Ad Hannover il futuro di Industry 4.0
La Hannover Messe è ormai da tempo considerata la piattaforma fieristica di riferimento in Germania (e in Europa) per lo sviluppo della politica tecnologica e industriale. Non è un caso che ogni anno la inauguri puntualmente il Cancelliere Federale, cogliendo l’occasione anche per incontri di carattere economico-istituzionale con le Autorità del Paese ospite, che quest’anno sarà l’India, che si stima crescerà a un tasso compreso tra il 16% e il 22% entro il 2022, anche grazie a significativi investimenti attesi nell’ammodernamento delle tecnologie per la produzione.
Ed è proprio ad Hannover, ormai qualche anno fa, che sono emersi i “trend” che hanno portato all’avvio del programma interministeriale per il supporto delle tecnologie alla base della cosiddetta “Industry 4.0”.
Anche quest’anno, dal 13-17 aprile, nell’edizione “grande” degli anni dispari, il tema della produzione avanzata e della manifattura digitalizzata resterà al centro del dibattito tecnologico in fiera, declinato però in una chiave diversa: il cuore pulsante del futuro non è più visto solo in termini di tecnologie abilitanti, ma anche nel segno dell’integrazione e della necessità di “fare rete”. Il motto dell’edizione 2015 è infatti “Integrated Industry – Join the network”.
Sullo scenario industriale dei paesi economicamente avanzati sono tre i macrotrend a cui, secondo Marc Siemering, senior Vice President della Hannover Messe, stiamo assistendo: la reindustrializzazione, il cambiamento dello scenario nei sistemi di energia e infine la digitalizzazione dell’economia e l’Industria 4.0. “Se l’Europa vuole essere competitiva deve innovare”, ha spiegato Siemering. “La digitalizzazione nella produzione permette di avere un rapporto più efficace tra costi e benefici. Negli Stati Uniti da questo punto di vista la situazione è già avanzata e sta emergendo chiaramente una tendenza verso la reindustrializzazione basata su una rinnovata competitività”. Siemering ha poi aggiunto: “Digitalizzazione e industria 4.0, impianti e macchine che scambiano informazioni, materiali intelligenti. Questa è la chiave per aumentare la competitività agendo su produzione, efficienza energetica e uso efficiente delle risorse”. Tutto ciò genererà una cospicua corrente di investimenti: “In Germania l’industria prevede di investire entro il 2020 40 miliardi di euro in applicazioni legate al tema dell’Industria 4.0”, conclude Siemering.
“Solo lavorando insieme le aziende possono sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla quarta rivoluzione industriale”, ha aggiunto Jochen Köckler, membro del consiglio direttivo di Deutsche Messe, l’organizzatore della fiera. “È necessario costituire una rete tra l’ingegneria meccanica, l’ingegneria elettrica e l’informatica. Alla Hannover Messe 2015 si vedrà la grande forza innovativa che può emergere se fornitori, produttori e clienti sapranno unirsi per formare reti di comunicazione e di collaborazione con l’obiettivo comune di ottimizzare prodotti e soluzioni”.
Altro tema centrale per la flessibilità dei sistemi produttivi è quello della collaborazione tra uomini e robot in produzione. I temi più caldi in questo ambito sono naturalmente quelli legati alla sicurezza delle macchine, ma soprattutto degli operatori. Questi problemi possono oggi essere affrontati e risolti grazie ai nuovi robot collaborativi (ne vedremo da ABB, Fanuc e altri ancora), in grado di interagire in autonomia e sicurezza tra loro e con gli operatori umani, aprendo le porte a nuovi modelli di ambienti produttivi.
Ad Hannover si parlerà naturalmente anche di Additive Manufacturing, come nuovo paradigma, opposto alle lavorazioni per “sottrazione” di materiale, che consente di sviluppare forme e oggetti precedentemente impossibili da ottenere, con materiali metallici o plastici, schiudendo le porte ad applicazioni senza precedenti.
Industry 4.0 è un tema tradizionalmente collegato al mondo dell’industria manifatturiera, dove le macchine dialogano tra loro creando sistemi intelligenti e adattivi. Quest’anno alla Hannover Messe si vedrà però che questo tema è attuale anche nell’industria di processo.
