Il 70% dei finanziamenti UE all’Italia va alle PMI delle prime quattro regioni italiane

Secondo il Rapporto di Aster sulla partecipazione allo SME Instrument (Horizon 2020) le PMI di Lombardia, Emilia-romagna, Lazio e Piemonte raccolgono oltre 57 milioni di euro di finanziamenti europei.

Pubblicato il 16 dicembre 2016

Negli ultimi 3 anni (2014-2016) le piccole e medie imprese di Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio e Piemonte si sono aggiudicate il 70% degli 82 milioni di euro erogati all’Italia per ricerca e innovazione attraverso lo SME Instrument, lo strumento di finanziamento di Horizon 2020 per le PMI. Lo rileva un Rapporto di Aster, società della regione Emilia-Romagna per l’innovazione e la ricerca industriale, presentato durante l’evento “L’Europa premia l’innovazione” (organizzato da Aster, Enea, Confindustria ER nell’ambito delle attività dell’Enterprise Europe Network, la rete europea a sostegno delle PMI), cui hanno partecipato anche varie aziende beneficiarie dei finanziamenti UE.

Le Regioni a confronto

Le regioni più attive per numero di progetti finanziati sono state, nell’ordine, la Lombardia, con 104 progetti (119 beneficiari), l’Emilia-Romagna con 63 progetti (67 beneficiari), il Lazio con 42 progetti (48 beneficiari), la Toscana con 23 progetti (24 beneficiari) e il Veneto con 18 progetti (18 beneficiari). Le regioni con meno progetti finanziati sono state l’Abruzzo (5), il Friuli Venezia Giulia, la Sicilia e la Sardegna (4). Ultima con 3 progetti la Valle d’Aosta. Secondo l’analisi realizzata da Aster, le piccole e medie imprese dell’Emilia-Romagna hanno raccolto il 12% delle somme erogate in Italia, cioè circa 10 milioni di euro.

aster-beneficiari_regioni_sme-intrument_Milano, Roma e Bologna le prime tre province italiane

A livello provinciale Milano (59 beneficiari) conferma la sua leadership e Roma insegue (42) incalzata da Bologna (38) che ambisce a essere una delle capitali dell’innovazione. Tra le province di medie dimensioni si distingue Reggio Emilia, che con 13 soggetti beneficiari è al quinto posto dopo Torino (17). Pisa, prima provincia del Centro, ha 10 imprese beneficiarie ed è al settimo posto insieme a Monza Brianza. Al sesto posto troviamo Brescia (11) e al nono Bergamo e Varese, entrambe con 8 beneficiari. Cosenza, 11° a livello nazionale, è la prima provincia del Sud per numero di soggetti che hanno beneficiato dei finanziamenti UE per ricerca e innovazione. Stessi numeri della provincia calabrese si registrano anche a Genova e Pavia.

A livello nazionale i temi di ricerca su cui le imprese partecipano di più sono trasporti (67), nanotecnologie (60) ed efficienza energetica (58). A livello regionale, le partecipazioni delle imprese della Lombardia riguardano il tema trasporti (28), nanotecnologie (24) ed eco-innovazione (17), un settore che è al centro anche di 14 partecipazioni in Emilia-Romagna. In questa regione sono numerosi anche gli interventi in nanotecnologie (21) e efficienza energetica. Le PMI laziali concentrano le loro partecipazioni sul tema trasporti ed efficienza energetica (9 per entrambi). In Veneto le imprese puntano sull’agroalimentare (5 partecipazioni) mentre in Toscana su efficienza energetica (5).

L’Italia rispetto all’Europa

Nel triennio considerato i fondi complessivamente erogati dall’Europa per le piccole e medie imprese, sono stati circa 800 milioni di euro, di cui il circa il 10% in Italia. La Spagna primeggia sia per numero di progetti approvati (432) sia per numero di beneficiari (451). Al secondo posto l’Italia che con 326 progetti (e 378 beneficiari) supera l’Inghilterra (282 progetti, 298 beneficiari) e la Germania (157-171). Nella classifica, i primi 6 paesi europei (Spagna, Italia, UK, Germania, Francia e Olanda) si spartiscono il 67% dei fondi totali.

Sono italiane il 16% delle 2.369 PMI europee beneficiarie dei finanziamenti dello SME Instrument

Secondo l’analisi fatta da Aster, il 77% delle imprese beneficiarie in Europa ha ricevuto finanziamenti in Fase 1. A dividersi il piatto più ricco (Fase 2) dei finanziamenti sono stati 529 beneficiari, nel 19% dei casi imprese spagnole. Il 12% delle imprese che hanno ricevuto i finanziamenti della fase 2 dello SME instrument è inglese, l’11% italiano e solo il 7% tedesco.



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