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APRILE 2015

AUTOMAZIONE OGGI 380

49

industriale di Rockwell Automation, costi-

tuiscono le premesse essenziali per pre-

pararsi a iniziative mirate a rendere molto

più efficiente e produttiva l’azienda mani-

fatturiera del futuro, come Industry 4.0 in

Europa, Smart Manufacturing Leadership

Coalition negli Stati Uniti e le numerose

iniziative che sono in atto anche in Asia

Rockwell Automation offre un approccio

di questo tipo alle aziende, per mezzo

della sua Connected Enterprise, attraverso

il portafoglio di soluzioni integrate di con-

trollo e informazione che propone e che

include un’infrastruttura di rete basata su

un’unica architettura standard aperta, che

supporta un’interoperabilità sicura con le

reti aziendali e le applicazioni industriali e

consente di acquisire informazioni conte-

stualizzate e di valore.

Diventare una Connected

Enterprise

Naturalmente Rockwell Automation è

stata la prima ad applicare il suo concetto

di Connected Enterprise, esattamente

come lo propone alle altre aziende indu-

striali. Anche Rockwell Automation ha con-

siderato di poter aumentare ulteriormente

la propria competitività, apportando dei

cambiamenti e sfruttando le tecnologie

disponibili. Rockwell ha rilevato che gra-

zie a questo processo ha potuto ottenere

dei vantaggi in termini di riduzione delle

scorte, aumento delle consegne effettuate

con puntualità, riduzione dei tempi di at-

tesa emiglioramento della qualità globale.

Come risultato, Rockwell Automation ha

registrato un miglioramento annuo della

produttività dal 4 al 5%. La realizzazione

del concetto di Connected Enterprise si

è basata su un modello esecutivo (Con-

nected Enterprise Execution Model) che,

in pratica, ha tradotto in realtà l’approc-

cio di Industry 4.0. Il modello di gestione

della transizione di Rockwell Automation

si è articolato in cinque fasi: valutazione,

aggiornamento di reti e controllori, pia-

nificazione della gestione dati, analisi e

integrazione OT/IT, collaborazione. Nella

prima fase si effettua la valutazione dell’in-

frastruttura esistente OT/IT di un’organiz-

zazione (compresi i controllori, le reti, le

soluzioni informatiche e la sicurezza). Uno

studio approfondito consente di creare il

modello per implementare nuove attività

operative collaborative, aprendo la strada

a tecnologie avanzate come i software di

business intelligence o alle funzionalità di

cloud computing. La seconda fase per l’im-

plementazione della Connected Enterprise

prevede la messa in sicurezza e l’aggior-

namento delle reti e controllori. In molte

realtà manifatturiere l’obsolescenza dei

controllori e delle reti utilizzate può essere

un grosso problema, con la presenza di

numerosi e differenti tipi hardware. Il mo-

dello di Rockwell prevede che si costrui-

sca una struttura portante OT/IT in grado

di fornire connettività adattabile e sicura,

dalle linee operative di un impianto ai si-

stemi di business aziendali. Poi si procede

alla pianificazione, valutando le opzioni

tecnologiche nuove e stabilendo i percorsi

di aggiornamento da effettuare. A seguire

c’è la fase di definizione e organizzazione

del capitale circolante dei dati (working

data capital, WDC). Questa è la terza fase

del modello esecutivo di Rockwell, in cui si

procede a definire e organizzare tutti i dati

disponibili e necessari per migliorare i pro-

cessi di business. Il corretto funzionamento

di un sistema OT/IT prevede l’integrazione

dei dati provenienti da dispositivi abilitati

alla IoT di tutta l’azienda.

Nella fase di analisi, il quarto passo

dell’implementazione della Connected

Enterprise, l’attenzione si sposta sul mi-

glioramento continuo e su come sfruttare

al meglio le nuove funzionalità dei sistemi

OT/IT. In questa fase, i dati si trasformano

in informazioni e gli strumenti analitici per-

mettono di ricreare il contesto delle ope-

razioni, utilizzando il capitale dei dati per

fornire le informazioni che possono essere

utilizzate in tempo reale. La Connected

Enterprise è quindi realizzata con l’ultima

fase: quella della collaborazione. In questa

fase è finalmente possibile sfruttare i van-

taggi di un ambiente in cui l’informazione

è condivisa e che permette la gestione

delle operazioni integrando in un conte-

sto preciso i dati provenienti da tutti i livelli.

Un contesto che permette di acquisire in-

formazioni critiche sulle prestazioni opera-

tive, utilizzandole per prendere decisioni in

tempo reale.

t

Rockwell Automation -

www.rockwellautomation.it

La condivisione delle informazioni, a tutti i livelli e in modo sicuro, è uno dei

capisaldi della Connected Enterprise

La Connected Enterprise è basata su

un’infrastruttura di rete che utilizza

un’unica architettura standard aperta