‘Innovations’ in arancione: tante novità da B&R
Una sintesi delle tante ‘Innovations’ di B&R: dal recentemente ultimato Orange Lab di Cesate, alle diverse versioni reingegnerizzate dei prodotti per far fronte allo shortage di componenti, per arrivare alla sostenibilità...
Dalla rivista:
Automazione Oggi
Un nuovo logo, più snello, dove l’arancione lascia spazio al bianco; una maggiore presenza agli eventi di settore, a cominciare dalla prossima SPS Italia, dove lo stand B&R sarà ben visibile nel District 4.0, per parlare di meccatronica; una comunicazione più diretta, per esempio quella dei brevi video #automationbreak, 8 episodi di ‘vita d’azienda’ pubblicati sul canale youtube aziendale. Sono queste solo alcune delle ‘Innovations’ – non a caso è questo il nome scelto per il nuovo catalogo – ovvero le novità presentate da B&R alla stampa durante la visita alla – ‘ca va sans dire’ – nuova sede di Cesate, in provincia di Milano, su un un’area di proprietà: “La realizzazione del primo edificio è partita nel 2018; l’azienda era cresciuta molto e avevamo bisogno di spazio” racconta Marzio Grattieri, managing director di B&R Italia.
“Poi siamo partiti con la seconda palazzina, ma nel 2020, a causa della pandemia, il progetto si è fermato ed è toccata a me, nel 2021, la decisione di riprenderlo, nonostante le incertezze fossero ancora molte. I lavori sono ripresi nella primavera del 2021 e alla fine dell’estate del 2022, superate le difficoltà legate alle consegne e alla scarsità degli approvvigionamenti, è nato l’Orange Lab, uno spazio a disposizione dei clienti, per fare test, completo di showroom, zona training e spazio eventi” ha sintetizzato il direttore. “Sono in questa azienda da 33 anni e ora, guardandomi indietro, non posso che essere orgoglioso di questo risultato, che segna un’ulteriore tappa del percorso di innovazione, anche e soprattutto tecnologica, che da sempre ci contraddistingue”. Le novità, infatti, non mancano nemmeno sotto il profilo dei prodotti…
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Un portafoglio completo
Considerando le aree di mercato, nel 2022 le vendite di prodotti B&R hanno mostrato una distribuzione omogenea: 40% motion, 38% controllo, 22% panel ed HMI, a conferma del fatto che non si vendono tanto singoli componenti, bensì soluzioni complete. Il portafoglio prodotti è bilanciato e molto completo, in quanto comprende dai PLC agli I/O, con safety integrata, motion, HMI, pannelli e controller. A questi si aggiungono soluzioni meccatroniche che integrano trak, robot e visione, sullo stesso bus di comunicazione. Il portafoglio include soluzioni a levitazione magnetica, come la famiglia Acopos, che ben di sposano con la robotica di ABB e con le soluzioni portate dall’acquisizione di Codian.
Infine, Automation Studio è un tool di sviluppo, programmazione, simulazione e test per tutti i prodotti B&R, che consente una vera automazione integrata, dove tutti i sistemi interloquiscono fra di loro nello stesso ambiente.
Meccatronica avanzata
Si chiama Acopos 6D la soluzione motion a levitazione magnetica di B&R, che consente di creare macchine modulari per la ‘customizzazione di massa’, ovvero la lavorazione di quantità di limitate di prodotto, fino al batch singolo, con una personalizzazione spinta, con tempi e costi da produzione di massa. La maggiore richiesta di prodotti personalizzati è legata all’esplosione dell’e-commerce, settore in forte crescita. Si punta quindi a produrre quello che serve, in tempo reale, limitando gli stock a magazzino e riducendo lo spreco di risorse, in modo quindi più virtuoso e sostenibile.
Quello della personalizzazione, del resto, è un trend ormai assodato, non un semplice capriccio, e in alcuni ambiti una vera necessaria. Si pensi, per esempio, al medicale, dove i prodotti vanno realizzati ad personam, oppure all’automatizzazione di processi manuali o artigianali, o ancora a Paesi dove sono molto aumentati i costi della manodopera, per esempio la Cina, per cui ora le aziende puntano sull’automazione dei processi.
Per arrivare a questo occorre dotarsi di architetture modulari e velocemente riprogrammabili. Un esempio di questa tipologia di linea viene dalla collaborazione fra B&R e la giapponese Kao per creare un nuovo filone di linee modulari, in grado di lavorare prodotti diversi tra di loro, in volumi anche elevati – si arriva fino a 1.200 bottiglie al minuto. Un altro esempio di utilizzo avanzato della meccatronica viene dalla lavorazione di tappi per bottiglie per il settore cosmetico: sullo shuttle Acopos vengono trasportati sia i prodotti da realizzare, sia i componenti per l’assemblaggio; lo shuttle si ferma solo nelle stazioni che concorrono alla realizzazione dello specifico prodotto. In altri contesti viaggiano su shuttle diversi i semilavorati e i componenti, mentre alcune lavorazioni richiedono che sia lo shuttle a muoversi – ha 6 gradi di libertà – movimentando il prodotto in base alla lavorazione da effettuare.
