Macchine utensili: si vede la luce alla fine del tunnel
Durante l'Assemblea Generale Cecimo tenutasi online sono emerse stime positive sulla ripartenza della domanda di macchine utensili
Durante l’ultima Assemblea Generale Cecimo, tenutasi online, sono emerse stime positive sulla ripartenza della domanda di macchina utensile: la crescita attesa degli investimenti insieme al Recovery Fund europeo stanno generando un clima positivo per l’industria della macchina utensile. L’assemblea generale ha dibattuto anche sul futuro dell’infrastruttura dati europea, focalizzandosi sulla questione dei dati in ambito manifatturiero.
La pandemia portata dal Covid-19 ha avuto un impatto pesante su svariati comparti industriali e quello delle macchine utensili non ha fatto eccezione. Non possiamo nasconderci il fatto che il ritorno a livelli pre-crisi arriverà per molti probabilmente fra anni. Tuttavia, dopo un anno molto sfidante come quello trascorso, l’industria europea della macchina utensile già intravede una luce alla fine del tunnel. Le statistiche economiche suggeriscono una ripartenza decisa del mercato della macchina utensile in zona EU, punto di partenza per una solida crescita nel 2021 nelle maggiori zone geografiche.
Come ha dichiarato il presidente di Cecimo, Hans-Martin Schneeberger, durante il suo discorso introduttivo, la resilienza e la ripartenza del settore “saranno i temi centrali dell’Assemblea Generale di quest’anno. Cecimo guarda al futuro con positività e spera che le sue industrie escano dalla crisi più resilienti e forti di prima”.
Risulti economici e prospettive
I dati economici raccolti dalle strutture di Cecimo e abbondantemente discusse durante l’anno negli incontri del Comitato Economico rafforzano l’idea di un veloce ritorno ai livelli pre-pandemici. I risultati del Cecimo Business Climat Barometer e le risposte dai soci Cecimo evidenziano un clima d’affari positivo e livello di operatività, per molti, al di sopra del 70% (aprile-maggio 2021).
Con una crescita del 4% in entrambe le regioni, EU ed EZ, nel quarto trimestre 2020 e dell’1% nel primo trimestre 2020, l’Indice di Produzione Industriale (Industrial Production Index) ha raggiunto i livelli pre-crisi, visti nel trimestre finale del 2019.
Sulla base dei dati ricavati da indagini interne, si nota un chiaro declino in termini di produzione nella prima metà del 2020. La produzione totale di Cecimo nel 2020 è scesa del 26,7% rispetto ai livelli del 2019. Con un risultato di 19,9 miliardi di euro, però, Cecimo continua a detenere una posizione di vertice nel mercato globale della macchina utensile con il 33% delle quote alla fine del 2020 e le cifre previsionali per il primo trimestre 2021 sono ottimistiche, in quanto gli ordinativi di macchine utensili sono aumentati del 5% rispetto al precedente trimestre e sono più alte del 7% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Per quanto concerne le previsioni, questo lo scenario sulla base dei dati Oxford Economics di Aprile 2021: per il GDP (Gross Domestic Product) globale è atteso un rimbalzo del 6% nel 2021 supportato dal successo sono i vaccini e dall’ampio pacchetto di stimoli fiscali varato negli Stati Uniti. La domanda globale di macchine utensili dovrebbe avere una crescita del 15% nel 2021 e del 7,5% nel 2022.
Ci si aspetta che l’utilizzo in Europa di macchine utensili torni sui livelli pre-crisi entro il 2022, sebbene ulteriori misure restrittive nel primo trimestre 2021 e una nuova crescita del numero dei contagi, soprattutto in Europa, potrebbero ritardare la ripartenza.
Per quanto concerne i settori, la ripartenza più lenta è attesa nell’ambito dell’industria aerospaziale. Oxford Economics stima una crescita del business nell’area-Euro sostanzialmente accelerata a partire dal secondo trimestre, non appena la mobilità comincerà a tornare alla normalità. Ci si aspetta che il GDP dell’euro-zona cresca del 4,2% nel 2021 e del 4,7% nel 2022 con un ritorno ai livelli pre-crisi nel 2022. I volumi di export dovrebbero avere un rimbalzo del 7,9% nel 2021 seguiti da un aumento del 6,7% nel 2022.
