Thermokey: cambio al vertice e piano di risanamento

Pubblicato il 13 febbraio 2014

Un progetto completo e strutturato, che punta su ThermoKey, una delle aziende più affermate del distretto della termoelettromeccanica per rilanciarne lo sviluppo. È quello firmato da una società finanziaria, rappresentata dall’imprenditore Giorgio Visentini, che ha investito 5 milioni di euro per ricapitalizzare direttamente ThermoKey  diventandone così azionista di maggioranza e assumendone la gestione diretta.

La storica azienda, specializzata nella progettazione e realizzazione di macchine per lo scambio termico, è stata fondata nel 1991 a Rivarotta di Teor (Udine) e nel 2013 ha attraversato la crisi più profonda della sua ventennale storia.

Nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sede di Confindustria a Udine, il nuovo amministratore delegato,  l’imprenditore Giorgio Vicentini,  ha voluto spiegare le ragioni che l’hanno portato a rilevare l’azienda e a investire nel manifatturiero: “La Thermokey aveva 20 anni di storia ma languiva perchè strozzata finanziariamente. Siamo entrati con 5 milioni di euro di capitale sociale, abbiamo tenuto dipendenti e clienti e manteniamo gli impegni con i fornitori fino all’ultimo euro. In molti sono bravi a descrivere problemi, ma invece è importante trovare soluzioni. Ci sono ottimi esempi italiani di aziende competitive, che riescono ad eccellere, il cui valore aggiunto è avere un modello culturale allineato. Oggi vince chi ha il giusto modello culturale. Per questo abbiamo voluto credere nella nostra industria con la convinzione che sensibilizzando i nostri dipendenti e aumentando l’efficienza di ThermoKey potremo di nuovo essere padroni dei mercati”.



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