Un 2007 all’insegna dell’ottimismo per le macchine e gli utensili per la lavorazione del legno

Pubblicato il 12 giugno 2007

L’analisi che l’Ufficio studi di Acimall – l’associazione confindustriale che raccoglie 221 aziende, il 90% dell’intera produzione nazionale – rivela lo stato di buona salute delle tecnologie italiane per il legno, grazie al sempre ottimo andamento sui mercati esteri (+8,1% nei primi tre mesi del 2007 rispetto allo stesso periodo 2006), al quale – purtroppo – non fa eco un analogo entusiasmo da parte dei partner italiani (+1% gli aumenti degli ordini di tecnologie delle imprese italiane).

Fermento sul fronte dei prezzi che, secondo quanto segnalato dalle aziende intervistate, dal primo gennaio 2007 sono cresciuti dell’1,9% rispetto all’intero 2006. La produzione assicurata è pari a 3,4 mesi, contro i 3,1 mesi dell’ultimo trimestre dello scorso anno.

L’indagine qualitativa sul periodo gennaio-marzo di quest’anno vede il 62% degli intervistati propensi a credere che l’andamento della produzione a breve termine sarà piuttosto stazionario; il 21% prevede una crescita e il 17% una contrazione. Medesimi dati per le giacenze, stabili per il 62% del campione, in crescita per il 21% e in diminuzione per il 17%. Stazionaria l’occupazione secondo l’83% del campione, in aumento per il 14% e in calo per il 33%.

L’atmosfera è comunque improntata alla “serenità”: il 55% del campione degli imprenditori italiani di settore crede che nei prossimi mesi gli ordini dall’estero saranno sostanzialmente stabili, mentre il 35% prevede una ulteriore crescita e solo il 10% pensa a una diminuzione (saldo positivo +25). Per quanto riguarda il mercato interno le cose non cambieranno, rispetto al periodo gennaio-marzo, per il 48% degli intervistati, aumenteranno “in modo sostenuto” per il 38% e diminuiranno per il 14% (saldo positivo +24).