Transizione energetica della Norvegia con xStorage Home Eaton

Pubblicato il 2 luglio 2020
Eaton xStorage Home

Lyse, un gruppo industriale norvegese che opera nei settori dell’energia e della banda larga basata sulla fibra ottica, è stata la prima azienda in Norvegia a investire nei sistemi xStorage Home di Eaton. L’investimento complessivo di 16 milioni di euro, nato con finalità di ricerca, si iscrive nel progetto scientifico europeo Invade – uno dei più grandi mai realizzati in Europa in ambito smart grid e accumulo di energia – ed è risultato nell’installazione di venti sistemi xStorage Home di Eaton in venti differenti abitazioni a Rogaland, Norvegia. Nello specifico, le unità xStorage Home sono costituite da inverter ibridi e battery pack basati su moduli agli ioni di litio provenienti da Nissan Leaf, sia nuove che rigenerate.

Come parte del progetto Invade, la cooperativa edilizia Solvang ha avuto un ruolo pionieristico, essendo prima in Norvegia ad aver installato sistemi di accumulo di energia in ambito residenziale collegati a pannelli fotovoltaici e sistemi di ricarica veicoli elettrici con l’obiettivo di ottimizzare il consumo energetico, ridurre le bollette e massimizzare il consumo di energia solare prodotto localmente. Nello specifico, l’installazione comprendeva tre sistemi xStorage Home di Eaton, otto wall box di ricarica EV e pannelli fotovoltaici sul tetto.

“In questo momento l’accumulo d’energia rappresenta una delle tecnologie più importanti a livello globale. Infatti, può aiutare a stabilizzare la rete e rendere le energie rinnovabili più redditizie,” ha commentato Jon Helsingeng, Country Sales Manager, Eaton Norway. “Abbiamo lanciato soluzioni di accumulo di energia in tutto il mondo e la Norvegia è uno dei mercati più importanti e ricettivi, come diretta conseguenza della pervasività della cultura dell’elettrificazione nella società e dell’elevato volume di veicoli elettrici nella regione” ha aggiunto Helsingeng.

Le soluzioni xStorage di Eaton vanno ben oltre le applicazioni abitative, coprendo anche impieghi sia negli edifici commerciali e data center che come parte attiva di reti energetiche più ampie. Le unità xStorage Home utilizzate da Lyse sono costituite da battery pack di Nissan Leaf nuove da 6 kWh e rigenerate da 4,2 kWh e sono in grado di offrire a una famiglia norvegese particolarmente energivora autonomia energetica dalle tre a cinque ore al giorno.

“Riponiamo molte aspettative in questo progetto: il mercato dell’energia sta attraversando un processo evolutivo radicale e vogliamo anticipare il cambiamento testando tecnologie innovative e con la sicurezza di aver sviluppato i migliori modelli di business. Grazie alla nostra partecipazione al progetto Invade possiamo contribuire alla risoluzione di importanti sfide energetiche a livello nazionale e internazionale,” ha dichiarato Trond Thorbjørnsen, Senior Business Developer di Lyse.

Uno degli obiettivi di questo progetto era di ridurre i picchi di prelievo dalla rete nei momenti in cui la domanda d’energia è più alta. In questo scenario xStorage Home permette di accumulare energia sfruttando la sovrapproduzione da fotovoltaico o acquisendola dalla rete nei momenti in cui è venduta a tariffa ridotta, per poi fare in modo che la batteria vada in scarica solo quando i picchi di domanda e le tariffe si fanno più alti ed onerosi.

Il progetto Invade è guidato da Smart Innovation Norway, mentre Lyse sta gestendo il progetto pilota norvegese. Altri progetti pilota sono in corso anche in Germania, Paesi Bassi, Bulgaria e Spagna, dove diverse aziende prenderanno in esame nuove soluzioni intelligenti e modelli di business per il mercato dell’energia.

Lyse intende concentrarsi su soluzioni che si rivolgono al mercato dei consumatori finali. Thorbjørnsen ha commentato: “Svilupperemo nuove soluzioni digitali per garantire un migliore utilizzo della rete elettrica, una più facile transizione verso le energie rinnovabili e l’attenuazione dei picchi di rete grazie ai sistemi di accumulo di energia”.

Il sistema xStorage Home verrà utilizzato in tre sottoprogetti: uso dell’energia in relazione all’effetto, consumo energetico in relazione alla redditività economica e modalità per massimizzare l’autoconsumo dell’energia prodotta localmente, ad esempio quella fotovoltaica. Inoltre, Lyse valuterà come gestire in modo più efficiente i consumi elettrici e termici e come farlo in un’ottica di Internet of Things.

“Vediamo progetti molti interessanti in cui intelligenza artificiale e machine learning gestiscono molteplici soluzioni. L’accumulo di energia andrà a completare il futuro mercato energetico e i consumatori ne beneficeranno attraverso un uso più smart dell’energia. Le aziende elettriche beneficeranno di una migliore distribuzione e il cliente sarà in grado di controllare e gestire la propria abitazione in modo più intelligente” ha aggiunto Thorbjørnsen.

L’accumulo di energia contribuirà inoltre ad equilibrare la domanda di energia sulla rete. Si tratta di una necessità sempre più forte a causa dell’aumento delle utenze elettriche, che comprendono auto elettriche e piani di cottura a induzione.

“È stimolante vedere come Lyse sia disposta a testare la possibilità di integrare con un ruolo chiave l’accumulo di energia nelle future offerte olistiche rivolte ai clienti. Avranno così modo di acquisire un know how e un’expertise di interesse sia nazionale che internazionale,” ha commentato Helsingeng.



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