Assofermet entra nel 2024 con cauto ottimismo
Acciai, metalli, rottami e ferramenta: fra riduzione del fatturato, instabilità e scarsità di domanda, si chiude un 2023 caratterizzato da importanti sfide per i settori rappresentati da Assofermet. Oltre ai fattori strettamente relativi ad andamenti di mercato, come la riduzione di marginalità, negli ultimi dodici mesi fenomeni globali e scelte di natura macroeconomica hanno influenzato l’intero sistema italiano e internazionale. Per il 2024 ci si aspetta un miglioramento in termini di fatturato e di risultati economici.
La riduzione dei prezzi è stata la tendenza principale del 2023 per chi si occupa di commercio e distribuzione di acciaio. Complessivamente, i cali maggiori si sono verificati a partire dal secondo trimestre, mentre durante gli ultimi tre mesi si è tornati a una stabilizzazione dei prezzi. Varie tendenze aiutano a capire l’andamento di mercato: da un lato la diminuzione dei consumi nei mercati a valle, che ha favorito il calo dei prezzi; dall’altro i divieti di importazione sul mercato russo e l’aumento dei tassi di interesse da parte della BCE hanno contribuito a generare un eccesso di offerta nell’intera Unione Europea. È proprio il contesto politico-economico generale, che si prospetta in progressivo miglioramento, ad alimentare le previsioni ottimistiche per il 2024. Il miglioramento delle condizioni economiche globali e la fine della politica dell’aumento dei tassi di interesse sono solo alcuni degli elementi che spingono a formulare ipotesi positive per l’evoluzione del mercato. Discorso leggermente diverso per l’acciaio inox, su cui è più difficile essere ottimisti.
Tendenze simili si sono riscontrate nel mercato a monte della filiera, quello dei rottami ferrosi: instabilità, riduzione dei volumi e scarsità di domanda a valle hanno caratterizzato un 2023 non particolarmente brillante. Anche in questo caso, elementi macroeconomici e trend internazionali hanno influenzato negativamente il comparto; tra gli altri aspetti, va considerata l’importante crisi dell’industria manifatturiera in Germania, uno dei principali mercati di sbocco per le aziende italiane. Anche le restrizioni alla circolazione determinate dalla visione strategica e dalle politiche ambientali dell’Unione Europea sono state determinanti. Se è vero che il 2023 è stato peggiore del 2022, è però altrettanto vero che i risultati hanno superato le previsioni pessimistiche di dodici mesi fa. Per l’inizio del 2024 si prospettano evoluzioni non particolarmente brillanti, in linea con quanto visto negli ultimi mesi.
Passando al comparto dei metalli non ferrosi, anche in questo caso il 2023 è stato un anno difficile. Per molte aziende che si occupano di commercio di alluminio gli ultimi 12 mesi sono stati un periodo estremamente sfidante. Sul fronte dei volumi vanno segnalate le forti riduzioni rispetto al 2022 e al 2021: un vero e proprio ritorno alla normalità pre-pandemica, con valori molto simili a quanto si era assistito nel 2019. Calo anche per la marginalità, nettamente in diminuzione nel 2023 rispetto agli anni precedenti. L’anno era iniziato con un importante aumento di stoccaggio a valori di carico elevatissimi e prezzi di vendita in caduta per via della brusca frenata di alluminio. La discesa è poi proseguita per tutto il 2023, determinando perdite significative. Le prospettive del 2024 sono di una domanda piuttosto debole, in linea con quanto registrato negli ultimi mesi: al momento i segnali che arrivano dai clienti non sono incoraggianti. Una panoramica simile si è verificata per i distributori di rame: il 2023 è stato in calo continuo e ci sono aspettative di un primo trimestre in linea con quanto accaduto negli ultimi dodici mesi.
Per quanto riguarda le ferramenta, infine, nell’ultimo anno il settore ha registrato timidi aumenti rispetto al 2022, soprattutto per quanto riguarda il comparto dei grossisti. Nonostante non si siano verificati i grandi successi registrati in periodo pandemico l’andamento complessivo continua a essere positivo. Per il 2024 ci si aspetta ritmi analoghi a quelli a cui si è assistito negli ultimi dodici mesi e anche per questo settore le tendenze internazionali continueranno a influenzare i ritmi di mercato. Proprio di trend globali e di andamenti economici si parlerà nel corso del Global DIY Summit, l’appuntamento internazionale per chi si occupa di ferramenta e fai da te, che quest’anno si terrà a Roma i prossimi 11, 12 e 13 giugno.
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