Ricerca Reply: il lavoro ibrido non è una moda passeggera
![](https://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2021/11/row-img-2-300x337.jpeg)
Maggiore produttività e collaborazione evoluta sono solo una parte dei vantaggi derivanti dai nuovi modelli di lavoro ibridi che saranno presto la nuova normalità aziendale. Ciò è quanto emerge dalla nuova ricerca Hybrid Work realizzata da Reply grazie a Trend Sonar, la piattaforma proprietaria di rilevamento e monitoraggio delle tendenze basata su Intelligenza Artificiale, e con il supporto di PAC (Teknowlogy Group).
In particolare, la ricerca ha stimato i principali trend di mercato in base ad analisi di studi di settore ed evidenze raccolte presso i clienti Reply. Sono quindi stati confrontati i dati di due diversi cluster di Paesi: gli “Europe-5” (Italia, Germania, Francia, Paesi Bassi, Belgio) e i “Big-5” (USA, Regno Unito, Brasile, Cina, India) al fine di comprendere la maturità del mercato, dopo un anno e mezzo di pandemia.
Popolare, efficace e performante è come le aziende che hanno accelerato la loro trasformazione digitale a causa dell’emergenza sanitara definiscono, oggi, il modello hybrid work, e anche il motivo per cui non si tornerà più indietro.
Al netto infatti di alcuni limiti legati alla collaborazione a distanza, che l’innovazione tecnologica tenderà sempre di più a rendere minimi, la nuova normalità non prevede il ritorno a tempo pieno in luoghi di lavoro fisici come prima, ma piuttosto maggiore flessibilità e paradigmi di lavoro ibridi. Questo approccio rivoluzionerà il design degli uffici, la cultura aziendale e l’esperienza dei dipendenti: a beneficiarne saranno sia gli impiegati (maggiore equilibrio tra lavoro e vita privata, maggiore efficienza sul lavoro), sia le aziende (spazi d’ufficio più piccoli, orari di lavoro flessibili, assunzione di talenti senza necessità di relocation).
“Il digitale e la tecnologia hanno rimodellato il futuro dell’employee experience. A seconda del contesto lavorativo in cui ci si trova, sia esso un ufficio o una fabbrica, il lavoro ibrido sarà sempre più caratterizzato dal supporto e dalla collaborazione di software o hardware basati sull’intelligenza artificiale, facilitati anche dal fatto che una maggiore alfabetizzazione sui dati e una propensione alla digitalizzazione non saranno appannaggio solo degli sviluppatori, ma fondamentali per tutta la forza lavoro”, dichiara in una nota Filippo Rizzante, CTO di Reply. “Il passaggio a modelli di lavoro a distanza e flessibili rimarrà in una certa misura permanente e la nuova cultura aziendale dovrà accogliere la dimensione digitale come parte integrante delle routine di lavoro quotidiane, facilitando le connessioni sociali e la comunicazione anche a distanza. Temi come la sostenibilità e il benessere dei dipendenti saranno sempre più parte integrante del DNA di una azienda”.
Per abilitare lo scenario dell’hybrid work, le informazioni devono essere accessibili nel cloud e la collaborazione deve essere possibile senza soluzione di continuità e istantaneamente con gli strumenti più adatti a ogni attività. A livello infrastrutturale, il cloud computing non è solo un’opzione, ma sta diventando lo standard che sta spingendo le architetture ibride, tanto che la spesa per le tecnologie di cloud pubblico e privato rappresenta già più della metà della spesa infrastrutturale globale e raggiungerà i due terzi entro il 2024.
Questa accelerazione e migrazione alimenta anche gli investimenti in strumenti di produttività sempre più basati sul cloud e tecnologie intelligenti, tant’è che lo studio di Reply evidenzia che tra i Paesi Europe-5 si prevede che tale mercato potrà raggiungere i 7,6 miliardi di euro entro il 2025. La spinta verso il cloud computing guiderà il mercato anche dei Paesi che compongono il cluster Big-5, che raggiungeranno invece un mercato di 36 miliardi.
Un altro trend che la ricerca di Reply evidenzia è la diffusione dell’hyperautomation: basata anch’essa sull’intelligenza artificiale, applica l’automazione anche ad attività a valore. Si prevede che quasi la metà delle più grandi aziende globali supporterà i lavoratori con tecnologie intelligenti progettate per aiutare le interazioni complesse entro il 2025.
Anche la cybersecurity rientra tra le principali tecnologie abilitanti del lavoro ibrido, proprio perché uno dei più grandi ostacoli dell’hybrid work è la possibile vulnerabilità delle reti aziendali. Per questa ragione la sicurezza è una delle maggiori aree di investimento del 2021 e non sarà un trend di breve durata. Si stima ad esempio che entro il 2025 il mercato dell’end-user device security, ovvero delle soluzioni di sicurezza per pc, smartphone, tablet, e altri dispositivi aziendali, crescerà del 45% tra i Big-5 e del 34% tra gli Europe-5.
