Bias 2006: dalla strumentazione alle soluzioni

Pubblicato il 27 marzo 2006

Mancano pochi mesi all’apertura di Bias – 32a Biennale Internazionale dell’Automazione, Strumentazione, Microelettronica e ICT per l’Industria – in programma dal 20 al 23 settembre presso il nuovo polo fieristico di Rho-Pero di Fiera Milano. Anche in questa occasione la storica collaborazione tra Gisi, l’Associazione Imprese Italiane di Strumentazione, costituita nel 1974, cui oggi aderiscono 400 aziende, e Bias, contribuirà a offrire agli operatori lo stato dell’arte del settore della strumentazione, sia nella parte espositiva sia in quella convegnistica.

Alla presidenza del GISI siede da pochi mesi un protagonista del mondo della strumentazione italiana giunto a questo incarico dopo un’intensa esperienza soprattutto nel settore energetico: si tratta di Aldo Campaner, che di seguito ci anticipa alcune riflessioni sull’evoluzione e le prospettive della strumentazione, che saranno al centro del dibattito fieristico.

“Quello che più oggi colpisce sono i vantaggi derivanti dalla possibilità di sfruttare i nuovi materiali e tutte le risorse dell’elettronica: la strumentazione fa molto riferimento all’elettronica e, d’altro canto, ha potuto mettere in atto interessanti innovazioni per quanto riguarda gli strumenti primari grazie ad alcuni materiali e ad alcune tecniche di produzione evolute, che permettono di rispettare certe leggi fisiche con elevate caratteristiche di accuratezza e di precisione dei dati. In più c’è l’informatica, che ha dato un notevole contributo alla strumentazione per tutto quanto si riferisce alla gestione del dato: oggi gli strumenti sono effettivamente dei terminali contenenti informazioni sia di carattere strumentale, quindi legati essenzialmente alla misura o al controllo, sia relativi a tutta una serie di dati connessi alla gestione dell’impianto. Basti pensare alla enorme evoluzione che c’è stata nell’automazione a livello di fieldbus, che rappresentano ormai una strada maestra anche per quello che riguarda la strumentazione e il controllo di processo.
Passando alle applicazioni, in questo momento l’industria fa ancora la parte del leone, stando alle rilevazioni che possiamo fare nel nostro mercato di riferimento. Si stanno però facendo strada molte applicazioni relative agli impianti civili, agli edifici pubblici e alle utility. E questo è un aspetto importante, che dovrebbe essere valorizzato maggiormente. Nella building automation le applicazioni della strumentazione sono sempre più presenti e sono molto più diffuse rispetto al passato; non è difficile constatare che nelle nuove costruzioni e nelle nuove realizzazioni di tipo civile c’è un’attenzione crescente all’utilizzo di strumentazione”.

Anche per un discorso di sicurezza… “Ormai a livello di building automation si tende a fare un discorso sempre complessivo: si guarda cioè non solo all’aspetto tecnico di automazione dell’edificio ma anche a tutti quegli aspetti che riguardano la vita dell’immobile stesso, quindi la sicurezza sia attiva sia passiva dell’edificio, come pure i vari livelli di protezione per gli accessi o di antintrusione”.

Da dove vengono le spinte principali per l’innovazione? “Sicuramente le maggiori spinte all’innovazione vengono da chi deve occuparsi di risorse energetiche. Il costo dell’energia ha registrato un’impennata notevole e quindi chi deve gestire le risorse energetiche deve farlo in funzione di una elevata efficienza sia a livello impiantistico sia del controllo del processo; tutto ciò implica il ricorso massiccio alle nuove tecnologie. C’è molta aspettativa, ad esempio, verso le nanotecnologie, che stanno acquistando sempre maggior peso e attirano molti investimenti in ricerca e sviluppo”.

Si può ancora parlare di tradizione italiana della strumentazione? “La tradizione italiana esiste ma è sempre più a livello di know-how applicativo. Penso ai grandi contractor italiani ma anche a tante piccole aziende che operano offrendo non solo la pura strumentazione ma soprattutto delle soluzioni. Questo è certamente un nostro motivo di vanto: poter contare su società di ingegneria ma anche di consulenza che arrivano all’utente finale portando contemporaneamente il prodotto e la soluzione”.

Questi argomenti saranno approfonditi durante la manifestazione, che si svolgerà in contemporanea con Fluidtrans Compomac, la biennale internazionale delle trasmissioni di potenza, da 40 anni appuntamento irrinunciabile per tutte le aziende dell’intero comparto della componentistica industriale; Bias Manuf@cturing Solutions, la migliore risposta fieristica alle esigenze scaturite dalla convergenza sempre più stretta tra i settori tipici dell’automazione industriale e quelli della IT; Bi.Man, l’unico appuntamento italiano sulla manutenzione industriale, un mondo professionale che occupa un milione di addetti, oggetto di profondi e continui mutamenti, e Mechanical Power Transmission & Motion Control, il nuovo evento di riferimento per la tecnologia meccatronica e di controllo del movimento, prescelto da progettisti e costruttori di macchine e sistemi di tutto il mondo quale momento essenziale di aggiornamento, valutazione e acquisto e luogo ideale dove trovare tutto il necessario per lo sviluppo della propria attività e produzione.

Questa nuova piattaforma espositiva, promossa e organizzata da Bias Group, Vnu Business Publications Italia, Assofluid (Associazione Italiana dei Costruttori e Operatori del Settore Oleoidraulico e Pneumatico) e F&M Fiere & Mostre, si svilupperà su un’area complessiva di 100.000 metri quadrati.

Per registrarsi e richiedere la tessera gratuita di accesso e per l’aggiornamento in tempo reale su convegni, prodotti e novità relativi a tutte e cinque le manifestazioni in programma a Milano dal 20 al 23 settembre è a disposizione di espositori e visitatori il sito www.fieremostre.it.