Usdata smaschera complotto segreto per incastrare gli End User… ..

Dalla rivista:
Automazione Oggi

 
Pubblicato il 18 luglio 2002

La tecnologia Client Builder originariamente appartneneva a un’altra azienda; ma di recente Usdata ha acquisito tutti i diritti ed è proprietaria di questa tecnologia strategica per il futuro dei suoi prodotti Scada. Tra le altre caratteristiche innovative della versione 7.1 troviamo il Branching, che è una tecnologia di parametrizzazione di strutture gerarchiche di dati. Immaginiamo di avere degli oggetti grafici, che possono essere banali o molto complessi. Se si devono manutenere questi oggetti e si vuole accedere ai singoli tag, si può aprire l’oggetto e trovare la lista dei tag, dai quali sono accessibili tutti i dati. Il Branching permette di organizzare i dati stessi in maniera gerarchica, in modo da avere il nome dell’oggetto, seguito dall’eventuale sottogruppo dei dati. Quindi, per cambiare l’indirizzamento dei dati basta semplicemente cambiare il nome degli oggetti. Per esempio, se l’oggetto ‘pippo’ diventa l’oggetto ‘pluto’, tutti i suoi tag vanno a indirizzarsi automaticamente alle nuove referenze, con un evidente vantaggio per gli sviluppatori. Questa nuova tecnologia di Branching darà una marcia in più agli Application Objects, la tecnologia object oriented di FactoryLink. Grazie a questi, lo sviluppatore può predisporre delle classi di oggetti e definire in una sorgente esterna (un foglio Excel, un Database o anche un semplice file ASCII) tutti i parametri delle istanze da utilizzare nell’applicazione. FactoryLink si farà carico della creazione di tutte queste istanze e, in seguito, di mantenere queste istanze aggiornate con le eventuali modifiche dei parametri. Tramite lo strumento Application Object è possibile mantenere l’applicazione senza dover aprire a video l’ambiente dello Scada e scontrarsi magari con un mondo che non si conosce bene; o meglio, questo tipo di intervento è lasciato solo agli esperti che hanno sviluppato e mantengono la libreria degli Application Objects. Grazie a questa tecnologia object oriented, è possibile eseguire il drag and drop di oggetti che possono inglobare altri oggetti fino ad arrivare, al limite, ad avere un Application Object che rappresenta un’intera applicazione: basterà istanziare questo oggetto per generare automaticamente tutta l’applicazione partendo dai dati di configurazione residenti ad esempio su fogli Excel.

Un packaging competitivo per FactoryLink 7.1

Nella preparazione della versione 7.1 si è tenuto conto anche dell’esperienza recepita dal mercato nel lancio delle versioni 7.0 e ++. Si è infatti cercato di realizzare un packaging più competitivo, con particolare attenzione alle taglie delle licenze, alle opzioni incluse e ai prezzi. Mentre il prezzo della versione precedente riflette la strategia client/server, adatta ai clienti di fascia elevata i cui cicli di vendita sono guidati dall’IT, quando ci si rivolge al ‘process engineer’ e all’OEM occorre un approccio diverso. Dall’approccio client/server only si è quindi passati anche all’approccio standalone PC-based. Usdata ha quindi deciso di proporre con la 7.1 un più ampio spettro di taglie di licenze con la filosofia ‘all-in-one’, cioè includendo nella licenza tutte le opzioni che occorrono, un server, un client e i driver. Questo nuovo listino comprende diversi ‘price point’. Per avere un’idea nella figura 6 si può individuare, attraverso il numero di I/O che il progetto deve gestire, il tipo di mercato a cui l’applicazione tipicamente si rivolge. Andando verso il basso, in particolare, si passa da un approccio client/server a un approccio distributed application, basato su macchine stand-alone distribuite in rete. Verso l’alto, invece, vi sono applicazioni client/server con server ridondati e client. Nella parte alta, troviamo normalmente fornitori che offrono soluzioni ‘chiavi in mano’, con clienti come plant manager, ingegneri di produzione, ecc. Nella parte bassa vi sono invece OEM e costruttori di macchine. Con questa nuova struttura di offerta, FactoryLink offrirà prezzi competitivi su un vasto spettro di applicazioni.

Un’altra novità è l’introduzione del concetto di CAL (Client Access Licence) Stand Alone per il mercato OEM. Nel mercato low end, esiste infatti l’esigenza di avere solo un’interfaccia grafica, alla quale si possono aggiungere degli script in Visual Basic. Usdata ha quindi realizzato un’interfaccia grafica con un semplice OPC Driver, che può essere ‘agganciata’ a qualsiasi OPC Server (come un PLC, un altro Scada, un sistema MES, ecc.). Per completare la configurazione, si possono quindi utilizzare oggetti ActiveX forniti da terze parti, magari presi dalle proposte freeware e shareware accessibili da Internet e si possono scrivere le proprie routine utilizzando lo script VBA integrato. Una soluzione, questa, molto economica, proprio perché contiene la sola interfaccia grafica, e che sta stimolando lo sviluppo di nuove applicazioni della fascia low end. Infine, la versione 7.1 di FactoryLink, come XFactory, ha un listino unico in tutto il mondo, mentre le versioni precedenti prevedevano un prezzo per il mercato USA e un prezzo diverso per il resto del mondo. Le prime reazioni del mercato confermano che la nuova struttura dei prezzi porterà a un incremento delle vendite unitarie nel mercato Scada. Inoltre, verrà creata più domanda, grazie alla maggiore diffusione del prodotto, oggi più competitivo. Alle due linee di prodotto FactoryLink e XFactory si aggiungono i servizi Xcelerate. Si tratta di servizi di consulenza agli integratori e agli end user per realizzare più velocemente l’implementazione dei prodotti Usdata.

Tre visioni, una risposta

Quando si parla di automazione, le visioni del cliente, del manufacturing e del fornitore di automazione sono diverse. La visione del cliente è ovvia, ma non deve mai essere dimenticata: egli desidera avere esattamente ciò che vuole, quando lo vuole, al prezzo che è disposto a pagare. La visione del manufacturing si può così riassumere: progetta, vendi, fabbrica e consegna. Grazie alla tecnologia, il manufacturing può oggi proporre la mass customization che, nel settore automotive, ha portato alla cosiddetta ‘10 day car’, ossia all’automobile costruita in 10 giorni. Infine, la visione del fornitore di automazione: un unico sistema integrato, la visibilità totale in produzione (il messaggio che anche Usdata aveva promosso con XFactory) e l’implementazione del sistema in un giorno (si tratta di una visione).