Il valore dei wearable: 54 miliardi di dollari entro il 2023

Grandi opportunità per distributori e rivenditori per offrire alle aziende consulenza, pianificazione, implementazione, formazione e gestione dei servizi

Pubblicato il 22 luglio 2020

In un mondo ormai pervaso dal digitale, un fattore chiave per potenziare l’engagement dei dipendenti, la produttività e l’acquisizione e la conservazione dei talenti è la tecnologia. Secondo il 49% dei millennial, che costituiscono ormai il segmento più rilevante della forza lavoro, la tecnologia può infatti aumentare le opportunità di lavoro. Un esempio di trend tecnologico che sta registrando un aumento nell’adozione, non solo in ambito consumer ma anche aziendale, è il settore dei wearable, come gli smart glass di realtà assistita (AR), che si prevede raggiungerà un valore di 54 miliardi di dollari entro il 2023 e offrirà opportunità significative alle imprese.

Ma secondo dynabook, non saranno solo le aziende a trarre vantaggio dai wearable: il canale è in una posizione privilegiata per capitalizzare questa tendenza di crescita.
Quindi, quali sono le opportunità per i rivenditori quando si tratta di device indossabili? E perché dovrebbero agire ora?

Realtà assistita: un’opportunità unica per il canale
I wearable offrono ai rivenditori la possibilità unica di costruire il proprio ecosistema di prodotti personalizzati destinati a particolari settori industriali. Ad esempio, l’AR, termine che identifica la proiezione di informazioni aggiuntive in forma di diagrammi, testi o video nel campo visivo dell’utente – viene adottata sempre più spesso nei settori che si affidano ai lavoratori in prima linea e sul campo, come ad esempio la gestione dei magazzini, la produzione, la sanità, il settore aerospaziale e automobilistico, per responsabilizzare i lavoratori e razionalizzare i flussi di lavoro. La tecnologia è particolarmente interessante per queste industrie in quanto consente di lavorare a mani libere e potenziare la formazione del dipendente. I rivenditori hanno quindi l’opportunità di ritagliarsi una nicchia di mercato divenendo i provider di riferimento per questi segmenti.

Inoltre, con l’aumento dell’adozione dei wearable, cresce la domanda di consulenza e supporto per l’implementazione, per la formazione e la gestione del ciclo di vita dei dispositivi. I rivenditori possono quindi sviluppare pacchetti end-to-end completi per i clienti che desiderano integrare e servirsi di questa tecnologia. L’implementazione di questi device, soprattutto se implica una revisione completa dei processi tradizionali, può essere complicata per qualsiasi azienda: offrire formazione e supporto rappresenta un plus che il canale può offrire alle imprese per la gestione del cambiamento.

Inoltre, a seguito del deployment, i rivenditori possono rappresentare una risorsa preziosa per le aziende nell’ambito della gestione dei dati. I wearable, infatti, creano grandi quantità di dati in rete che rischiano di generare colli di bottiglia per le aziende che non riescano a scalare in modo efficiente le proprie capacità informatiche per rispondere all’aumento della domanda e alla sempre più intricata arena normativa. Le soluzioni edge forniscono un’opportunità di mercato per i rivenditori, facilitando la raccolta, l’analisi e la ridistribuzione dei dati aziendali in modo rapido e sicuro, scansionando e crittografando le informazioni direttamente all’edge prima di inviarle al core della rete, e consentendo così anche l’identificazione degli attacchi informatici fin dalle prime avvisaglie.

“Per i distributori disposti a entrare nel business dei wearable, le ricompense sono notevoli”, commenta Massimo Arioli, Business Unit Director Italy, Dynabook Europe. “Le aziende aperte al cambiamento guarderanno al canale per consulenza, pianificazione, implementazione, formazione e gestione dei servizi e questo offre ai rivenditori l’opportunità di massimizzare il valore di questa tecnologia”.



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