Logistica: 5 consigli per affrontare i disagi legati al climate change
Logistica: secondo gli esperti il meteo estremo è il maggior nemico per la supply chain nel 2024
Secondo il report annuale di Everstream Analytics, il cambiamento climatico sarà la principale causa d’interruzione della supply chain nel settore logistico: scavalcate nel ranking le normative ambientali e la guerra commerciale tra USA e Cina.
Dal freddo estremo che negli solo Stati Uniti causa una perdita di 3,5 miliardi dollari all’anno all’estate torrida con rischio inondazioni e tempeste, che possono danneggiare strade, ponti, ferrovie, magazzini, le sempre più frequenti condizioni meteo avverse causano costi e ritardi che si ripercuotono su tutta la catena.
“Il cambiamento climatico è una grande sfida per il settore e farsi trovare pronti con le adeguate soluzioni diventa fondamentale” spiega Andrea Franceschelli, vicepresidente di Due Torri SpA, azienda bolognese attiva nel settore della logistica integrata.
I rischi per la logistica
Le crisi geopolitiche che hanno colpito il Pianeta, alcune in zone nevralgiche per il commercio come l’area del Canale di Suez, non sono gli unici fattori che rischiano di mettere in pericolo il settore della logistica. Fanno sempre più paura il cambiamento climatico e le condizioni metereologiche estreme che ne derivano.
Il rapporto annuale sui rischi per il 2024 di Everstream Analytics, riportato da Foxweather.com, prevede infatti che incidenti legati al meteo come uragani, tempeste invernali, incendi e alluvioni saranno le principali cause d’interruzione per le catene di approvvigionamento nell’anno in corso.
Il report, realizzato sfruttando una combinazione tra intelligenza umana e AI, porta tra gli esempi quello del Canale di Panama che sta vivendo la peggior siccità dal 1950 costringendo a limitare il numero di navi che possono attraversarlo giornalmente.
Limitazioni che provocano tempi di attesa più lunghi col rischio che le grandi petroliere potrebbero essere costrette a rinunciare ad attraversare il canale. Altri pericoli arrivano da uragani, tempeste e bombe d’acqua. A tal proposito sono eloquenti alcuni dati arrivati dagli Stati Uniti sulle calamità degli scorsi anni.
L’uragano Ian, che ha colpito la California nel settembre del 2022, ha causato una diminuzione del 75% delle spedizioni rispetto alle settimane precedenti. Le consegne che sono state effettuate hanno visto un aumento medio dei tempi di spedizione di 2,5 giorni.
In Texas, dall’11 al 20 febbraio 2021, un’ondata di freddo intenso ha causato un ritardo medio nelle consegne di quasi due giorni. Un anno dopo, a Buffalo, il gelo natalizio, che è durato dal 21 al 26 dicembre, ha causato una diminuzione del 40% delle spedizioni rispetto alle settimane precedenti.
Il discorso non cambia se si parla di incendi
La scarsa visibilità causata dagli incendi in Canada del giugno 2023 ha portato conseguenze fino a Chicago e New York. Le consegne a Chicago dal 26 al 28 giugno e a New York City dal 5 al 7 giugno sono state ritardate fino a due giorni, come riportato da Everstream.
“Il cambiamento climatico è una grande sfida che il settore della logistica sta già affrontando” spiega Franceschelli. “Situazioni estreme possono mettere a rischio la filiera per questo bisogna farsi trovare pronti. Da un lato è importante investire in tecnologie sostenibili, dall’altro sviluppare piani di emergenza per gestire le interruzioni della catena d’approvvigionamento”.
Durante l’estate spaventa soprattutto il rischio d’inondazioni che possono danneggiare strade, ponti, ferrovie, magazzini e altri beni infrastrutturali cruciali per la logistica. Altrettanto minaccioso è il caldo estremo che può compromettere articoli deperibili come frutta, verdura, prodotti farmaceutici e latticini.
Questi prodotti sono altamente sensibili alle fluttuazioni di temperatura e possono deteriorarsi rapidamente quando esposti a calore estremo. Mantenere una temperatura controllata e costante lungo tutta la catena d’approvvigionamento diventa una sfida fondamentale per garantire che questi prodotti raggiungano i consumatori in condizioni ottimali. Il trasporto su nave in estate teme i cicloni tropicali coi porti costretti a chiudere e i mari agitati che rendono la navigazione pericolosa.
L’impatto sui costi
Bisogna poi tenere conto di come condizioni meteo avverse impattino sui costi: Forbes US stima che eventi meteorologici estremi come forti precipitazioni, bufere di neve e forti venti causino in media il 23% di tutti i ritardi nel trasporto su camion. Questi ritardi costano all’industria statunitense quasi 3,5 miliardi di dollari all’anno.
Vanno considerati i costi di riparazione per danni a infrastrutture e merci, l’aumento dei premi assicurativi e la perdita di vendite a causa di ritardi nelle consegne. Infine, il meteo estremo può creare condizioni di lavoro pericolose per i lavoratori del settore logistico, aumentando il rischio d’incidenti e infortuni.
