Vedere il mondo ‘con gli occhi di Davos’…
Guardando il mondo con gli occhi di Davos il panorama che ne emerge è sicuramente eterogeneo e pieno di contraddizioni. Da un lato si ribadisce come al centro dello sviluppo futuro vi saranno la diffusione dei ‘nuovi’ concetti di quarta rivoluzione industriale e le tecnologie abilitanti, dall’altro ci si muove per ridisegnare le mappe della finanza e del lavoro.
Sicuramente emergono alcuni aspetti interessanti. La quarta rivoluzione industriale non è solamente un fatto tecnologico relegato all’ambito dell’industria, implica invece un vero e proprio cambio di mentalità, che coinvolge moltissimi aspetti della società e delle comunità. Non a caso è importante pensare oggi alla smart factory come perfettamente integrata nelle smart comunity.
Se si vuole provare a fare sintesi, il messaggio importante che voglio leggere nel forum mondiale dell’economia è sintetizzabile nei tre concetti seguenti:
• lo sviluppo di un nuovo sistema di healthcare umano-centrico e portatore di valore per le persone
• il riappropriarsi del ruolo cruciale della sostenibilità
• lo sviluppo di nuovi modelli di business a beneficio dell’umanità
Ancora una volta la tecnologia svolge un ruolo importante per lo sviluppo del progresso umano, così come è stato nelle precedenti rivoluzioni industriali e, nello stesso tempo, ha una forte valenza sociale. Ma perché proprio questi tre aspetti? La sanità, prima fra tutti, si conferma uno dei principali motori della crescita economica mondiale: in un mondo che cresce e invecchia sempre più, e dove la diffusione di malattie croniche sta diventando endemica, la tecnologia e le potenzialità che essa offre sono enormi. Si pensi solamente all’importanza della mobilità sostenibile per permettere alle persone di vivere nella comunità di appartenenza fino a età avanzata. Il secondo punto riguarda il fatto che una rivoluzione industriale ‘come si deve’, oggi non può che passare da una riduzione dei consumi e da un efficientamento delle risorse. L’analisi del dato in ottica di ‘fabbrica digitale’ ha proprio lo scopo di riappropriarsi della sostenibilità in ambito produttivo, al fine di migliorarne la competitività e nello stesso tempo anche di ridurne l’impatto. Ultimo infine è lo sviluppo di nuovi modelli di business con forte impatto sulle comunità. Su questo ultimo tema non mi dilungo molto, perché vorrebbe essere il filo conduttore dei miei prossimi interventi…
Mi piacerebbe confrontarmi su questo e sono disposto a raccogliere idee e spunti.
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