Sostenibilità, un tema da trattare con attenzione

Ci vogliono veramente poche parole per spiegare quanto sia importante la sostenibilità perché alla fine valgono solo i fatti. Ce lo rivelano le aziende intervistate e che spiegheranno le loro iniziative durante SPS Italia, a Parma, dal 28 al 30 maggio

Pubblicato il 30 aprile 2024

Sono tante le aziende impegnate attivamente nel migliorarsi in ottica di rispetto di ambiente e società adottando comportamenti responsabili e sostenibili, in linea con i principi ESG. Sì, perché la sostenibilità è un tema caldo del quale si sta parlando molto e noi abbiamo parlato con Francesco Tieghi, marketing manager in ServiTecnoGiancarlo Scaturchio, customer sustainability manager Emea di Rockwell Automation, Italo Holguin Scacco, manager application engineering di Yaskawa, e Laura Esposito, head of sustainability di TIM.

Servitecno è canale per il territorio italiano di GE Vernova i cui obiettivi di sostenibilità si possono riassumere in 4 importanti punti: credibilità, apprendimento continuo, collaborazione, impegno per l’innovazione e la tecnologia. Anche Servitecno condivide questi 4 pilastri?

Francesco Tieghi: ServiTecno è il canale italiano di GE Vernova, la nuova divisione di General Electric la cui missione è quella di inserire i concetti di sostenibilità, economia circolare e uso consapevole delle risorse energetiche all’interno dei processi di trasformazione digitale delle aziende manifatturiere (e non solo). È importante per noi fornire tecnologie per la supervisione, la gestione e l’analisi avanzata di macchine e impianti per innescare meccanismi virtuosi e processi di miglioramento continuo dai nostri clienti: inoltre ServiTecno stessa è diventata dallo scorso anno società benefit, proprio per sottolineare il nostro impegno su temi tanto attuali quanto importanti e talvolta delicati come la parità di genere, il work life balance, l’uso consapevole di carta e plastica e molto altro…

Rockwell ha realizzato un Report sulla Sostenibilità 2023 dove si fa cenno a collaborazioni per costruire comunità sostenibili: ce lo vuole raccontare?

Giancarlo Scaturchio: Il nostro impegno e la nostra strategia sulla sostenibilità sono incentrati su tre obiettivi principali: portare avanti un’azienda sostenibile, potenziare clienti sostenibili, e promuovere comunità sostenibili attraverso tutti i domini ESG (ambientale, sociale e di governance). Per quanto riguarda le Comunità Sostenibili, investiamo nei luoghi in cui viviamo e lavoriamo per espandere il nostro impatto al di là della nostra organizzazione. Finanziamo iniziative per ampliare l’istruzione, l’equità e l’inclusione e sosteniamo il disaster recovery. Adottiamo una strategia che punta alla valorizzazione delle persone e del pianeta. Ci associamo con organizzazioni per potenziare l’impatto in quattro aree chiave (con una media di 10,3 milioni di dollari di donazioni annuali totali).

  • Educazione STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica): per preparare gli innovatori e i creatori del futuro ci concentriamo sul miglioramento e l’aumento dei programmi di istruzione STEM, in particolar modo tra le donne e i gruppi sottorappresentati.

  • Equità e Inclusione: più includiamo prospettive diverse nelle decisioni aziendali, più ci prepariamo alle sfide future. Per questo motivo sosteniamo organizzazioni e opportunità che aumentano la diversità e permettono ai dipendenti di comprendere le sfide sociali, economiche ed educative nelle nostre comunità.

  • Coinvolgimento dei talenti: riconosciamo l’importanza di potenziare la vitalità e la sostenibilità delle comunità nelle quali siamo presenti. Sosteniamo con orgoglio programmi che forniscono servizi essenziali e quelli che promuovono la creatività e l’innovazione.

  • Disaster Recovery: per fare la differenza dobbiamo prima di tutto aiutare le nostre comunità nei momenti più critici. Forniamo aiuti in seguito a catastrofi naturali che colpiscono le comunità in cui vivono e lavorano i nostri dipendenti, clienti e partner commerciali.

Che valore ha la sostenibilità per un operatore di telecomunicazioni come TIM?

