Automazione domestica. I risultati del gruppo di lavoro Convergence/Konnex – Ceced

 
Pubblicato il 1 settembre 2002

In questa direzione si sono mosse le principali aziende costruttrici di elettrodomestici, all’interno dell’organizzazione Ceced (European Committee of Domestic Equipment Manufactures), per definire gli scenari e i principi di interoperabilità legati alle applicazioni di reti di elettrodomestici. Tale attività ha fatto riferimento all’iniziativa di standardizzazione europea Convergence ora sfociata nell’organizzazione Konnex.

Nel campo dell’automazione domestica uno dei temi più delicati è quello riguardante la tandardizzazione della piattaforma di comunicazione e l’interoperabilità delle funzioni offerte. Senza la risoluzione di questi due punti appare molto difficile creare le condizioni per un reale sviluppo di questo settore. Solo una stabile piattaforma e la possibilità di realizzare funzioni applicabili a dispositivi di marche diverse garantiscono i volumi e la penetrazione di mercato necessari a rendere economicamente attraente tale opportunità. Questo è fondamentale, soprattutto, per coinvolgere aziende non direttamente legate all’industria degli elettrodomestici ma capaci di offrire i dispositivi necessari a realizzare soluzioni interessanti per il consumatore finale. Un esempio di tali possibilità è costituito dai terminali domestici: questi dispositivi non sono normalmente patrimonio delle attività svolte dai produttori di elettrodomestici pur costituendo elementi essenziali per l’interazione tra utenti e sistemi domestici. Il gruppo di lavoro congiunto Convergence/ Konnex Ceced rappresenta una delle iniziative più interessanti nell’ambito di quelle rivolte alla standardizzazione dell’approccio all’automazione domestica. Il presente articolo dopo una descrizione dell’origine dell’iniziativa, delle aziende partecipanti e degli obiettivi di tale iniziativa, traccia un riassunto dei principali risultati raggiunti e delinea le attività future previste.

Il Ceced e l’origine dell’iniziativa

I costruttori di elettrodomestici europei si sono riuniti in un’associazione chiamata Ceced (European Committee of Domestic Equipment Manufacturers) fondata nel 1958 e che dal 1997 ha una sede permanente a Bruxelles per rappresentare direttamente i suoi membri presso la Comunità Europea. L’obiettivo principale del Ceced è quello di rappresentare e difendere gli interessi dell’Industria europea. Una parte rilevante delle attività del Ceced riguarda la definizione di gruppi di lavoro focalizzati alla definizione rapida di standard sia riguardanti i prodotti sia i sistemi. La necessità di affrontare in modo omogeneo le problematiche relative all’automazione domestica ha portato nella primavera del 1998 alla definizione di un gruppo di lavoro specifico chiamato “Ceced White Goods Convergence Working Group” per affrontare le tematiche della standardizzazione e interoperabilità delle tecnologie associate a tale tematica. Tale gruppo di lavoro ha preso spunto da una precedente analoga attività portata avanti dall’associazione delle aziende francesi Addi. L’iniziativa si collegava al contemporaneo tentativo di riportare sotto un unico tetto le principali iniziative europee in tema di piattaforme/standard per l’automazione domestica. Tale iniziativa chiamata inizialmente Convergence metteva assieme Eiba (European Installation Bus Association), Ehsa (European Home Systems Association) e Batibus. Attualmente tale iniziativa è in dirittura d’arrivo e ha assunto il nome di Konnex. Ing. C. Diodato, responsabile del dipartimento di Controlli Elettronici, ing. F. Dolce, responsabile tecnico dei sistemi di Automazione Domestica nel dipartimento di Controlli Elettronici, dott. A. Rugo, attività di Automazione Domestica nel dipartimento di Controlli Elettronici del gruppo Core Technology & Innovation di Electrolux, Zanussi SpA.

Le aziende partecipanti

Nel gruppo di lavoro del Ceced sono rappresentate le principali aziende europee di elettrodomestici:
– Bosch-Siemens Hausgeräte;
– Brandt;
– Candy;
– Creda;
– Electrolux;
– Fagor;
– Merloni;
– Miele;
– Whirlpool.

Obiettivi del gruppo di lavoro

Gli obiettivi principali del gruppo di lavoro sono stati quelli di raggiungere prima una specifica comune, a livello astratto, riguardante le possibili funzioni dell’automazione domestica applicata agli elettrodomestici e poi di tradurla in uno standard specifico quale Konnex in modo da favorire poi una serie di iniziative comuni che concretamente validassero la soluzione individuata. Poiché uno degli elementi essenziali dell’automazione domestica è la possibilità di un’interazione a distanza con i dispositivi domestici, il gruppo di lavoro ha affrontato con molta attenzione il problema della sicurezza introdotto da tale possibilità. La sicurezza degli elettrodomestici collegati a una rete di comunicazione domestica costituisce uno degli elementi più importanti di una qualsiasi attività di standardizzazione nell’ambito dell’automazione domestica. Accanto alla possibilità di attrarre terze parti per l’offerta di dispositivi da integrare nei sistemi di automazione domestica, una tale iniziativa può favorire sinergie tra i produttori di elettrodomestici nella definizione e realizzazione di elementi di comunicazione comuni fra tutti. I vantaggi della condivisione della componentistica, nel rispetto della possibilità della competizione a livello delle funzioni offerte, sono ovvi. In tale ambito è ancora in corso di discussione la possibilità di definire un livello fisico e logico comune di interfacciamento alla rete tramite un dispositivo comune che è stato chiamato Bcu (Bus Coupling Unit).

Funzionalità e interoperabilità

L’attività del gruppo di lavoro è stata organizzata partendo dalla definizione degli scenari operativi nei quali si trovano generalmente coinvolti gli elettrodomestici. Questo elemento di partenza, condiviso dai vari costruttori, rappresenta il riferimento comune al quale riportare tutti gli sviluppi successivi. Ogni scenario è definito attraverso i dispositivi presenti e le funzioni comuni realizzate. Con tali riferimenti, comuni e condivisi, è possibile definire funzioni interoperabili capaci di integrare in un sistema comune prodotti provenienti anche da case costruttrici diverse.

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