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APRILE 2015

AUTOMAZIONE OGGI 380

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‘senior’, Frank Kulaszewicz, è alla guida del gruppo che traduce il concetto di Architet-

tura Integrata in realtà; il vicepresidente ‘senior’ Blake Moret è a capo delle aree legate

al controllo motore e ai servizi; tempo fa assunse una persona il cui compito era portare

l’Architettura Integrata (essenzialmente Ethernet/IP) all’interno di tutti i gruppi di lavoro

dell’area componenti, controllo motore e servizi. Moret mi ha detto che il controllo mo-

tore intelligente è oggi molto più saldamente integrato di quanto sia mai stato prima.

Stanno anche provando un drive, che si basa solo su CIP Motion per la configurazione,

simile alla linea Kinetex per il motion control. Moret è anche a capo dell’area Services and

Solutions. Mi ha detto che gli affari sono in crescita e che almeno la metà di essi sono

gestiti da remoto. E continuano a tenere d’occhio gli ambiti che costituiscono una ‘nota

dolente’ per i clienti, in modo da proporre nuovi servizi. Presto se ne aggiungeranno

molti di supporto via rete.

Kulaszewicz ha giustificato il suo entusiasmo per la Fabbrica Interconnessa fornendo

le stesse ragioni di Nosbusch. Dopo anni di pianificazione e procedure, ne stanno ora

vedendo la rapida adozione da parte dei clienti e questi ne stanno già ottenendo dei

vantaggi. Egli ha anche parlato del divulgatore del concetto di Architettura Integrata

‘embedded’ di Moret. Ha fatto l’esempio di informazioni che anche un sensore fotoe-

lettrico può inviare, come problemi di allineamento o di mancata pulizia delle lenti. Fra

le questioni interessanti che non avevano mai toccato con me prima, figura una rete

wireless mesh secondo 802.15.4 che è anche nel loop di controllo di alcune applicazioni.

Ho poi incontrato il vicepresidente ‘senior’ e CTO, Sujeet Chand, insieme a diversi altri di-

rigenti di Cisco. La partnership fra le due società si sta facendo sempre più stretta. Hanno

riferito che il CEO di Cisco, John Chambers, si sente regolarmente con Nosbusch. Ma la

vera ‘notizia del giorno’ concerne la sicurezza. Hanno fatto un parallelismo fra sicurezza

intesa come ‘safety’, per cui gli ingegneri hanno scoperto che, tornando sui loro passi e

ripensando una macchina avendo in mente la sicurezza, possono anche migliorarne la

produttività, e la sicurezza vista come ‘security’. Qui, allo stesso modo, i progettisti di rete

stanno riconsiderando l’intera architettura di rete tenendo in mente le esigenze di sicu-

rezza. Non sarei sorpreso se scoprissero, ‘casualmente’, di aver realizzato un’architettura

più robusta… Lato processo, Rockwell non ha più timore di parlare del suo controllore

per l’automazione di processo definendolo un DCS (Distributed Control System). I diri-

genti sono ora molto più a loro agio di prima a parlare di industria di processo. Rockwell

ha integrato l’automazione di processo e quella manifatturiera probabilmente più di

quanto abbiano fatto gli altri.

Potete dare uno sguardo al mio sito web per approfondire maggiormente queste notizie.

Il messaggio per i costruttori di macchine italiani e i produttori di automazione è questo:

la connettività è importante per avere successo.

a ‘Fabbrica Interconnessa’ implica una tra-

sformazione, sia a livello di produzione, sia

nella capacità di competere a livello glo-

bale. L’automazione e i processi produttivi

cambieranno più nei prossimi 10 anni di

quanto abbiamo fatto negli ultimi 50”.

“Devo dire, per la prima volta in tutta la

mia carriera, che la Fabbrica Interconnessa

cambia le ‘regole del gioco’: il valore per

gli azionisti è enorme”. Keith Nosbusch,

presidente e CEO di Rockwell Automation,

non è mai stato un uomo dagli aforismi fa-

cili nei suoi discorsi: le due frasi che ho pre-

cedentemente riportato, però, sono tratte

proprio dal suo discorso di apertura sulle

‘Prospettive dell’Automazione’ tenuto du-

rante l’annuale Automation Fair di metà

novembre ad Anaheim (California, Stati

Uniti). Gliene ho chiesto poi conto durante

un’intervista privata ed egli mi ha risposto

che tutto questo entusiasmo per la Fab-

brica Interconnessa gli viene principal-

mente dal fatto che si tratta di una realtà

incontrovertibile. I clienti implementano

la Fabbrica Interconnessa e ne ottengono

benefici a livello di business.

I dirigenti di Rockwell hanno finalmente

raggiunto la stessa ‘vision’, comune e

coesa più di quanto molti osservatori (ed

ex dipendenti) avrebbero mai creduto

possibile. Tutti in azienda parlano cor-

rentemente e con la stessa passione di

Fabbrica Interconnessa. Il vicepresidente

“L

AUTOMAZIONE USA

AO

Riflettori puntati su

Rockwell Automation

Gary Mintchell (*)

(*)

gary@TheManufacturingConnection.com, es

perto di tecnolo-

gie per la produzione manifatturiera fondatore, editore/fondatore di The Manufactu-

ring Connection

www.themanufacturingconnection.com