5 consigli
Ecco allora, dagli esperti di Due Torri, 5 consigli per non farsi trovare impreparati di fronte al cambiamento climatico nel settore del trasporto delle merci:
- Ottimizzare le rotte: sviluppare strategie flessibili capaci d’adattarsi rapidamente alle condizioni metereologiche mantenendo il flusso delle merci anche quando alcune rotte sono compromesse. Sfruttare software in grado di pianificare percorsi più efficienti.
- Migliorare gli strumenti di previsioni metereologiche: investire in tecnologie di previsioni metereologiche avanzate aiuta a prevedere interruzioni e pianificare di conseguenza minimizzando l’impatto sulle operazioni.
- Promuovere la sostenibilità: ad esempio riducendo l’impianto ambientale attraverso veicoli ecocompatibili, favorendo programmi di logistica inversa per la raccolta e il riciclaggio dei prodotti restituiti, utilizzando materiali sostenibili e riciclabili.
- Rafforzare infrastrutture e magazzini: investire in infrastrutture in grado di resistere a eventi meteorologici estremi, come inondazioni e uragani.
- Creare piani dettagliati: sviluppare piani dettagliati che definiscano le azioni da intraprendere prima, durante e dopo un evento climatico avverso. Vanno coinvolti dipendenti, clienti e fornitori.
Contenuti correlati
-
I quattro trend nel futuro della supply chain secondo Remira Italia
Investire nella connettività digitale, spingere verso tracciabilità e trasparenza, trovare nuove strategie per rendere le supply chain più resilienti, garantire l’integrità e la coerenza dei dati: queste le quattro tendenze identificate da Remira Italia, azienda specializzata nell’offerta...
-
Accordo fra Bonfiglioli Consulting ed expert.ai per offrire soluzioni in ottica di digitalizzazione
Bonfiglioli Consulting, pioniere italiano della filosofia “lean thinking” specializzato da oltre 50 anni nell’ottimizzazione ed efficientamento delle operations, ha siglato un accordo con expert.ai, azienda leader nell’implementazione di soluzioni enterprise di intelligenza artificiale per creare valore di business....
-
Supply chain globale, il percorso in salita delle aziende italiane tra disponibilità, prezzi e normative
Negli ultimi mesi, i costi energetici elevati, le previsioni economiche negative e la difficile situazione del mercato globale hanno catalizzato l’attenzione dell’opinione pubblica. La congestione della supply chain non è stato uno degli argomenti principali. La situazione...
-
Operazioni di magazzino senza errori in JAS grazie alle soluzioni RFID di Zebra
Zebra Technologies Corporation, fornitore leader di soluzioni digitali che consentono alle aziende di collegare in modo intelligente dati, risorse e persone, ha annunciato che JAS Jet Air Service SPA sta utilizzando la tecnologia di identificazione a radiofrequenza (RFID)...
-
Supply chains: still vulnerable: V rapporto McKinsey sulle supply chain
La quinta edizione dell’ indagine annuale McKinsey ‘Global Supply Chain Leader Survey’ è stata condotta tra i dirigenti senior del settore delle forniture di diversi settori e aree geografiche. Il sondaggio, condotto tra aprile e giugno 2024, ha...
-
Rfid: un mercato destinato a valere 40,9 miliardi di dollari entro il 2032
Il rapporto “Mercato Rfid – Previsioni globali fino al 2032″ realizzato da MarketsandMarkets prevede che le dimensioni del settore Rfid cresceranno a un Cagr dell’11,1% dal 2023 al 2032. Prevede inoltre che tale mercato varrà 40,9 miliardi di dollari...
-
Oversonic Robotics: partnership con Mazak per la commercializzazione di Robee
Oversonic Robotics, software company brianzola nata nel 2020 e creatrice di RoBee, il robot umanoide cognitivo certificato per lavorare in fabbrica, 100% Made in Italy e già operativo in diverse aziende italiane, nonché LinkedIn start-up 2024, annuncia...
-
Ottimizzare la logistica con i robot mobili
Logistica e intralogistica si evolvono attraverso un processo di automatizzazione spinta dove robot mobili e cobot ricoprono un ruolo di rilievo. Questo percorso presenta però problematiche quindi i benefici dell’automazione sono tangibili solo se si analizzano fattori...
-
A Gefran il premio “Procurement e Supply Management Excellence Awards”
Gefran è stata insignita con il “Procurement and Supply Management Excellence Awards 2024” dall’Associazione Italiana Acquisti e Supply Management (Adaci), il principale ente nazionale di rappresentanza per chi opera negli approvvigionamenti, supply management, gestione materiali, logistica e...
-
Logistica mai così facile grazie agli AMR
Il distributore di motori elettrici danese Brd. Klee ha collaborato con Ølgod Elektro per implementare nei processi logistici i robot mobili autonomi di Omron che hanno permesso di aumentare produttività, flessibilità e sicurezza Brd. Klee, azienda danese...