Universal Robots festeggia il 10° anniversario della vendita del primo robot collaborativo
L'azienda taglia il traguardo dei primi 10 anni da pioniere nel settore della robotica collaborativa, l’ambito dell’automazione industriale che registra I tassi di maggior crescita. Le aspettative per il futuro dicono sempre “crescita” grazie alla costante riduzione delle barriere all’automazione garantita dall’uso dei cobot.
Quando nel dicembre 2008 Linatex, fornitore danese di materiali plastici e gomma per applicazioni industriali, ha acquistato un robot collaborativo UR5 da Universal Robots (UR) per automatizzare la manutenzione delle macchine CNC ha fatto qualcosa di impensabile per quel tempo. Invece di installare il robot protetto dalle barriere di sicurezza e lontano dalle persone come prevedeva la norma per tutti i robot industriali, il cobot è stato messo in funzione direttamente accanto agli operatori. Inoltre, invece di sfruttare programmatori esterni per gestirne la programmazione, l’azienda è stata in grado di programmare il robot da sola senza alcuna esperienza precedente.
Oggi, dieci anni dopo, Linatex utilizza ancora i cobot dell’azienda e quanto sembrava impensabile allora è parte del quotidiano di migliaia di aziende manifatturiere.
Il co-fondatore e CTO di UR, Esben Østergaard, ha consegnato il primo robot da solo dopo aver guidato una piccola squadra attraverso tre anni di sviluppo in un seminterrato presso l’Università della Danimarca meridionale. Un percorso da vero pioniere che ha raggiunto il proprio apice nel corso del 2018 quando gli è stato assegnato il premio Engelberger, il “Nobel” della robotica.
Østergaard e il team UR hanno in seguito lanciato il modello più grande della gamma cobot, l’UR10, nel 2012 e il modello “da tavolo”, UR3, nel 2015 – lo stesso anno che ha visto Teradyne cogliere il potenziale dell’azienda e, di conseguenza, acquisire UR per 285 milioni di dollari.
Abbattere le barriere all’automazione
Nel 2016 UR ha lanciato Universal Robots+, una piattaforma che sfrutta l’innovativo ecosistema globale dell’azienda consentendo agli sviluppatori di terze parti di creare prodotti – come pinze, sistemi di visione, software e altri accessori – certificati per funzionare senza problemi con i cobot UR. La “showroom UR+” comprende ora circa 130 prodotti certificati UR+ e più di 390 aziende di sviluppatori commerciali approvati nel programma di sviluppo UR+.
Un anno dopo, nel 2017, è stata lanciata Universal Robots Academy con lo scopo di estendere l’alfabetizzazione robotica. UR Academy comprende nove moduli interattivi gratuiti di formazione online per divenire padroni della programmazione, impostazione e funzionamento dei cobot UR.
Academy è oggi diffusa e adottata in tutto il mondo, con oltre 45.000 utenti di oltre 130 Paesi che si sono iscritti per accedere ai moduli disponibili in otto lingue: inglese, spagnolo, tedesco, francese, cinese, giapponese, coreano e tailandese.
L’innovazione è imperativa
I cobot sono il segmento di automazione industriale a più rapida crescita con stime che li attestano attorno al 34% di tutte le vendite di robot industriali entro il 2025, secondo la Robotic Industries Association (RIA). In qualità di pioniere, UR ha mantenuto la propria posizione di leader di mercato con una quota globale del 60% secondo BIS Research, vendendo più cobot di tutti i concorrenti messi insieme.
Dato che nel mercato dei cobot stanno entrando una serie di aziende concorrenti, sia player della “robotica tradizionale” sia start-up, è fondamentale che il tasso di crescita e sviluppo sia mantenuto.
A tal scopo a giugno UR ha lanciato una nuova generazione di cobot, la e-Series, una piattaforma che eleva lo standard della robotica collaborativa e consente uno sviluppo di soluzioni ancora più rapido e l’implementazione di una maggiore varietà di applicazioni.
