Compete: il progetto di formazione per il settore elettromagnetico
Far fronte alle richieste di competenze scientifiche e tecniche di alto livello da parte dell’industria e la formazione delle figure che dovrebbero avere tali competenze per il settore elettromagnetico: è l’obiettivo del progetto Compete – “Computationally Empowered Electromagnetic Industrial Talents” che, grazie al finanziamento come European Industrial Doctoral, darà la possibilità a cinque giovani ricercatori di sviluppare, attraverso un training, un progetto di ricerca individuale presso la Scuola di Dottorato del Politecnico di Torino, sotto la supervisione congiunta dell’Ateneo e del partner industriale Thales, gruppo multinazionale che opera nell’alta tecnologia per i settori dell’aerospazio, dei trasporti, della difesa e della cybersecurity.
Il progetto individuale di ciascun ricercatore sarà altamente multidisciplinare: includerà elementi di ingegneria elettromagnetica avanzata, matematica applicata e sistemi computazionali ad alto rendimento che, con la doppia supervisione inter-settoriale, genereranno risultati impattanti non solo sulla comunità scientifica e industriale dell’elettromagnetismo computazionale ma anche su una comunità scientifica di più ampio raggio. In questo particolare settore industriale, infatti, le simulazioni e le tecniche computazionali di modellizzazione multiscala e funzionanti in un ampio spettro sono di fondamentale importanza per le applicazioni d’avanguardia: in questa prospettiva il progetto Compete svilupperà nuove tecnologie di livello industriale, tecnologie di modellizzazione e predizione numerica per rispondere alle sfide del design innovativo.
“Siamo molto soddisfatti per il supporto che l’Unione Europea ha deciso di dare al nostro progetto: sarà un’opportunità importante per i giovani ricercatori coinvolti che potranno far ricerca in stretta collaborazione con una grande azienda multinazionale con il costante supporto scientifico e la tradizione politecnica di una grande scuola di ingegneria come la nostra” dichiara Francesco Andriulli, coordinatore del progetto e docente presso il Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni del Politecnico di Torino.
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