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AUTOMAZIONE OGGI 368
SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA
S
SI
in copertina
Nel campo dellamatematica è stato detto che la soluzione più
semplice è anche lamigliore. Parlando di strumenti di sviluppo
software, la bontà della soluzione si misura non solo con la
semplicità, ma con l’efficienza e la sostenibilità. Pensiamo a
un ambiente dove possano convivere diversi linguaggi in di-
verse sezioni di codice, dove ci siano numerose funzioni au-
tomatizzate disponibili, pensiamo a modelli architetturali che
ricalchino le funzioni del progetto, pensiamo a strumenti di
collaborazione per il lavoro in gruppo e pensiamo anche a una
programmazione a oggetti evoluta. Un programma ottenuto
sfruttando tali funzionalità sarà sicuramente, oltre che più
semplice e rapido da realizzare, anche più snello, strutturato
e facilmente condivisibile, ma soprattuttomodificabile eman-
tenibile nel tempo. In una parola: efficiente.
Ma cosa significa esattamente fare efficienza?
In termini pratici comporta l’ottimizzazione di tutte le risorse
coinvolte nel processo di sviluppo software, includendo
non solo l’hardware, ma l’infrastruttura IT e, in definitiva, la
corretta gestione di tutte le risorse del gruppo di sviluppo.
Proprio quest’ultimo aspetto ha assunto di recente un’im-
portanza rilevante e può essere riassunto con il termine di
sostenibilità del software. In questo contesto, ciò implica un
miglioramento dell’efficienza di sviluppo, per tutto il ciclo di
vita dei diversi programmi sviluppati emantenuti da un team,
al di là del progetto attualmente in corso.
Efficienza + Sostenibilità = Smart Engineering
I metodi di sviluppo che portano di pari passo a efficienza e
sostenibilità vengono ormai definiti come ‘Smart Engineering’.
Ecco, un altro slogan altisonante, si può pensare, eppure se
guardassimo alla traduzione letterale troveremmo termini
come: snello, agile, efficace, elegante e versatile… e questa
definizione calza a pennello. Ora che abbiamo capito cosa
ottenere, cerchiamo di individuare quali strumenti ci consen-
tano di raggiungere l’obiettivo e come.
Programmazione parallela per ridurre il
time-to-market
Il presupposto per ottenere una programmazione parallela è
la modularità del software e un ambiente che la supporti in
maniera naturale e completa come Automation Studio 4. Sud-
divisi inmoduli indipendenti, i blocchi di programma possono
essere sviluppati in modo separato e in contemporanea con
altri membri del gruppo: si contribuisce così alla creazione
del programma completo, in un unico macro passo, prima
dell’integrazione finale. Questi singoli moduli hanno anche
il vantaggio di essere riutilizzabili per altre funzioni simili,
senza riprogrammare una linea di codice e senza la necessità
di testarli nuovamente. I vantaggi non finiscono qui: i moduli
possono essere creati separatamente, da persone diverse, in
diversi momenti, procedendo per gradi e agevolando grande-
mente il processo di integrazione del software. Inoltre, pos-
sono essere creati moduli aggiuntivi che implementano, ad
esempio, nuove funzioni o differenti opzioni macchina, senza
dover conoscere nel minimo dettaglio i moduli preesistenti.
In questo modo è possibile, ad esempio, sviluppare interna-
mente le parti che sono più sensibili, magari perché frutto
del know-how dell’azienda, affidando altre parti meno criti-
Nicoletta Ghironi
SmartEngineering
Come fare software per l’automazione a regola d’arte
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