Il decalogo per una corretta ‘cyber hygiene’
Ecco 10 consigli utili da Cisco ai navigatori della rete per non incorrere in brutte sorprese sul tema della sicurezza informatica
Dalla rivista:
Automazione Oggi
Ottobre è stato il ‘Cyber Security Month’, il ‘mese della sicurezza’; una campagna svoltasi a livello mondiale e durata l’intero mese ha avuto l’obiettivo di informare, educare e responsabilizzare le persone sul tema della sicurezza informatica. Ecco qui 10 consigli che secondo Cisco possono aiutare gli utenti della rete a non incorrere in brutte sorprese in tema di security.
1 – Mantieni private le informazioni personali. Nelle mani sbagliate le informazioni di identificazione personale (Personally Identifiable Information), combinate con altri dati personali come la data e il luogo di nascita o il nome della madre da nubile, possono provocare un furto d’identità e aprire le porte del conto in banca o della carta di credito.
2 – Parola d’ordine: cautela. Prestare sempre attenzione alle email, anche se sembrano provenire da una persona conosciuta o da un’azienda di cui ci si fida. Attenzione quindi agli errori grammaticali presenti nel messaggio, alle richieste urgenti o alle proposte esageratamente allettanti: controllare sempre l’indirizzo email del mittente, non fornire mai informazioni personali e fare attenzione ai link sospetti.
3 – Aggiornare regolarmente i software che si utilizzano. Controllare e applicare sempre gli aggiornamenti più recenti. I criminali informatici sono costantemente alla ricerca di un software senza patch: utilizzare un software aggiornato è uno dei modi più efficaci per evitare un attacco. Si possono anche abilitare gli aggiornamenti automatici.
4 – Una password non è per sempre. Tutti utilizziamo decine di password. Un criminale che indovina una sola di queste password può accedere rapidamente a numerose informazioni personali: dati bancari, account social e, addirittura, l’indirizzo di casa. È bene creare password uniche, complesse e conservarle in modo sicuro, ma soprattutto cambiarle spesso. Usare sempre una combinazione di lettere maiuscole e minuscole, di numeri e di simboli e adottare una lunghezza di almeno 12 caratteri.
5 – Meglio abbondare. Utilizzare l’autenticazione multifactor (MFA o 2FA) se possibile. Questa tecnologia verifica l’identità al di là dell’ID utente e della password ed è in grado di bloccare l’accesso in caso una password venga compromessa da un attacco phishing o quando un malintenzionato tenta di accedere a un sistema non consentito.
6 – Gli hacker preferiscono le reti wi-fi pubbliche e gratuite. Non fidarsi mai completamente di una rete wi-fi accessibile pubblicamente. Un hacker può collegarsi e rubare facilmente informazioni personali. Evitare quindi di collegarsi a siti che utilizzano e conservano i dati, come i social media o l’online banking e, se si deve rispondere a una email e non si è a casa, è sempre meglio utilizzare lo smartphone e la sua rete dati.
7 – Attenzione alle tracce. Quando si utilizza un PC pubblico o qualsiasi dispositivo che non è il proprio, è molto facile poter accedere a informazioni personali. Ricordarsi di non salvare mai la password, di uscire dagli account che si sono utilizzati e di cancellare i cookie e la cronologia della navigazione.
8 – Proteggere la propria privacy. Proteggere i propri dati e le informazioni personali facendo sempre attenzione alle impostazioni di privacy e sicurezza sui dispositivi e i servizi online che si utilizzano, per essere sicuri di condividere solo le informazioni necessarie e niente di più.
9 – Controllare con regolarità le app che usano. Spesso non ci si rende nemmeno conto di quali e quante siano le informazioni a cui le app hanno accesso. Prima di scaricare una nuova applicazione prestare molta attenzione ai permessi che vengono richiesti.
10 – Sicuri, insieme. Condividere le conoscenze sulla sicurezza informatica è un dovere di tutti. Spingere la propria famiglia, gli amici e i colleghi a stare al passo con i tempi: la cyber hygiene è un vantaggio per tutti.
Francesco Petruzzi
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