Tracciare l’origine dei materiali per l’industria del fashion con TextileGenesis

Finora riservata ai materiali sostenibili e premium, la soluzione di tracciabilità del Gruppo Lectra ora include un nuovo modulo dedicato ai materiali convenzionali

Pubblicato il 14 novembre 2023

TextileGenesis, società del Gruppo Lectra, annuncia l’integrazione del nuovo modulo Supply Chain Discovery nella sua piattaforma SaaS. Grazie al modulo Fiber to Retail, la soluzione di tracciabilità sviluppata da TextileGenesis ha già svolto un ruolo pionieristico nel fornire all’ecosistema della moda una catena di supervisione affidabile, sicura e completamente digitalizzata dei materiali sostenibili. Il nuovo modulo Supply Chain Discovery completa l’offerta identificando l’origine dei materiali convenzionali. Gli utenti di TextileGenesis possono ora rispettare i requisiti di tracciabilità per tutti i materiali che utilizzano su un’unica piattaforma.

Tracciabilità, uno snodo cruciale nel settore fashion

“Il settore della moda è particolarmente rilevante -tanto che il suo peso economico è stimato attorno ai 2,4 trilioni di dollari – ma è molto frammentato. I dieci più grandi brand di moda rappresentano solo il 10% di questo mercato globale. La catena del valore della moda è estremamente lunga e comprende 5 o 6 stadi, generalmente dislocati in diversi Paesi. Per un prodotto semplice come una maglietta di cotone, possono essere coinvolte fino a 10 organizzazioni, dalla coltivazione del cotone alla vendita al dettaglio. In questo contesto, mappare l’intera catena del valore di un indumento e garantire la tracciabilità della sua origine è particolarmente complesso”, spiega Amit Gautam, fondatore e CEO di TextileGenesis.

Tuttavia, in tutte le aree del mondo, le normative incentrate su sostenibilità, tracciabilità e trasparenza nel settore della moda richiedono sempre più spesso ai marchi di avere una visione precisa della propria supply chain. TextileGenesis ha identificato 27 regolamentazioni di questo tipo, già applicate o in fase di adozione.

Per le aziende di moda, ciò significa identificare i flussi tessili utilizzati nell’intero portafoglio di prodotti, dalla progettazione alla produzione, dalla vendita al dettaglio al fine vita. Devono conoscere e controllare la propria supply chain, garantirne la trasparenza e assicurarsi che i materiali impiegati non provengano da regioni ad alto impatto ambientale o sociale.

Supply chain: due approcci per ottimizzare la tracciabilità tessile

Grazie a un innovativo meccanismo di tracciabilità, la piattaforma SaaS TextileGenesis ha già consentito alle aziende fashion di tracciare i materiali sostenibili lungo tutta la supply chain, dall’origine delle fibre fino alla vendita al dettaglio dei capi.

Aggiunto il modulo Supply Chain Discovery

Mentre Fiber to Retail garantisce la tracciabilità dei materiali sostenibili e certificati utilizzando token digitali che registrano ogni transazione da monte a valle della supply chain in tempo reale, Supply Chain Discovery applica un approccio diverso, più adattato alle caratteristiche specifiche della catena del valore per i materiali convenzionali.

Questo nuovo modulo funziona in modalità dichiarativa, tracciando la catena di fornitura a ritroso, dal prodotto finito agli attori intermedi lungo la catena del valore. La piattaforma può essere utilizzata anche per registrare informazioni provenienti da enti esterni certificati che effettuano test di tracciabilità su campioni.

“L’aggiunta di questo nuovo modulo rappresenta un enorme vantaggio per gli utenti della nostra piattaforma, poiché ora possono consolidare tutte le informazioni di cui hanno bisogno per garantire la tracciabilità dei materiali nella loro gamma di prodotti, sia che i capi siano realizzati con materiali sostenibili sia convenzionali,” spiega Gautam. “Siamo lieti di poter offrire ai nostri clienti una soluzione così completa. Questo consentirà loro di affrontare la sfida della tracciabilità in maniera totale, grazie a un’unica piattaforma che garantisce i più alti livelli di affidabilità e sicurezza dei dati raccolti, senza dover utilizzare due sistemi distinti”.

Fonte foto Pixabay_Pexels



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