Brocade: rete a prova di futuro per il Cern

Per potenziare le prestazioni della propria rete e supportare i propri piani di crescita il Cern ha deciso di utilizzare le soluzioni di Brocade

Pubblicato il 3 dicembre 2010

Il Cern (Organizzazione europea per la ricerca nucleare), autorevole centro di ricerca scientifica, ha scelto i core router Brocade MLXe per realizzare un upgrade della propria infrastruttura, allo scopo di supportare i propri requisiti di Hhigh Throughput Computing (HTC) e un ambiente dati che supera i 15 petabyte (pari a 15 milioni di Gb) ogni anno. Secondo il sito whatsabyte.com, un singolo petabyte equivale a “20 milioni di armadi a quattro ante pieni di testi”.

Per permettere la condivisione dei dati tra le migliaia di scienziati in tutto il mondo sono impiegati decine di migliaia di computer distribuiti in tutti i Paesi, in una rete di computing distribuito denominata Worldwide LHC Computing Grid (Wlcg). Presso il Cern la capacità non-blocking attuale del centro è nell’ordine dei 4,2 Terabit al secondo (Tbps) ed è raddoppiata negli ultimi due anni. Il centro di ricerca prevede di raggiungere una capacità superiore ai 10 Tbps nel 2011, ha quindi deciso di affrontare direttamente l’incremento delle capacità.

Dopo un approfondito processo di analisi e valutazione ha dunque scelto di utilizzare la gamma completa di router Brocade MLXe-32, MLXe-16 e MLX-8. Questa linea garantisce elevata scalabilità e alte prestazioni, nonché avanzate capacità che consentono ai data center virtualizzati di nuova generazione di supportare il traffico in crescita e fornire servizi cloud-based utilizzando meno infrastrutture, con notevoli miglioramenti nell’efficienza operativa e nella riduzione dei costi.

“La soluzione Brocade MLXe ha soddisfatto tutti i nostri stringenti requisiti (abbiamo l’abitudine di testare i prodotti fino alla distruzione) e, oltre a corrispondere perfettamente alle nostre esigenze immediate, ci garantisce una piattaforma che raggiungerà i 100 GbE quando il momento lo richiederà” spiega Jean-Michel Jouanigot, communication systems group leader, IT Department del Cern. “Non credo che il nostro ‘appetito’ per sempre maggiori quantità di dati diminuirà in futuro, quindi grazie all’aggiunta della soluzione Brocade MLXe nel nostro ambiente data center possiamo ora essere sicuri di avere una valida strategia per il successo”.

“Le origini dell’universo interessano da sempre l’uomo e l’attività del Cern è fondamentale per approfondire le nostre conoscenze” sottolinea Alberto Soto, vice president Emea di Brocade. “I volumi di dati generati dagli esperimenti del LHC sono impressionanti, ma la collaborazione con la rete Wlcg ha sviluppato un metodo estremamente efficiente per raccogliere e analizzare queste informazioni. Con l’aggiunta della soluzione Brocade MLXe, il Cern dispone oggi di una rete a prova di futuro per assicurare la continuità operativa, e Brocade è orgogliosa di essere parte di questo viaggio”.

Brocade: www.brocade.com
Cern: www.cern.ch



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