Una forte attenzione alla sostenibilità accompagna il modello dell’Hybrid Work: dalla ricerca di Reply emerge che la forza lavoro, in particolare le nuove generazioni, è alla ricerca di aziende che operino con uno scopo, che agiscano in modo responsabile e sostenibile dal punto di vista ambientale e che abbiano il coraggio di prendere posizione nei dibattiti sociali e culturali con standard e termini ESG aziendali chiari e misurabili. Parlando di benessere della forza lavoro, la salute mentale e la qualità della vita stanno acquisendo sempre più rilevanza nel contesto lavorativo ibrido, accanto alla sicurezza fisica.
Il lavoro ibrido è diventato un fattore essenziale per trattenere talenti e contrastare il fenomeno della great resignation, con quasi la metà degli under 35 che, secondo dati globali, sta pensando di lasciare il proprio lavoro qualora fosse costretto a tornare a lavorare in ufficio a tempo pieno. Man mano che il panorama aziendale cambia, le aziende devono migliorare le competenze esistenti, rendendo fondamentale l’accesso a piattaforme di formazione a distanza, tanto che si stima che la spesa dei Big-5 per le learning platform aumenterà del 48% entro il 2025, raggiungendo i 16 miliardi di Euro, mentre tra gli Europe-5 si raggiungeranno i 2 miliardi.
Contenuti correlati
-
AI in simulazione e HPC con Altair al Farnborough Airshow 2024
Altair porta in mostra le ultime innovazioni nel campo della simulazione ingegneristica, dell’intelligenza artificiale (AI) e del calcolo ad alte prestazioni (HPC) al Farnborough International Airshow 2024, in programma dal 22 al 26 luglio presso il Farnborough...
-
InnoTrans 2024: Moxa presenta le soluzioni di comunicazione ed elaborazione dati con protezione
Moxa, fornitore di soluzioni di comunicazione basate su IP, si presenterà a InnoTrans 2024 nello stand 550 del padiglione 4.1 ispirandosi al tema “Forging Mobility Ahead” (definire lo sviluppo futuro della mobilità). L’azienda presenterà il primo router...
-
Giochi olimpici di Parigi 2024: il fattore sicurezza
Dopo la conclusione dei campionati europei di calcio ‘Euro 2024’, l’attenzione degli appassionati di sport è ora rivolta ai Giochi Olimpici di Parigi di quest’estate, uno dei più grandi palcoscenici del mondo che proprio per questo è...
-
Un podcast innovazione e AI nell’industria manifatturiera
A fine 2023 Google ha presentato GNoMe, un’intelligenza artificiale specializzata nello scoprire nuovi materiali: ne ha trovati 2.2 milioni, di cui 380.000 considerati stabili, un bel passo in avanti se si considera che fino a quella data...
-
La regolamentazione sull’AI: la visione di Appian
L’Europa si è posta all’avanguardia nella regolamentazione sull’AI grazie all’EU AI Act, la prima legge di questo tipo al mondo completa e approvata all’unanimità dagli Stati membri dell’UE il 21 maggio 2024. All’interno del quadro normativo dell’UE...
-
Security Summit sbarca a Cagliari
L’innovazione digitale è certamente motore di sviluppo per il settore turistico alberghiero, così come può avere enormi potenzialità per le piccole e medie imprese del Made in Italy; imprescindibile è, tuttavia, la consapevolezza dei rischi cyber che...
-
Droni, automazione e intelligenza artificiale: Inspire sviluppa la piattaforma per il monitoraggio degli incendi
Nelle attività di spegnimento di un incendio boschivo, la Protezione civile e i Vigili del fuoco si trovano frequentemente a dover affrontare la riaccensione di fuochi da punti caldi considerati già spenti, soprattutto durante la notte quando...
-
Uno sguardo al futuro del settore dell’automotive
Intelligenza artificiale, Infotainment e Adas richiedono diversi tipi di chip in grado di fornire le prestazioni di calcolo e l’adattabilità che sono essenziali per l’innovazione automobilistica. AMD propone dei semiconduttori che consentono di implementare l’AI a livello...
-
Innovazione e intelligenza artificiale on-device alla base della competitività
Il fondamento strategico del Gruppo Keba, ovvero la diversificazione del business in vari mercati e settori, si è dimostrato ancora una volta una base solida e stabile per l’azienda. Con 26 filiali in 16 paesi e siti...
-
Controllo di qualità AI con il sensore di visione Sick Inspector 83x
Con il sensore di visione 2D Inspector83x Sick ha reso possibile l’esecuzione di ispezioni con Intelligenza Artificiale per le comuni attività di ispezione in linea nella produzione ad alta velocità. La capacità di apprendimento senza stress di...