Filip Geerts, Direttore Generale di Cecimo, ha sottolineato come, considerando l’aria di positività che si respira, le previsioni sugli ordini di macchine utensili e la crescita attesa dei consumi, vi siano tutte le condizioni per un’ottima riuscita di EMO Milano, fiera organizzata da Ucimu-Sistemi per Produrre. I Governi degli Stati dovrebbero ora implementare Piani Nazionali tali da assicurare che le aziende del comparto rimangano competitive sul lungo termine.
Le relazioni commerciali a livello globale e la penuria di materie prime e di prodotti semi-lavorati sono certamente le prossime sfide da affrontare. Rispetto a questo, Schneeberger ha affermato come i fondi stanziati per stimolare la crescita debbano venire in aiuto anche dei produttori di macchine utensili spingendoli verso la transizione e il miglioramento della produttività.
Sebbene ci si stia avviando a un periodo di sfide, l’industria della macchina utensile europea deve uscire da queste crisi più forte e tecnologicamente superiore in modo da rimanere al vertice a livello globale. Occorre operare insieme ai Governi per costruire catene della valore più resilienti e stabili, tali da proteggere le aziende manifatturiere europee. “Chiediamo loro di supportare e accelerare la ripartenza dei settori industriali più vulnerabili” ha detto Marcus Burton, presidente dell’Economic Committee di Cecimo.
I dati dell’industria
I dati dell’industria nascono enormi potenzialità in grado di generare grandi benefici per l’industria manifatturiera. Il successo del settore manifatturiero è profondamente legato alla condivisione dei dati e all’interoperabilità e disponibilità lungo la UE. La sessione centrale dell’Assemblea Generale di Cecimo si è dunque focalizzata sul futuro dell’infrastruttura dati europea in particolare sullo spazio dei dati del manifatturiero e sul ruolo degli standard per rendere possibile l’interoperabilità, nonché sulla fiducia nel mercato e nel suo contributo perché si crei una legislazione che sia ‘amica dell’innovazione’.
In questo contesto ha preso la parola Thomas Hahn, VP di GAIA-X e presidente di BDVA. Secondo Hahn, i fornitori di componenti industriali e macchine oggi operano in un ambiente che si evolve velocemente e in un mercato sfidante. Per essere competitivi offrono sempre nuovi servizi digitali, in modo da aprire nuove linee di business, fidelizzare il cliente e ottimizzare i prodotti stessi e il loro valore. Un buon esempio di questo, familiare a Cecimo, sta nell’uso crescente dell’ additive manufacturing.
Hahn ha aggiunto anche che la digitalizzazione, specialmente l’uso dei dati e della AI in campo industriale, sono le principali leve da utilizzare per arrivare a questo. L’uso dei dati e la responsabilità e affidabilità della AI in campo industriale saranno l’ago della bilancia del potere in breve tempo. Dunque è cruciale valutare come possiamo affermare ed espandere la posizione europea relativamente a questo, molto velocemente.
“L’Europa può e deve fare da ‘stimolatore cardiaco’, perché in Europa in particolare risiede lo speficico know how in merito e possiamo contare su una rete potente fra SME, grandi aziende, istituti di ricerca sulla tecnologia e Governi. Dal punto di vista dell’industria, abbiamo bisogno di programmi con una corsia preferenziale, per sviluppare queste opportunità. Iniziative come per esempio Industria 4.0, Industrial Data and AI (BDVA) e Gaia-X (Cloud & Edge and Data infrastructure) ci supporteranno nello sviluppo dei nostri business e per generare valore a beneficio dell’intera società” ha concluso Hahn.
Leggi il comunicato originale in inglese
Fonte foto pixabay_jarmoluk
Traduzione a cura della redazione
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