Endress + Hauser per esempio presenterà soluzioni che trasformano Industry 4.0 in realtà anche in questo ambito. I concept presentati si concentreranno su tre aspetti distinti dell’integrazione di tecnologie in grado di rendere Industry 4.0 una realtà anche in ambienti di automazione dei processi: l’integrazione verticale, che consente collegamenti dal livello di campo, alla sala di controllo, fino al livello enterprise; integrazione orizzontale, che permette di ottenere risultati ottimizzati per la catena del valore; e progettazione end-to-end, che consente di risparmiare tempo prezioso e risorse in tutti i settori, dalla progettazione al controllo di processo.
Industry 4.0 coinvolgerà anche le aziende che lavorano per lo sviluppo di sistemi MES. A seguito di quanto è emerso dal dibattito avvenuto lo scorso anno alla conferenza dedicata ai sistemi MES, che ha accolto più di 200 partecipanti, il 16 aprile di quest’anno gli esperti di queste tecnologie si riuniranno nuovamente per discutere di produzione efficiente, presentando case history di successo in ambito manifatturiero e di processo.
Il tema della connessione in rete, infine, sarà centrale anche per i sistemi energetici del futuro. Nei saloni dedicati all’energia il tema sarà quello delle reti intelligenti (smart grid) capaci di gestire molteplici sistemi di produzione.
I saloni
Le tecnologie principali presenti quest’anno in fiera sono: automazione e IT per la produzione, tecnologie per l’energia e l’ambiente, trasmissione e controllo potenza, subfornitura, R&D che si declineranno in dieci saloni che costituiscono la Hannover Messe 2015 (Industrial Automation, Motion, Drive & Automation (MDA), Energy, Wind, MobiliTec, Digital Factory, ComVac, Industrial Supply, Surface Technology, Research & Technology).
In particolare, ad Automazione Industriale e IT per la produzione (la fabbrica digitale), che ormai da qualche anno sono presentati insieme, sono assegnati i padiglioni 7, 8, 9, 11, 14, 15, 16 e 17. Il mondo della trasmissione e controllo potenza (salone MDA) occuperà i padiglioni dal 19 al 25 per una superficie complessiva di circa 40 mila metri quadrati.
Le tecnologie energetiche e ambientali occuperanno parte del padiglione 11, il 12, il 13 e il 27. Il mondo della subfornitura industriale e delle tecnologie di produzione i padiglioni 4, 5 e 6. Le tecnologie per le lavorazioni delle superfici il padiglione 3. Il salone Comvac sarà al padiglione 26, mentre la parte dedicata a ricerca e sviluppo (R&D) occuperà il padiglione 2. La mappa dei saloni può essere scaricata in fondo all’articolo.
I numeri dell’edizione 2015
Dal punto di vista espositivo, l’edizione 2015 della Hannover Messe è “sold out” con una superficie espositiva di oltre 400 mila metri quadrati e circa 6.000 espositori da oltre 100 Paesi del mondo. Gli espositori italiani dovrebbero eguagliare quelli dell’edizione 2013, quella comparabile dal punto di vista merceologico (nel 2014 è andata in scena l’edizione degli anni pari senza il salone MDA), superando quota 500. Anche per quanto riguarda i visitatori, gli organizzatori di Deutsche Messe si aspettano di superare i numeri del 2013, puntando a oltre 200 mila visitatori, il 25% dei quali dall’estero (sempre nel 2013 gli Italiani in fiera erano stati 2.200).
Alla MDA fluidotecnica e trasmissione di potenza
Al salone MDA fari puntati su fluidotecnica e trasmissione di potenza. In occasione della presentazione della fiera, Peter-Michael Synek, vicedirettore del settore Fluidotecnica della VDMA, ha ricordato i numeri del settore in Germania: la potenza fluida nel 2014 ha fatto registrare una crescita del 6% del fatturato (con una performance migliore per la pneumatica rispetto all’idraulica) e nel 2015 dovrebbe crescere ancora del 5%, mentre la Power Transmission dovrebbe far registrare un +2%, stessa cifra alla quale crescerà complessivamente il settore della produzione di macchine tedesco.
Anche quest’anno l’Italia sarà protagonista alla MDA. Da noi pneumatica e oleoidraulica hanno fatto registrare nel 2014 un aumento del fatturato del 5%, come ha ricordato Domenico Di Monte, presidente di Assofluid. E la quota export si è attestata al 63%. “Assofluid ha una consolidata partnership con Deutsche Messe. Per il nostro settore la Hannover Messe è la vetrina principale non solo dal punto di vista commerciale, ma perché è il momento in cui possiamo entrare a diretto contatto con i trend del futuro. La fiera rappresenta il network in cui condividere le informazioni, che sono l’asset principale per le nostre aziende”, ha evidenziato Di Monte.
Franco Canna
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