NI aggiorna i gioielli di famiglia: LabVIEW e PXI

Dalla rivista:
Automazione Oggi

 
Pubblicato il 17 ottobre 2002

Quest’anno le novità annunciate hanno riguardato soprattutto LabVIEW (di cui è stata anticipata anche l’attesa versione FPGA) e le soluzioni PXI

Grandi novità da Austin, Texas, dove si è svolta recentemente l’ottava edizione di NIWeek, la conferenza che National Instruments dedica annualmente a clienti e sviluppatori per illustrare loro il proprio portafoglio di tecnologie e prodotti. Oggi, NIWeek è diventato il principale evento mondiale sulla strumentazione virtuale e, dal 14 al 16 Agosto, è stato un susseguirsi ininterrotto di sessioni tecniche interattive, training pratico e seminari, nella cornice di una mostra sulle più recenti tecnologie di rete e informatiche per la misura e l’automazione. Tecnologie che permettono di creare in modo economico ed efficiente soluzioni avanzate di test, monitoraggio e controllo, utilizzabili in tutte le fasi del ciclo di produzione: dalla progettazione, alla fabbricazione, alla calibrazione. NIWeek 2002 ha richiamato 1479 visitatori (sono stati 1055 nel 2001) ed ha accolto nella sua area espositiva ben 88 aziende internazionali, in rappresentanza di un’ampia varietà di settori come quelli automotive, dell’elettronica di consumo e aerospaziale.

Strumentazione virtuale

NIWeek 2002 ha offerto a James Truchard, Presidente e CEO di National Instruments, l’occasione per fare il punto sul futuro della strumentazione virtuale. “Oggi più che mai, i risparmi e gli incrementi di produttività offerti dalla strumentazione virtuale contribuiscono a soddisfare i sempre più stretti budget di tempo ed economici,” egli ha affermato. Truchard ha quindi evidenziato i prodotti e le tecnologie di nuova introduzione che rispecchiano la visione di strumentazione virtuale National Instruments. In particolare, egli ha sottolineato come l’abbondanza di potenza elaborativa nei PC e i progressi nelle altre tecnologie commerciali stiano rendendo la strumentazione virtuale l’approccio ideale per i moderni sistemi di test. “La strumentazione virtuale si è evoluta al punto che oggi è possibile raggiungere o addirittura superare le capacità dei sistemi di misura tradizionali,” ha affermato Truchard. “Inoltre, sfruttando i continui progressi delle tecnologie commerciali, la strumentazione virtuale sta entrando in aree applicative che fino a pochi anni fa erano il dominio di soluzioni proprietarie.” Per esemplificare questo trend, Truchard ha citato due nuovi strumenti modulari che l’azienda ha introdotto in occasione di NIWeek 2002: il FlexDMM a 6 1/2 digit PXI-4070 e l’analizzatore di segnali RF da 2,7 GHz PXI-5660. “Questi nuovi prodotti dimostrano come stiamo ampliando la portata della strumentazione virtuale sfruttando la potenza del PC,” ha sottolineato Truchard. “Qualcuno afferma che stiamo entrando nell’era post-PC, ma credo che ciò sia come affermare che esiste un’era post-automobile. Al contrario, la nostra azienda continua a modellare il futuro della misura e dell’automazione, introducendo nuovi modi, più produttivi, per sfruttare le crescenti prestazioni della tecnologia PC.”

Un ambiente di sviluppo strategico

Truchard ha discusso anche una roadmap volta a spingere l’uso di strumentazione virtuale basata su LabVIEW nell’intero processo di progettazione sistemistica. Oggi gli ingegneri possono introdurre nuovi prodotti sul mercato in modo sempre più veloce utilizzando LabVIEW non solo per testare i prodotti terminati, ma anche per integrare misure reali nelle fasi di simulazione e modellazione dei progetti. Dalla definizione dei primi prototipi alla fabbricazione del prodotto finale, la progettazione e il test basati su strumentazione virtuale stanno rivoluzionando l’intero flusso di progettazione. “Decine di migliaia di ingegneri utilizzano LabVIEW per progettare e sviluppare i loro strumenti custom, grazie all’enorme produttività offerta dall’intuitivo paradigma grafico di LabVIEW”, ha affermato Truchard. “Stiamo ora aggiungendo alla ‘piattaforma base’ dei nuovi tool sofisticati per rispondere in modo più completo alle esigenze dei progettisti di misure più strettamente integrate con i tool utilizzati per la progettazione di sistemi.” Truchard ha evidenziato le iniziative volte a potenziare la funzionalità di LabVIEW nei campi della matematica, della simulazione e del controllo, della generazione di codice embedded, nonché del timing e della schedulazione avanzati. National Instruments sta inoltre lavorando con numerosi fornitori di software di progettazione per migliorare l’interazione fra LabVIEW e molti tool software di ampia diffusione per CAD/CAE meccanico, automazione della progettazione elettronica, modellazione matematica e simulazione elettromeccanica.
“Da quasi 15 anni National Instruments sta sviluppando costantemente LabVIEW per renderlo ambiente software più facile da usare e affidabile per creare applicazioni di automazione e misura basate su PC,” ha sottolineato Truchard. “LabVIEW è così diventato l’ambiente di programmazione standard usato da migliaia di tecnici e ricercatori in tutto il mondo.”

LabVIEW FPGA

Nell’ambito del suo intervento, Truchard ha poi parlato dello sviluppo di LabVIEW FPGA, un modulo plug-in ormai in fase di prototipazione per l’ambiente di sviluppo grafico di National Instruments. Appena disponibile, il nuovo modulo espanderà la gamma di applicazioni che si possono risolvere mediante strumentazione virtuale. Così come la produttività di LabVIEW rivoluziona la strumentazione con strumenti definiti dall’utente, LabVIEW FPGA permette di creare hardware definito dall’utente per un ampio spettro di applicazioni, che possono beneficiare di logica hardware custom ad alta velocità e sistemi real-time a stretta integrazione. In prima istanza, LabVIEW FPGA si comporterà come un dispositivo di I/O riconfigurabile, permettendo di costruire sistemi di test sofisticati basati su software e hardware di serie e in grado di integrare nella stessa piattaforma sia il test, sia il controllo real-time. “I nostri tecnici hanno dimostrato che gli schemi a blocchi LabVIEW possono essere eseguiti su un FPGA in stretta relazione con gli I/O reali e a una velocità fino a 80 volte maggiore di quella raggiungibile in precedenza,” ha concluso Truchard. La commercializzazione della tecnologia LabVIEW FPGA dovrebbe essere rilasciata nel 2003.