Il mercato ferroviario in Italia visto da Expo Ferroviaria
In occasione di Expo Ferroviaria 2016 è stata presentata un’analisi del mercato ferroviario italiano. In particolare, in termini di linee-km, la rete ferroviaria italiana è la quarta più grande in Europa dopo quelle di Francia, Germania e Polonia. I miglioramenti della rete nazionale si devono principalmente allo sviluppo dell’Alta Velocità/Alta Capacità. Le amministrazioni regionali stanno assumendo un ruolo sempre più importante nel definire le condizioni per il trasporto ferroviario locale, così come stabilito da Trenitalia o dalle molte imprese locali attive in Italia, di cui la maggior parte sono di proprietà delle Regioni. Questo si concretizza in investimenti in infrastrutture e materiale rotabile per sviluppare servizi più attraenti per la clientela.
Per quanto riguarda l’Alta Velocità, Trenitalia e NTV, i maggiori due operatori, stanno continuando a investire spinti dal forte sviluppo del traffico passeggeri negli ultimi anni: dal 2011 al 2015 l’offerta è passata da circa 80.000 treni-km/giorno a circa 120.000 treni-km/giorno, un aumento del 50%, mentre la domanda è cresciuta con un trend ancora più rilevante, dai circa 22 milioni di passeggeri- km/giorno ai 34 milioni di passeggeri-km/giorno, negli stessi quattro anni. In controtendenza, il trasporto pubblico locale soffre ancora di squilibrio per effetto dei grandi investimenti di questi anni nel potenziare l’AV/AC.
Priorità è il rinnovo del parco rotabili: Trenitalia alla fine del 2015 ha bandito una gara per l’acquisto di 500 nuovi treni nell’arco di 6/9 anni. Nel settore merci, le opportunità di libero accesso all’infrastruttura ferroviaria hanno portato alla nascita di nuovi operatori, mentre allo stesso tempo la concorrenza sulla più ampia scena europea porta spesso a frequenti cambiamenti di proprietà e di consolidamento internazionale di società attive in questo complesso mercato.
L’Italia è coinvolta in diversi progetti prioritari voluti dall’Unione Europea nel campo dei trasporti per favorire il trasferimento modale e lo sviluppo delle linee AV/AC.
In materia di sviluppo della rete ferroviaria, a fronte del principale riferimento programmatico rappresentato dalle reti TEN-T core, un orientamento di medio periodo è stato codificato all’interno del Contratto di Programma RFI – Parte investimenti. Le linee d’azione perseguite dal Gestore condivise con lo Stato sono:
• il mantenimento e miglioramento dei livelli di sicurezza previsti dagli obblighi e dalle prescrizioni normative concernenti il trasporto ferroviario;
• il potenziamento del sistema AV/AC e dei valichi alpini;
• interventi mirati al superamento delle criticità presenti soprattutto nelle grandi aree urbane;
• lo sviluppo prestazionale dei corridoi merci;
• la velocizzazione dei principali assi passeggeri.
Per gli snodi che connettono le infrastrutture italiane ai corridoi ferroviari europei, il 2016 è un anno di fondamentale importanza: in giugno è prevista l’inaugurazione della galleria di base del San Gottardo, opera strategica del corridoio Reno-Alpi, mentre proseguono l’avanzamento dei lavori della sezione transfrontaliera della Torino-Lione e della galleria di base del Brennero, tra Austria e Italia.
Per quanto riguarda lo scenario delle reti ferroviarie urbane, in diverse città italiane sono in costruzione nuove linee di metropolitana: a Roma la nuova linea C è in fase di completamento e la linea D in fase in progettazione; a Milano la linea 4 automatica inaugurata nella primavera del 2015 sarà prolungata fino all’aeroporto di Linate entro il 2018; a Torino, oltre la costruzione di due nuove stazioni della linea 1, a breve sarà lanciata la gara per la progettazione della linea 2. Gli investimenti in infrastrutture ferroviarie urbane continuano a migliorare la mobilità della città, a proteggere l’ambiente e a ridurre le emissioni di anidride carbonica. Questo si traduce in nuove reti di metropolitane, tranvie, in ampliamenti e miglioramenti delle reti già esistenti.
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