Il 2006 sarà l’anno della svolta per la tecnologia RFiD?

Pubblicato il 28 novembre 2005

Gli esperti Unisys Global Visible Commerce affermano che, entro la fine del 2006, la tecnologia Radio Frequency Identification (RFiD) raggiungerà un importante punto di svolta. Secondo le valutazioni di Unisys, infatti, si chiuderà la fase dei progetti pilota e le aziende implementeranno infrastrutture RFiD destinate a imporsi, nel corso dell’anno, quale elemento fondamentale del business.

In particolare, gli esperti di Unisys, sostengono che l’industria aeronautica farà registrare la crescita più significativa: nel 2006 la diffusione dell’RFiD in questo settore aumenterà di oltre il 100% grazie alle recenti normative che consentono di impiegare tag RFiD passive sulle merci trasportate in aereo e sugli stessi componenti aeronautici.

Anche il settore internazionale dei trasporti compirà importanti passi avanti sfruttando le esperienze fatte da quei comparti – beni di largo consumo, industria automobilistica, sanità, biofarmaceutica e difesa – che per primi hanno collaudato sul campo la tecnologia RFiD.

Già nel corso del 2005 si sono registrati notevoli progressi nell’adozione della tecnologia RFiD, ma la diffusione di componenti base come il completamento dello standard RFiD passivo Gen 2, che consente di utilizzare in tutto il mondo un’unica tag garantendo quindi alti livelli di sicurezza, favoriranno la penetrazione delle nuove tecnologie in diversi settori di mercato.

Le aziende hanno implementato soluzioni RFiD per rispettare i vincoli imposti dai principali retailer loro clienti fin dal 2003. Gli esperti Unisys prevedono una crescita significativa anche in ambito outsourcing: nel 2006 il supporto delle infrastrutture RFiD fornito in outsourcing aumenterà di oltre il 400%. Inoltre, secondo Unisys le aziende inizieranno a considerare queste infrastrutture come una parte essenziale del loro business, a conferma della crescente maturità della tecnologia, e avranno bisogno del supporto di partner esperti per l’adeguamento delle proprie infrastrutture.