Laura Esposito: Per TIM la sostenibilità ha innanzitutto un valore trasformativo perché contribuisce a rendere l’azienda più competitiva ed innovativa, con lo scopo di creare valore per sé stessa e per l’ambiente e la società. Per questo abbiamo un piano strategico triennale che incorpora target ambientali e sociali. Alcuni target ambientali vanno oltre il triennio e traguardano il 2040 per assicurare la progressiva neutralità carbonica delle nostre attività produttive e di quelle della nostra filiera produttiva. Come ulteriore declinazione del piano strategico mettiamo in campo progetti (circa 70 nel 2023) per promuovere l’efficienza energetica delle nostre infrastrutture, ricorrere progressivamente all’uso di energie rinnovabili, per dare una seconda vita ad apparecchiature, materiali non più utilizzati, per scegliere beni che rispondono a criteri di progettazione e di utilizzo sostenibili e su cui si richiederà sempre più la misura dell’impatto emissivo. Vi è poi un valore finanziario e reputazionale della sostenibilità che si traduce in sconti sui tassi di interesse nelle linee di credito, in una maggiore stabilità del titolo sui mercati finanziari e in una credibilità della nostra strategia verso i nostri stakeholder nel lungo di periodo. Per rispondere ad analisti e investitori, sempre più attenti alle performance ESG, ci impegniamo a misurare progetti affiancando le dimensioni più conosciute dei costi e dei ricavi a quelle degli impatti di sostenibilità dal punto di vista ambientale e sociale. La nuova sfida per tutte le aziende è rappresentata dalla nuova regolamentazione per la rendicontazione di sostenibilità, la Csrd, che imporrà alle aziende una divulgazione più approfondita e trasparente degli obiettivi e dei progetti di sostenibilità dell’azienda e della catena del valore, per garantire nel prossimo futuro una maggiore comparabilità delle performance ESG.

Le nuove sfide della trasformazione digitale in ambito manifatturiero sono sempre più indirizzate verso il concetto di ‘green’. Questa sfida avviene anche a livello di motore/azionamento?

Italo Holguin Scacco: “Innanzitutto dobbiamo porti delle domande. È possibile combinare le tecnologie di controllo assi con le soluzioni di raccolta dati digitali, in modo che le applicazioni industriali si evolvano più rapidamente? La sinergia di queste due tecnologie costituisce davvero una transizione verso il concetto di  ‘green’? Noi di Yaskawa pensiamo di sì. Se i servo agiscono come sensori per fornire dati in tempo reale allora si può fare. Un servoazionamento è tutto ciò che serve per procedere con l’acquisizione di dati che consentono la visualizzazione della produzione. Non dovendo aggiungere sensori, si risparmiano i tempi e gli sforzi altrimenti necessari per studiare ed eseguire l’installazione e il cablaggio dei sensori. Inoltre, grazie alla possibilità di acquisire dati sincronizzati con quelli dei servoazionamenti, questo approccio semplifica anche l’utilizzo dei dati. Le aziende vogliono visualizzare i dati di produzione, è vitale per loro. Ma non sanno quali dati raccogliere. Senza conoscere il potenziale o il valore aggiunto dell’utilizzo dei dati, le aziende non possono dedicarvi tempo o denaro. Ecco quindi le problematiche da risolvere:

  • È difficile studiare come raccogliere dati a livello motore. Questo include la pianificazione della raccolta e la scelta di come implementarla, con dettagli che includono il tipo di sensori e dove installarli.
  • I produttori non sanno nemmeno cosa sia possibile fare e quali dati si possano acquisire.
  • In definitiva, le loro decisioni non migliorano le macchine, rallentando così la  transizione green.

Non è finita perché è necessario considerare la sincronizzazione tra il movimento e i dati dei sensori, ma i confronti richiedono molto tempo, e i periodi dei vari dispositivi non corrispondono. Quindi secondo Yaskawa per il rilevamento e raccolta dati real-time dal campo, tutto ciò che serve è il servosistema Σ-X. Non servono altri sensori. Ed è possibile acquisire dati legati al movimento e generare dati preziosi per accelerare la transizione green senza costi aggiuntivi”.



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