Autoomazione_Oggi_371 - page 32

APRILE2014
AUTOMAZIONEOGGI 371
32
AO
ATTUALITÀ
che vengonoprima ossidate da forma or-
ganica ammoniacale a forma nitrica e poi
ridotte in azotogas che si disperdenell’a-
ria. Detti microorganismi vanno a costi-
tuire il cosiddetto ‘fango attivo’ che deve
poi essere separato dalle acque prima di
scaricarle. Unapeculiaritàdell’impiantodi
Arzignano stanel fatto che la separazione
di fanghi attivi non avviene attraverso
sedimentazione, ma avviene at-
traverso flottazione. Vale a dire:
l’acqua depurata, sovrasaturata
con aria in pressione all’interno
di serbatoi, una volta messa a
contatto con i fiocchi di fango
contenenti i microorganismi a
cui è statoaggiuntoun reagente
chimico in grado di aggregarli,
li porta a galla velocemente. È
unpo’ come quando stappiamo
una bottiglia di acqua minerale
e salgono le bollicine. “Nei flot-
tatori viene quindi raccolto il
fangocaricodimicroorganismi e
ripompatopoi nell’impiantobio-
logico, salvounaquotaparteche
viene spurgata e inviata alla linea fanghi.
La fine del ciclo avviene in quella che noi
chiamiamo la chiariflocculazione dove le
acque industriali precedentementedepu-
rate equelle civili anch’essedepurate con
un ciclo simile, permezzodel dosaggiodi
alcuni reagenti chimici vengono ulterior-
mente chiarificate, e ridottaulteriormente
la concentrazione di cromo prima dello
scarico.
Linea fanghi
La linea fanghièspesso lapiùproblematica
dalpuntodivistamanutentivo, lemacchine
trattano infatti un fango con particolare
composizionee spesso si presentanovarie
problematicheedèper questo cheAcque
delChiampohachiesto l’aiutodiMitsubishi
Electricperrisolvereunproblema impegna-
tivo. “Ladepurazionedelleacquecomporta
la trasformazione degli inquinanti in gas,
comeanidride carbonica, vaporeacqueoe
azoto, chefiniscono inaria; siottieneun’ac-
quasecondo i limitidi leggeeunaquantità
di materiale costituito da fango presente
nelleacquedelleconceriee fangoottenuto
dall’impiantobiologicodovutoallacrescita
batterica, detto materiale viene trattato
nella linea fanghi”.Dapprimavieneraccolto
in due vasche coperte e aspirate e il cui
flussoècollegatoal sistemadi trattamento
odori, gli ispessitori, passapoi aun sistema
di disidratazione, filtropresse, nellequali il
fango liquido viene pompato e ‘strizzato’
dall’acqua. Oltre alle filtropresse Acque di
Chiampo utilizza anche delle centrifughe
per estrarre l’acqua dal fango: “tutte le
macchinepossonoavolteanche lavorarea
pienoregime,anchesenoipreferiamo lefil-
tropressepoichéconsumanomenoenergia
eutilizzanomeno reagenti chimici”.
Da qui il fango viene trasportato attra-
verso coclee, redler in due silo di 100m3
cadauno, una speciedi polmonenei quali
stazionaprimadellasuccessiva fasedell’es-
siccamentoconariacalda.Questi serbatoi/
polmone, sono dotati di un sistema di ra-
schiamento che serve a favorire l’estra-
zione del fango che avviene permezzodi
una seriedi coclee. “Tali coclee” interviene
RomeoFattori dell’IngegneriadiManuten-
zione Area Depurazione “devono avere
determinate caratteristiche elettromecca-
nicheperquantoriguarda la loromovimen-
tazione, infatti poiché sopra di loro esiste
unacolonnadi fangodisidratatodi circa13
metri, al loroavviamento, chepuòesserea
pieno carico, devono avere una coppia di
spunto taledapermettere lamessa inmar-
cia senza problemi trasportando il fango
verso i nastri di caricamentodella sezione
diessiccamento. Inorigine il lorocomando,
per ciascuna coclea, era costituito da un
motoreelettrico accoppiato aun variatore
oleodinamico e successivo riduttore, tale
sistema risultavaonerosodalpuntodi vista
di efficienza energetica, di difficile rego-
lazione e costoso in termini di riparazione
edi ricambi. Sullabasedi queste conside-
razioni, si è pensato di intraprendere una
sperimentazione utilizzando gli inverter,
congradodi protezione IP54, diMitsubishi
Electric, puntando sulla loro affidabilità e
performance, poiché già installati presso
altri nostri impianti da più di vent’anni, al
postodei variatorioleodinamici calettando
direttamente ilmotoreelettricoal riduttore.
I risultati di questa sperimentazione sono
stati molteplici: la flessibilità di Mitsubishi
Electric ha permesso di personalizzare la
soluzione offerta; un aumento di
efficienzaenergeticaeaffidabilità
del sistema, ottenuta eliminando
il variatoreoleodinamicodallaca-
tenadi trasmissione; unaumento
della possibilità di regolazione
del sistema inmodo continuo e
preciso; una diminuzione del va-
lore immobilizzato a magazzino
ottenutodiminuendo il costodei
ricambi e ottimizzandone il nu-
mero; un aumentodella disponi-
bilitàoperativadelle attrezzature
ottenutacon ladiminuzionedelle
fermate per guasti o regolazioni.
Successivamenteabbiamoesteso
tale applicazione alle coclee, pre-
senti presso la linea fanghi e alla linea es-
siccamento, che in originemontavano un
variatoreoleodinamicoottenendogli stessi
significativi risultati. È anche da ricordare
chepresso lasezioneflottazionedella linea
acque, sulle pompe monovite, avevamo
già installatonegli anni scorsi consuccesso
degli inverter IP54diMitsubishi Electric, in
questo caso avevamo sfruttato l’installa-
zione dell’inverter per eliminare i variatori
acinghiapresentinellecatenedi comando
dellepompe stesse, ottenendo risultati po-
sitivi.Per testarenellamanieramigliore l’af-
fidabilitàdegli inverterMitsubishiElectric, li
abbiamo installati a ‘muro’, fuori dalle sale
quadri, direttamente nei reparti in prossi-
mità della loro applicazione. Ad oggi, con
circauna trentinadi installazioni nel corso
di4anni,nonabbiamoancoraavutoguasti
riconducibili agli inverter IP54diMitsubishi
Electric, questo grazie alla loro affidabilità
dimostrata nel tempo a fronte di un am-
bientedi lavoro che si avvicina inmaniera
significativa al settore petrolchimico piut-
tosto che al semplice settore industriale
manifatturiero”concludeFattori.
Mitsubishi Electric -
it3a.mitsubishielectric.com
AcquedelChiampo -
RomeoFattori, Ingegneria
diManutenzioneArea
Depurazione
DanieleRefosco,direttore
AreaDepurazione
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