L’azienda nel 2017 è cresciuta del 72% e all’inizio dell’anno ha ottenuto la 25.000esima vendita premiando il cliente con un’edizione unica di cobot dorato. Ad oggi, l’azienda ha venduto oltre 27.000 cobot in tutto il mondo.
Per celebrare il primo decennio di applicazioni di robot collaborativi nel mondo l’azienda ha pubblicato un’infografica dedicata che tratteggia le pietre miliari del proprio percorso.
Contenuti correlati
-
Cobot Omron TM25S: maggiore raggio d’azione, maggiore capacità di carico
Omron presenta il cobot TM25S, l’ultima novità che entra a far parte della famiglia di robot collaborativi serie S. Progettato per migliorare la produttività, Omron TM25S combina una maggiore capacità di carico, un ampio raggio d’azione e un’elevata...
-
Centro Software alla A&T Automation & testing Nordest di Vicenza
Centro Software, azienda di riferimento nel mercato italiano nello sviluppo di soluzioni ERP, partecipa alla Fiera A&T Automation&Testing Nordest di Vicenza, dal 6 all’8 novembre 2024 (Padiglione 6 | Stand C05-C07). La crescita di Centro Software nel...
-
Automazione e compliance alla normativa UE sugli imballaggi con Omron
L’Europa si sta preparando per apportare cambiamenti radicali alla legislazione sugli imballaggi. Patricia Torres, esperta di sostenibilità di Omron Industrial Automation Europe, spiega in che modo l’automazione della tracciabilità digitalizzata può aiutare i produttori di beni di...
-
Azionamento ad asse singolo Keba a elevata dinamica e precisione
Keba, azienda dalla vasta esperienza nel settore dell’automazione con sede a Linz, in Austria, amplia il proprio portafoglio di soluzioni di azionamento con i servoazionamenti monoasse della serie KeDrive D5, che si integrano perfettamente nella piattaforma di...
-
Celle di carico avanzate per sistemi robotici
Le celle di carico di Picotronik sono progettate per portare precisione e sicurezza nelle operazioni industriali complesse e offrire soluzioni avanzate per robot e cobot. Resistenti e personalizzabili, aiutano a migliorare l’efficienza e ottimizzare la manutenzione predittiva....
-
Manipolazione più sicura per i cobot
Per i robot collaborativi, Metal Work propone un sistema completo per la manipolazione basato su soluzioni standardizzate che ne facilitano l’assemblaggio, per montare e riconfigurare in modo più efficiente le catene cinematiche. Leggi l’articolo
-
Il sensore di forza ultra preciso di Bota per i cobot UR con payload elevati
SensOne T80 di Bota Systems è un sensore specifico per i robot collaborativi con carico utile elevato provvisto di flange ISO su entrambi i lati, caratteristica questa che ne semplifica l’integrazione e che assicura una precisione eccellente...
-
Ottimizzare la logistica con i robot mobili
Logistica e intralogistica si evolvono attraverso un processo di automatizzazione spinta dove robot mobili e cobot ricoprono un ruolo di rilievo. Questo percorso presenta però problematiche quindi i benefici dell’automazione sono tangibili solo se si analizzano fattori...
-
Advan sostituisce il lavoro umano usurante con cobot
Due cobot, robot collaborativi, sono entrati a far parte della unità produttiva di Advan, azienda friulana che da 25 anni progetta e realizza fra le più innovative soluzioni per l’implantologia dentale, per il mercato internazionale. Si arricchisce...
-
EDP testa la costruzione del suo primo parco solare che utilizza tecnologie di automazione
EDP, leader globale nel settore delle energie rinnovabili, testerà la tecnologia di automazione Hyperflex su larga scala per la costruzione del suo primo parco fotovoltaico in condizioni reali di installazione presso Peñaflor (Valladolid, Spagna). Il progetto, denominato...