Aumento degli ordini, shortage e produttività
“Se guardiamo l’andamento delle vendite dei prodotti B&R degli ultimi 10 anni, dal 2011 al 2022, notiamo una crescita a doppia cifra, che si è consolidata anno su anno, con percentuali superiori a quelle del mercato di riferimento, a riprova del fatto che siamo riusciti a erodere quote di mercato dai concorrenti” spiega Carlo Cuppini, sales manager di B&R Italia. “Abbiamo registrato una flessione nelle vendite durante il periodo del Covid, e per la seguente crisi dei semiconduttori e i problemi legati alla supply chain, che hanno creato difficoltà all’intero settore, minando alla base la fornitura di componenti necessari per realizzare alcuni nostri prodotti. Oggi però vediamo che vendite e consegne sono in ripresa, superando addirittura i volumi pre-crisi. Si è però creata una forbice fra gli ordini e le consegne – quindi il fatturato – che in passato non esisteva. La questione riguarda l’intero settore, ma la nostra azienda ne è stata maggiormente impattata in quanto siamo cresciuti davvero molto sul mercato” ha sottolineato il manager.
“Per questo ci siamo attivamente mossi per trovare il modo di rispondere al più presto alle esigenze dei clienti, senza ‘stare ad aspettare’. Di fronte alla scarsità dei componenti disponibili sul mercato abbiamo deciso di puntare sul re-design delle soluzioni e sulla creazione di versioni alternative, in base alle tipologie di chip via via disponibili (i più sofisticati, di più recente immissione sul mercato, sono spesso stati i primi la cui produzione veniva sospesa a favore di versioni più datate e per questo maggiormente richieste sul mercato)”.
Ha quindi proseguito Cuppini: “È stato uno sforzo considerevole se si considera che abbiamo un portafoglio di circa 4.000 prodotti. Il lavoro più complesso è stato quello di certificazione e testing, per garantire la compatibilità con versioni precedenti o alternative. La certificazione è particolarmente complessa per i componenti motion e safety, per i quali occorre l’approvazione di enti terzi riconosciuti. D’altra parte, a volte nella riprogettazione siamo riusciti a ottenere dei vantaggi prestazionali. B&R ha inoltre deciso di continuare a testare il 100% dei prodotti, per garantirne l’elevata qualità, alla quale non poteva rinunciare. Una seconda strategia è stata cercare fornitori alternativi, affidandosi anche a dei broker” ha spiegato Cuppini.
“Abbiamo aperto degli uffici in Cina per essere più vicini ai produttori, per non perdere nessuna opportunità, e abbiamo cercato di concordare gli acquisti con ABB, in modo da avere volumi più alti e trattamenti di maggior favore. Un altro aspetto ha riguardato il magazzino, per tenere i chip reperibili a stock, con un investimento di 400 milioni di euro. Risolto o quasi il problema dello shortage, ci siamo concentrati sulla produttività: oggi gli approvvigionamenti si sono in parte stabilizzati, è dunque fondamentale fronteggiare i colli di bottiglia legati alla produzione per smaltire velocemente il back log accumulato. Per questo abbiamo puntato sull’automazione, realizzando a Eggelsberg, in Austria, un nuovo campus con un investimento di 200 milioni di euro, mentre altri 25 milioni di euro sono stati investiti nella creazione di nuove linee e nell’assunzione degli operatori”.
Attualmente, a fronte di un andamento delle vendite da dicembre 2021 a novembre 2022 in forte crescita in termini di fatturato, il trend delle consegne si sta normalizzando, indicando una veloce tendenza allo smaltimento degli ordini pregressi.
Parliamo di sostenibilità
“B&R è attiva su diversi fronti per quanto concerne la sostenibilità” ha spiegato Cuppini. “Abbiamo introdotto l’utilizzo di materiali green nell’elettronica di potenza, impiegando per esempio il nitruro di gallio come semiconduttore per il mosfet: la potenza in uscita è molto elevata, ma il componente si scalda poco, quindi si ottiene una maggiore efficienza. Essendo più piccolo e leggero, permette una maggiore miniaturizzazione e una conseguente maggiore efficienza a livello energetico e di prestazioni.
Passando ai motori, abbiamo integrato direttamente il riduttore sul motore, senza collettore nel mezzo, il che rende il componente più leggero, il 20% più dinamico e più corto, con una riduzione del consumo energetico. Si parla di sostenibilità anche a livello di potting: viene impiegata una resina che permette di minimizzare le perdite” ha esemplificato Cuppini.
Anche in questo contesto, dunque, l’innovazione non manca. È del resto il ‘componente’ più importante, di cui i produttori non possono fare a meno: “Se in passato l’innovazione era trainata dai costruttori di macchine, che chiedevano determinate soluzioni tecnologiche al fornitore, oggi sono i grandi end user a cercare la novità e imporla poi anche al costruttore di macchina” ha concluso Grattieri. “Il brand è diventato meno importante, soprattutto a vantaggio dei ‘piccoli’, che prima si scontravano a volte con problemi ‘di capitolato’. Oggi si guarda molto di più alla tecnologia e alla sua evoluzione: l’innovazione sarà sempre più irrinunciabile”.
Ilaria De Poli @depoli_ilaria
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