I primi quarant’anni di Allen Bradley in Italia

Pubblicato il 17 ottobre 2022

In concomitanza con la data della scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo, Allen Bradley scopriva l’Italia con l’apertura a Milano, il 12 ottobre del 1982, della prima sede italiana dell’omonima e storica azienda statunitense, fondata nel 1903 a Milwaukee (Wisconsin) per volontà di Lynde Bradley e Stanton Allen.

La storia italiana di quella che oggi, dopo l’acquisizione avvenuta nel 1985, è nota come Rockwell Automation, azienda di riferimento nell’automazione industriale e nella digital trasformation, inizia in piccolo appartamento al 70 di corso Garibaldi a Milano, con sei dipendenti. Nel corso degli anni si sono susseguiti diversi spostamenti in varie zone di Milano, così come aperture in altre città italiane come Torino, Bologna, Genova, Firenze, Padova, Roma e Napoli motivati dalla necessità di spazi più adeguati all’incremento del numero dei dipendenti e del business.

A queste esigenze, ultimamente si sono aggiunti anche l’attenzione all’ambiente e l’impatto che una sede di lavoro innovativa e confortevole riveste sul benessere delle persone. Caratteristiche che si ritrovano negli attuali uffici di Milano, al 13/a di via Ludovico di Breme, completamente rinnovati e all’insegna di un approccio green con l’applicazione di elevati standard di efficienza energetica e di ecosostenibilità.

Sono passati 40 anni da quel giorno che, oltre a segnare l’inizio di un percorso di crescita aziendale, rappresenta una pietra miliare nella cultura industriale italiana. Con Allen Bradley, pioniere del moderno PLC, arriva in Italia il concetto di controllore logico programmabile e si iniziano a sviluppare quei sistemi sempre più complessi di automazione industriale che oggi costituiscono la risposta perfetta ai paradigmi della fabbrica intelligente.

“Oltre al ruolo di grande innovatore, ad Allen Bradley e quindi a Rockwell Automation, va anche riconosciuto il merito di aver avuto un importante impatto, culturale e tecnologico, sul business del nostro Paese” commenta Fabrizio Scovenna, Managing Director di Rockwell Automation Italia. “Da quarant’anni aiutiamo i nostri clienti, siano essi costruttori di macchine o end user, a far fronte con successo alle sfide dei più importanti mercati esteri che rappresentano una percentuale significativa del loro fatturato”.

“E lo facciamo grazie alle nostre tecnologie e servizi all’avanguardia, al supporto a livello globale e alla competenza sulla normativa di sicurezza delle macchine” continua Scovenna. “A tal proposito vorrei ringraziare tutte le persone che hanno fatto o fanno parte del team Italia per aver contributo alla crescita di Rockwell Automation e, nel contempo, vorrei estendere il ringraziamento anche ai nostri clienti che continuano a riporre fiducia in noi” conclude Fabrizio Scovenna.



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