GIUGNO 2014
AUTOMAZIONE OGGI 373
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AO
RASSEGNA
Con Rfid (Radio Frequency IDentification) si intende una tecnologia che
utilizza la radiofrequenza per l’identificazione e/o la memorizzazione
automatica dei dati di oggetti; è basata sulla capacità di memorizza-
zione di dispositivi elettronici denominati ‘tag’ e sulla loro capacità di
rispondere ‘all’interrogazione’ a distanza da parte di apparati fissi o por-
tatili chiamati ‘reader’, che, attraverso onde radio, comunicano le infor-
mazioni in essi contenute. L’infrastruttura di un sistema Rfid è costituita
tipicamente da tre elementi fondamentali: tag o ‘trasponder’, reader o
‘ricetrasmittente’ e sistema di gestione o ‘management system’. Nello
specifico, il tag è un microchip usato per la memorizzazione di piccole
quantità di informazioni che possono essere lette a radiofrequenza dai
reader. A seconda che possano solo essere interrogati o siano anche in
grado di inviare autonomamente un segnale di riconoscimento, i tag si
classificano in passivi, semi-passivi o attivi. Possono quindi anche con-
tenere un’alimentazione autonoma e una memoria interna leggibile e
riscrivibile ed essere interfacciati a sensori legati all’oggetto da gestire.
I reader sono dispositivi dotati di antenna, che permette loro di identi-
ficare i tag presenti in una certa area sotto controllo; instaurano quindi
una comunicazione che consiste nella semplice lettura o anche nella
scrittura di dati. Per la comprensione e l’elaborazione delle informa-
zioni inviate dai tag, i reader sono connessi a un sistema di gestione
dei dati. Quest’ultimo, nel caso delle applicazioni più semplici può es-
sere integrato nei dispositivi mobili, consentendo una gestione logi-
stica e di tracciamento dei beni identificati, in applicazioni gestionali
più complesse, invece, interagisce con i sistemi informatici aziendali
(ERP). Quando si parla di NFC (Near Field Communication), anche detta
‘comunicazione di prossimità’, si considera invece una tecnologia di
comunicazione wireless bidirezionale a corto raggio che permette di
trasferire facilmente piccole quantità di dati inmodalitàwireless e senza
l’uso di complicati codici di riconoscimento tra diversi dispositivi. Essa
rappresenta una ridefinizione e un’evoluzione della tecnologia Rfid, fa-
cilmente integrabile per esempio nei telefoni cellulari. Il sistema NFC
consente la comunicazione tra due dispositivi posti a breve distanza,
considerando un range di comunicazione di circa 10 cm, e integra la
tecnologia in dispositivi che possono operare sia in modalità tag, sia in
modalità reader, come avviene negli smartphone. Una delle differenze
più significative rispetto all’Rfid è costituita dall’esistenza di tre moda-
lità di funzionamento dell’NFC. Se infatti l’Rfid può lavorare inmodalità
‘reader\writer’, l’NFC aggiunge due modalità d’uso: ‘peer-to-peer’ e
‘card emulation’. Nel caso di una comunicazione reader/writer (tipica
dell’Rfid), un dispositivo abilitatoNFC può leggere e scrivere un tag pas-
sivo; la comunicazione bidirezionale peer-to-peer, invece, avviene tra
due dispositivi o smartphone abilitati all’NFC. Quindi in maniera alter-
nata ogni dispositivo si comporterà da reader e poi da tag. La modalità
card emulation, infine, permette al dispositivo di emulare un tag NFC.
Con questo tipo di funzionamento lo smartphone si comporta come un
componente passivo. Queste caratteristiche permettono di utilizzare la
tecnologia NFC per vari scopi, per esempio ticketing, mobile payment
e identificazione. Negli ultimi anni diverse aziende hanno cercato di
introdurre le tecnologie a radiofrequenza nei processi logistici e di trac-
ciabilità, ma un gran numero di progetti pilota non hanno avuto l’evo-
luzione ipotizzata. L’adozione delle tecnologie a radiofrequenza non ha
infatti solo un impatto tecnologico e/o informatico, ma soprattutto di
processo, per cui è necessario che, come prima cosa, venga effettuata
una corretta analisi dei processi e delle procedure interessate, per valu-
tare al meglio l’impatto delle nuove tecnologie e i benefici che queste
possono portare. È inoltre necessario che, oltre a definire i risultati che
si intendono raggiungere, si evolva da un approccio ‘tecnologico’, che
verifica la mera funzionalità tecnica della soluzione, a un approccio di
tipo ‘business’, che evidenzia la convenienza ad adottare una certa so-
luzione, come avviene per qualsiasi progetto di investimento aziendale.
Questo permette di valutare i limiti della tecnologia e allo stesso tempo
le sue potenzialità. In molti casi, progetti di efficientamento operativo
hanno permesso di raggiungere obiettivi paralleli, per esempio la certi-
ficazione di originalità del prodotto o la tracciabilità estesa dal produt-
tore al consumatore.
(*) Managing Partner Alfaproject.net
Rfid e NFC
di
Alessandro Dandolo*, Alessandra Pelliconi
Fonte. www.123rf
Qual è la differenza tra Rfid (Radio Frequency IDentification) e NFC
(Near Field Communication)? La tecnologia Rfid utilizza la radiofrequenza per
l’identificazione e/o la memorizzazione automatica di dati, la NFC è una tecno-
logia di comunicazione wireless bidirezionale a corto raggio che
permette di trasferire piccole quantità di dati in modalità wireless…