotato di un sensore, sarà potenzialmente interrogabile, di

conseguenza le protezioni da porre in atto contro attacchi esterni dovranno essere il più pos-

sibile sicure. Il che significa che l’ICT assumerà un ruolo chiave nelle aziende di produzione.

Se da una parte, dunque, la digitalizzazione delle fabbriche ci affascina in termini di tecno-

logia e di automatismi, dall’altra non possiamo ignorare gli aspetti sociologici. Aumentando

l’interazione fra lemacchine viene infatti a cambiare anche il rapporto tra uomo emacchine.

Si modificano inevitabilmente alcuni paradigmi su cui si sono basati i rapporti lavorativi,

basti pensare alle questioni legate alla privacy, alla supervisione, alle competenze... Si apre

veramente un nuovo capitolo per l’industria manifatturiera. Agli imprenditori il compito di

saperne cogliere le opportunità, soprattutto per differenziarsi da coloro che, operando in

maniera tradizionale, fanno del costo del lavoro la loro primaria arma competitiva. In con-

clusione, Industrie 4.0 è una sfida per l’Europa, per riguadagnare la leadership nel manufac-

turing, che potrebbe ulteriormente accelerare la fase di reshoring in atto. L’augurio è che

anche le aziende ‘made in Italy’ comprendano l’importanza di accelerare il processo di digi-

talizzazione e non ‘restino a guardare’ quanto stanno facendo i tedeschi, per poi lamentarsi

della loro predominanza internazionale.

Roberto Maietti

Comitato tecnico Automazione Oggi e Fieldbus & Networks

Twitter @RobertoMaietti

a un paio d’anni si parla sempre più fre-

quentemente di ‘Industrie 4.0’, che, defi-

nendo le nuove linee guida dei processi

produttivi, è all’origine della ‘quarta rivo-

luzione industriale’. La prima è stata ca-

ratterizzata dalla meccanizzazione della

produzione a seguito dello sfruttamento

della potenza dell’acqua e del vapore; la

seconda, introdotta da Henry Ford, è stata

caratterizzata dalla produzione di massa

grazie all’uso intensivo dell’elettricità; la

terza, la cosiddetta ‘rivoluzione digitale’, ha

visto un significativo aumento del livello

di automazione grazie all’avvento dei si-

stemi elettronici e dell’IT. Industrie 4.0 è il

risultato del programma strategicomesso a

punto dal governo tedesco, che promuove

l’informatizzazione delle industrie tradizio-

nali, come quella manifatturiera, e ha come

obiettivo la ‘fabbrica digitale’, caratterizzata

da nuovi paradigmi relazionali fra gli uomini

e le macchine e fra macchine e macchine.

Al di là dell’impatto tecnologico e sociale

conseguente alla diffusione dei concetti

associati a Industrie 4.0, ciò che colpisce è il

D

AO

AUTOMAZIONE DOMANI

La nuova sfida

dell’Europa si chiama

Industria 4.0

Fonte: www.fasihi.net